Operazione dei carabinieri che hanno ammanettato un contadino di 42 anni. Gli abusi sarebbero iniziati nel 2003 Padre-padrone, arrestato per le violenze sulla figlia
VEGLIE - Due anni o quasi di violenza. Della peggiore specie, tra le mura di casa. Di quella che si nasconde e confonde, subdola, con la vergogna. Anche di chiedere aiuto, spiegare, parlarne. Una violenza che passa dal corpo e si annida dentro, nell'animo, graffiandolo per sempre. Una storia decisamente sconcertante, e dolorosa soprattutto, quella che arriva da Veglie dove i carabinieri della compagnia di Campi Salentina hanno tratto in arresto, nella giornata di ieri, un uomo del posto con l'accusa di violenza sessuale aggravata ai danni della figlia, non ancora 14enne. Lui, un contadino di 42 anni, onesto lavoratore dalla fedina penale intonsa, un tipo definito "per bene", nascondeva in realtà due facce. E due realtà. Una pubblica, irreprensibile e "normale", l'altra, quella che nessuno poteva vedere, terribile. A portare a lui sono state lunghe e complesse indagini portate avanti dai militari fin dal 2003 e compostesi di tante piccole tessere tutte quante fondamentali per completare l'intricato mosaico della vicenda. Alzava il gomito, l'uomo, piuttosto spesso. E quando rincasava, ubriaco fradicio, le sue attenzioni per così dire particolari si rivolgevano alla figlia, seconda di tre fratelli. La minacciava non disdegnando di alzare le mani e brandire addirittura un coltello per costringerla a soddisfare i suoi desideri. E lì, in quella casa, si consumava un piccolo grande inferno, che bruciava da morire, e forse è rimasto taciuto per troppo tempo. Almeno fino a quando le insegnanti della ragazzina non hanno notato i suoi atteggiamenti strani, diversi da quelle delle sue coetanee, sintomi inequivocabili di profondo disagio. Le sono state vicine e insieme ad una zia e alla nonna della studentessa hanno contattato le assistenti sociali. Finalmente si è aperto uno spiraglio. Un varco, poi, quando la vittima è riuscita a raccontare tutto ai carabinieri che hanno messo fine al suo incubo. Altri particolari saranno chiariti nei prossimi giorni, prima tra tutte la possibilità che la madre della vittima fosse a conoscenza o meno della faccenda. La ragazza è stata messa al sicuro, allontanata dall'abitazione e attualmente ospitata m una casa-famiglia. di F. Pac. |