In manette il concessionario di Veglie delle moto Usa. Rubate in America, sbarcavano in Calabria Harley rubate e riciclate: un arresto VEGLIE - C'è anche il nome del concessionario di Veglie delle mitiche motociclette americane Harley Davidson nell'operazione "King Road" eseguita dalla polizia stradale di Cosenza. Giuseppe Quarta, 41 anni, di Veglie, legale rappresentante della concessionaria "Legend Store", avrebbe avuto il ruolo di diramazione periferica dell'organizzazione che importava in Italia, attraverso il porto di Gioia Tauro, centinaia di Harley, ma anche le jeep del deserto "Hummer", rubate negli Stati Uniti e in Inghilterra. E questo presunto ruolo secondario è costato a Quarta gli arresti domiciliari in base a quanto ha disposto il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Loredana De Franco, su richiesta del pubblico ministero Domenico Fiordalisi. In tutto 19 le persone colpite dai provvedimenti restrittivi, 12 in carcere e 7 ai domiciliari. E ci sono anche tre funzionari della Motorizzazioe civile di Cosenza, Macerata e Reggio Calabria, nonché alcuni rappresentati di agenzie di pratiche che avrebbero contraffatto i documenti per rimettere in circolo, "ripulite"' le moto e le auto rubate. Fra gli arrestati anche alcuni meccanici ed esperti in punzonature per rifare i numeri di telaio di targhe. Gli indagati rispondono di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e al falso materiale e ideologico. L'inchiesta fu avviata per accertare la validità di alcuni documenti di Harley Davidson che avevano suscitato sospetti e venne estesa in Inghilterra dove la polizia stradale ha collaborato con i colleghi di Scotland Yard specializzati in furti. Il fulcro del presunto riciclaggio è stato stato individuato in tre concessionarie, l'"American Dreams" di Castro Villari (Cosenza), "Performance Motorcycles" di Cerreto D'Esi (Macerata) e "Motorcycles" di Fosnovo (Massa Carrara) che oltre a riciclare le moto rubate avrebbero in pratica costruito completamente nuove Harley usando i pezzi di ricambio ricavati da motociclette rubate. Nella corposa ordinanza di custodia cautelare, oltre 300 pagine, ci sono anche intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di collaboratori di giustizia dalle quali emergerebbe la fitta rete di concessionarie, funzionari della motorizzazione e titolali di agenzie di pratiche d'auto grazie alla quale sono state messe in circolazione 310 Harley Davidson di provenienza furtiva. Fra questi anche Quarta e la sua concessionaria di Veglie: siamo sempre sul fronte dell'accusa, il commerciante potrà difendersi a cominciare dall'interrogatorio di garanzia che svolgerà per rogatoria uno dei gip del Tribunale di Lecce. di E.M. |
l difensore dell'imprenditore spiega il coinvolgimento del suo cliente nell'inchiesta sul giro delle moto rubate «Né associazione né riciclaggio, solo ricettazione per il titolare della rivendita Harley» VEGLIE - «Giuseppe Quarta non risponde né di associazione a delinquere e neanche di riciclaggio. Ma solo di ricettazione». La precisazione arriva dal legale del 41 enne di Veglie titolare della rivendita delle mitiche motociclette americane Harley Davidson "Legend Store" messo agli arresti domiciliari nella giornata di lunedì. L'avvocato Riccardo Giannuzzi spiega in quali termini l'imprenditore sarebbe coinvolto nel. presunto giro di moto rubate negli Stati e in Inghilterra e giunte in Italia nei porto di Gioia Tauro, messo in luce dall'operazione "King Road" della polizia stradale di Cosenza. «Alla concessionaria di Veglie "Legend, Store" sono giunte soltanto quattro " Harìey Davidson" fra le oltre 300 di presunta provenienza furtiva. Quarta le ha prese in conto vendita, nel senso che sono state immatricolate a Cosenza con i numeri di telaio e di targhe contraffatti come rilevato dalla polizia. Non voglio entrare nel merito della contestazione, Quarta avrà modo in altra sede di dimostrare la sua estraneità, ma lui si è soltanto limitato a fare da tramite tra i clienti e la concessionaria di Cosenza. Per questo gli viene contestata, soltanto la ricettazione. E non altro». L'operazione "King Road" ha riguardato in tutto 19 persone, sette messe ai domiciliari e 12 in carcere, che a vario titolo avrebbero contribuito a piazzare, su tutto il territorio nazionale le Harley Davidson rubate. In manette anche tre funzionari della Motorizzazione civile di Cosenza, Macerata e Reggio Calabria che insieme ai titolari di alcune agenzie di pratiche d'auto avrebbero prodotti i documenti falsi. Meccanici e specialisti nelle punzonature avrebbero rifatto i numeri di telaio e di targa, mentre alla materiale distribuzione delle motociclette avrebbero provveduto le concessionarie "American Drearns" di Castrovillari (Cosenza), "Performance Motorcycles" di Cerreto D'Est (Macerata) e "Motorcycles" di Fosdinovo (Massa Carrara): con i relativi guadagni, avendo per i concessionari un costo molto inferiore a quello praticata dalla casa madre trattandosi di mezzi rubati. Giuseppe Quarta si difenderà domani nell'interrogatorio di garanzia alla presenza dell'avvocato Giannuzzi, per spiegare la presunta inconsapevolezza dell'origine furtiva delle quattro Harley taroccate e passate dalla sua concessionaria. |