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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 8 marzo 2005

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 8/03/05

I ladri cadono ma riescono a darsi alla fuga

VEGLIE - Ladri maldestri e sfortunati in azione, nella notte tra domenica e  lunedì a Veglie. Avrebbero voluto sì fare il colpo grosso in una chiesetta del posto ma il colpo in testa, e non solo, l'hanno preso loro ruzzolando rovinosamente dalle scale.

Era mezzanotte e mezza quando due individui giovani e col volto scoperto si sono introdotti negli uffici della segreteria della chiesa di Sant'Antonio Abate, in via Suor Teresa Piazzolla a Veglie. Hanno forzato la porta d'ingresso con arnesi da scasso e una volta dentro hanno rovistato in fretta e furia decidendo poi di portar via una stampante del valore di 100 euro.

Decisamente troppo poco per accontentarsi e andar via così e allora i due "topi" hanno pensato bene di passare alla sacrestia certi di trovare almeno un gruzzoletto da mettere in tasca. Il sacerdote responsabile del tempio, che dormiva in una stanza vicina, ha sentito però degli strani rumori ed è uscito a vedere cosa stesse accadendo. I ladri allora, vistisi scoperti, hanno preferito battere in ritirata ma nella fuga precipitosa sono caduti giù per le scale riuscendo comunque, poco dopo, a svanire nel buio.

di F. P.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 8/03/05

 I ladri hanno portato via monitor e stampante

In canonica per rubare il parroco li mette in fuga

Don Pietro Tundo, sentiti i rumori, ha sorpreso i malviventi che, nella foga, sono inciampati e caduti per le scale

 

VEGLIE -Il parroco sorprende i ladri e li mette in fuga. Don Pietro Tundo, l'altra notte, si è trovato di fronte due malviventi che erano riusciti a penetrare in canonica per mettere a segno un furto. Si sono dovuti accontentare di ben poco: un monitor ed una stampante.

L'intrusione nei locali della parrocchia di Sant'Antonio abate è avvenuta nella notte fra domenica e lunedì. I malviventi, con i volto travisato, sono riusciti a forzare una porta secondaria. Da lì, poi, sono penetrati all'interno e si sono diretti verso gli uffici parrocchiali dove hanno messo gli occhi su un computer. Si sono impossessati - come si diceva - della stampante e di un monitor.

Insoddisfatti del bottino, i malviventi si sono diretti al piano superiore, dove c'è l'alloggio del parroco. Probabilmente pensavano che il sacerdote non ci fosse oppure che non si accorgesse di nulla. Invece don Pietro, allarmato dai rumori, si è alzato e, quando si è trovato di fronte ai due malviventi, ha cominciato ad urlare mettendoli in fuga. Così precipitosa è stata la ritirata dei due giovani che sono inciampati e caduti dalle scale. Nel volgere di pochi minuti si sono dileguati, forse a bordo di una vettura, facendo perdere le proprie tracce.

Scattato l'allarme sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Veglie e della Compagnia di Campi Salentina, diretti dal maggiore Vito Di Girolamo. Adesso i militari indagano per risalire agli autori del furto. Non si esclude che si tratti di giovani del paese. E, a quanto se ne sa, non sarebbe stata la prima volta che gli uffici della parrocchia di Sant'Antonio Abate vengono presi di mira dai malviventi.

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