La compagine di Fernando Fai sbaraglia tutti e lascia indietro gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra Le urne premiano la civica moderata laica e riformista VEGLIE - A Veglie si afferma l'alleanza tra Margherita, Verdi, Udc e Sdi. "Uniti per Veglie", la civica di forze moderate, cattoliche, progressiste, laiche e riformiste guidata da Fernando Fai (Margherita) ha sbaragliato i tre avversari in campo con 3.535 preferenze, con uno stacco di 640 punti sulla lista classificatasi al secondo posto, "Prima di tutto i cittadini" - An, Fi, e Udeur - (2895 voti), che aveva individuato in Vanni Carlà (Fi) il candidato alla carica di primo cittadini. A seguire "Città Unita" - Ds, Rifondazione e indipendenti - capeggiata dall'esponente di Società Civile Antonio Greco (2731 voti) e "Per Veglie", civica di centrodestra rappresentata dall'azzurra Giusi Nicolaci (391 voti). Una competizione ricca di colpi di scena, quella vegliese, sin dall'inizio. A partire dal commissariamento dello scorso novembre, seguito alla mozione di sfiducia che defenestrò la giunta del forzista Roberto Carlà a pochi mesi dalla fine naturale del suo mandato. Il 5 marzo scorso poi, a poche ore dalla presentazione delle liste in campo, al momento cinque, un vizio di forma ha bloccato la corsa di Antonio Simone, avvocato 40enne leader di "Rinascita Vegliese" - Comunisti Italiani - il cui ricorso non ha avuto esito positivo. Vince a suo modo invece Giusi Nicolaci, divenuta mamma della piccola Irene a soli tre giorni dalle elezioni. Segnale di rilievo infine la mancanza di Rifondazione, Ds e An in seno al nuovo consiglio comunale di Fernando Fai, che vede nella maggioranza, per la Margherita, oltre al neo sindaco, Antonio de Bartolomeo (167 voti), per l'Udc, Maurizio Spagnolo(ex assessore ai servizi sociali, il più suffragato in assoluto con 397 preferenze), Gianni Maggiore (279), Cosimo Mangia (139); come indipendenti Pompilio Rollo (259), Marcello Vadacca (192), Raffaele Ruberti (172), Antonio Albano (171), Stefania Capoccia (158); per lo Sdi Antonio Cascione (242), Cosimo Spagnolo (145) e Francesco D'Elia (114); i Verdi infine saranno rappresentati da Vittorio Albano (183). Siederanno negli scanni dell'opposizione Vanni Carlà (Fi), Valerio Armonico (Fi, 247 preferenze), Claudio Paladini e Salvatore Vetrano (entrambi indipendenti, con 247 e 242 voti) per "Prima di tutto i cittadini" e Antonio Greco, Sandro Aprile (230) e Fabrizio Stefanizzi (212) di Società Civile per "Città Unita"; nessun piazzamento infine per la Nicolaci a causa del mancato raggiungimento del quorum. Su 11941 aventi diritto, 9881 i votanti effettivi con 9552 schede valide, 142 bianche e 187 nulle. S'insedierà stamane il nuovo consiglio nella sede di Parco delle Rimembranze «e ci metteremo subito al lavoro», sostiene il leader di Palazzo di Città, 42enne impiegato Inail, sposato e padre di due figli, veterano della politica, consigliere comunale Dc nell'88, vicesindaco Ppi dal '97 al'99, consigliere provinciale per la Margherita dal '99 al 2004 nonché consigliere dell'ultima amministrazione vegliese. «E' stata una campagna elettorale dura e sofferta - dichiara Fai - con quattro candidati molto forti, ma alla fine l'elettorato ci ha premiato. Non c'è tempo per riposare, adesso, molte cose bloccate dalla passata amministrazione devono essere riprese tenendo presente che il cittadino dovrà avere la priorità assoluta su tutto».
di Fabiana Pacella |
L'alleanza Margherita-Sdi-Udc si appresta a formare la squadra di governo Fai, primo cittadino nuovo tra tanti assessori uscenti L'ex sindaco Greco: «Premiati i transfughi» VEGLIE - Si è insediato ieri mattina il nuovo Consiglio comunale di Veglie. Ad un giorno esatto dallo spoglio che ha decretato la sua vittoria con 3.535 preferenze su 9.552 voti validi il nuovo sindaco Fernando Fai (Margherita), capolista di "Uniti per Veglie" (Margherita, Verdi, Udc e Sdì) ha presentato alla cittadinanza il team che siederà in regia a Palazzo di città. Ancora bocche cucite sul nome del presidente del Consiglio come su quelli degli assessori, ma le riserve in tal senso potrebbero essere sciolte entro la fine della settimana. Stando alle voci che trapelano ufficiosamente dagli ambienti politici locali, in giunta potrebbero esserci delle riconferme con l'unica variazione del cambio di deleghe rispetto al passato. Nel gruppo di Fai infatti figurano Maurizio Spagnolo, Gianni Maggiore e Cosimo Mangia (Udc), Vittorio Albano (Verdi) ed Antonio Cascione (Sdi), rispettivamente assessori ai servizi sociali, sport-servizi scolastici-polizia municipale, tributi-bilancio-programmazione, igiene-sanità, sviluppo economico nella coalizione guidata dall' ex sindaco azzurro Roberto Carlà ed ora nuovamente premiati con un ottimo consenso dagli elettori. «La gente ci ha dato nuovamente fiducia - dichiara Gianni Maggiore, tra i firmatari della caduta della giunta Carlà a cinque mesi dalla sua fine naturale - a conferma del fatto che abbiamo ben lavorato. Una risposta forte che si commenta da sé, dunque, rispetto alle chiacchiere seguite alla decisione di portare, con la nostra scelta, al commissariamento del Comune». E mentre impazza il toto-assessore, non si fanno attendere le reazioni degli altri tre candidati alla carica di primo cittadino. Vanni Carlà (Fi), fratello dell' ex sindaco, alla guida di "Prima di tutto i cittadini" (An, Fi e Udeur, 2.895 voti), è pronto a fare opposizione (con lui Valerio Armonico, Claudio Paladini e Salvatore Vetrano) ma "in maniera costruttiva - promette - senza dimenticare comunque di ringraziare l'elettorato per il consenso dimostratoci". «Qualcuno già pensa - continua Carlà - che la nuova giunta possa avere vita breve, non fosse altro perché composta da molti nomi della vecchia guardia, in particolare delle due passate amministrazioni guidate da Greco e Carlà. Io mi auguro invece che dopo il lavoro della campagna elettorale i vincitori comprendano che ora è il momento di amministrare, cosa ben più ardua e delicata». Un pò di rammarico traspare dalle parole di Antonio Greco, leader di Città Unita (Ds, Rifondazione e Indipendenti, 2.731 voti). «Il voto va rispettato - sostiene l'ex sindaco - ma mi preoccupa che la nuova amministrazione sia composta da soggetti che in passato non hanno esitato ad effettuare con troppa disinvoltura passaggi politici abbandonando i gruppi di appartenenza. Si assiste ora al ribaltone del solo sindaco, in fondo unico nome nuovo nella coalizione vincente. Occorre trasparenza e stabilità per cui faremo opposizione rigorosa e di controllo». Prepara la sua ascesa invece Giusi Nicolaci ("Per Veglie", civica di centrodestra, 391 voti), neofita della politica: «Tutto sommato il mio risultato non è stato del tutto negativo - commenta Nicolaci - considerato che abbiamo proposto agli elettori figure totalmente nuove. Non mi fermerò, anzi, parteciperò attivamente alla vita amministrativa del paese preparandomi alla prossima competizione elettorale». di Fabiana Pacella |
Intervista al neo sindaco Fernando Fai, capofila della lista «Uniti per Veglie», vincitrice delle elezioni
«La squadra ha
fatto centro» VEGLIE - Primi giorni da sindaco per Fernando Fai, mentre ancora in paese è intensa l'eco del suo netto successo elettorale. Con la lista «Uniti per Veglie», sostenuta da una coalizione considerata «anomala» (Margherita, Udc, Sdi e Verdi), è riuscito a prevalere su avversari politicamente validi. Si aspettava una vittoria così netta? «Era nell'aria, ma non mi aspettavo un'affermazione di questa portata. In competizione c'erano liste agguerrite con candidati molto forti. L'ampia vittoria, pertanto, ci ha sorpreso perché è andata oltre il risultato positivo comunque preventivato». Quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo della sua coalizione? «La gente ha creduto nelle persone che formavano la mia lista. E' vero, i programmi sono importanti, ma se poi non c'è chi è capace di portarli a compimento, sono destinati a rimanere solo sulla carta. In paese, inoltre, c'è molta voglia di cambiamento. Gli elettori hanno scelto la mia lista con convinzione e dopo aver riflettuto attentamente sulla situazione del paese». Quando ha cominciato a credere veramente nella vittoria? «Personalmente mi sono reso conto del clima favorevole quando ho cominciato a girare nelle case. La gente mi ha sempre accolto con cordialità e grande disponibilità». Come avete festeggiato la vittoria? «Martedì pomeriggio, dopo aver appreso il risultato finale, tutti insieme abbiamo deciso di recarci nella chiesa madre per rivolgere un pensiero e una preghiera a Giovanni Paolo II. Il Pontefice è stato l'uomo che ha cambiato il mondo e che ha fatto crollare i muri. Noi gli siamo profondamente riconoscenti e grati. In un momento di gioia personale per il risultato politico conseguito, non potevamo ignorare il gravissimo lutto che ha colpito l'intera umanità». Come si è svolta la campagna elettorale? «Da parte nostra c'è stata la massima correttezza. Tutto sommato credo che si sia svolta una campagna elettorale tranquilla, anche se molto combattuta. Tutti i candidati, di ogni compagine, hanno svolto il proprio ruolo fino in fondo, cercando di conquistare consensi senza, però, oltrepassare i limiti». Quali sono stati gli errori dei suoi avversari? «Credo che qualche lista abbia giocato troppo sulla candidatura alla carica di sindaco, puntando su persone che poi ha successivamente messo da parte. Forse i miei avversari hanno commesso errori prima della presentazione delle liste. Noi, invece, siamo partiti senza contrasti interni e con una lista già definita da molte settimane. La nostra campagna elettorale è cominciata mentre gli altri erano ancora intenti a costruire la squadra; completata, peraltro, soltanto all'ultimo minuto». Cosa si aspetta dall'opposizione consiliare? Non mi piace la parola «opposizione». Conosco il valore dei consiglieri di minoranza e mi aspetto da loro un contributo costruttivo. Io sono disponibile ad ascoltare in ugual misura la maggioranza e l'opposizione. Se i rappresentanti della minoranza proporranno idee, io le terrò nella giusta considerazione». Ha previsto un coinvolgimento dei cittadini? «Certamente. Subito dopo la nomina della giunta, che avverrà nei prossimi giorni, saranno promosse le consulte dei cittadini, attraverso un bando pubblico. Le consulte affiancheranno il lavoro degli assessori ed avranno un ruolo attivo e propositivo. Rapporti proficui saranno attivati anche con le associazioni di volontariato, con le forze sociali e con le organizzazioni sindacali del nostro territorio». La sua coalizione politicamente non è omogenea, come pensa possa mantenersi unita? «Io credo molto nella politica, ma ancora di più nelle persone. Sono convinto che questa sarà un'Amministrazione efficiente ed unita perché le persone che la compongono hanno la volontà di lavorare a favore della comunità e intorno ad un programma. Politicamente, inoltre, la nuova maggioranza comprende esponenti che provengono da esperienze centriste e socialiste». Qual è la questione amministrativa che intende affrontare da subito? «Senz'altro quella relativa alla riorganizzazione degli uffici. Per realizzare un programma di sviluppo sociale, economico e culturale della comunità, è necessario che i vari dirigenti e tutti i settori del Comune siano adeguatamente motivati e in sintonia con gli obiettivi amministrativi del nuovo sindaco e della nuova Giunta». di Rosario Faggiano |