Dal
Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di
mercoledì 7 dicembre 2005 |
dal Nuovo Quotidiano di
Puglia del 7/12/05
Trovato a Molfetta il tesoro
rubato in casa dell'avvocato di Veglie
Passo falso della
banda delle ville
VEGLIE -
Recuperati a Molfetta beni rubati domenica sera a Veglie nella villa
dell'avvocato Gianluca Coluccia. I carabinieri hanno fermato un uomo che
aveva il computer portatile del legale, in seguito è stato trovato un
borsone con tutta la refurtiva.
Intanto lunedì
sera è stato messo a segno un furto a Trepuzzi nell'abitazione del
proprietario di un supermercato. I malviventi hanno usato la stessa
Peugeot 206 vista la sera prima a Veglie.
Si stringe il
cerchio attorno alla "banda delle ville" la pista sembra portare verso
la provincia di Bari.
Messa alle corde
la "banda delle ville". Per la prima volta dopo aver collezionato dalla
ultima decade di maggio una ventina di furti in residenze di famiglie
benestanti di Lecce dei paesi limitrofi, che potrebbero aver fruttato
oltre un milione di euro, un paio di pistole ed una mitraglietta. Ieri
mattina è stato trovato a Molfetta il ricettatore del computer
portatile, la videocamera digitale, il giaccone da donna costoso, la
penna di valore, l'orologio da uomo ed il cofanetto contenente gioielli
rubati nella notte fra domenica e lunedì a Veglie nella villa
dell'avvocato Gianluca Coluccia, 34 anni.
La banda ha
impiegato una Peugeot 206 di colore verde, la stessa auto vista lunedì
sera a Trepuzzi in via Volta davanti alla casa del commerciante P.F.A.,
49 anni, del posto, proprietario di un supermercato. E non sarebbe stata
lì per caso, perché mentre era ferma vicino alla casa di P.F.A. gli sono
stati rubati un computer portatile, due orologi, tre collane, due
collier e quattro anelli. Sono intervenuti i carabinieri della locale
stazione, della Compagnia di Campi Salentina e gli esperti di rilievi,
nulla viene lasciato al caso per comporre il mosaico per risalire alla
"banda delle ville".
Il ricettatore di
Molfetta sembra un tassello di non poco conto, che se sia stato scoperto
casualmente o attraverso alcuni indizi, i carabinieri lo hanno fermato
mentre si portava dietro un computer portatile che aperto conteneva i
file in Word dell'avvocato Coluccia. Sono seguite alcune perquisizioni
che hanno consentito di scoprire un borsone con tutti gli oggetti rubati
in casa del professionista di Veglie.
Si fa, quindi,
più consistente la pista che porta verso la provincia di Bari, senza
escludere però che la banda la pista che porta verso la provincia
di Bari, senza escludere però che la banda impieghi uno o più basisti e
che a Lecce o nei paesi vicini disponga di una base operativa dove
vengono nascoste le auto impiegate per portare via la refurtiva e la
refurtiva stessa. Il sospetto che ci fossero i malviventi della
provincia di Bari si basa anche su un paio di testimonianze, la prima
risale all'inizio dell'estate mentre l'ultima è più recente: davanti
alla villa di Del Coco venne infatti notata da alcuni passanti una Audi
A8 con accanto due persone con accento marcatamente barese. La stessa
scena si è presentata agli occhi e alle orecchie di alcune persone che
hanno visto l'Audi A8 davanti a una villa di via Monteroni svaligiata lo
scorso mese.
Infine che la
"banda delle ville" abbia scelto il Salento per fare bottino di ori,
gioielli, argenterie, pellicce e contanti ma che provenisse da fuori i
confini provinciali, lo aveva fatto capire anche i carabinieri quando
hanno affermato che se ne sta interessando il comando regionale e che
sul caso erano state tenute delle riunioni con la partecipazione dei
vertici di tutti i comandi provinciali pugliesi. Nessuno lo conferma, ma
l'Arma sembra aver analizzato e probabilmente anche inquadrato le
modalità con le quali agisce la "banda delle ville", a cominciare dalla
scoperta e la denuncia del ricettatore del furto di Veglie.
Intanto sembrano
sparite dalla circolazione prima l'Audi A8 con motore 3.700 e poi la
Jaguar verde senza targhe che hanno fatto razzia e che dopo i furti sono
riuscite sempre a dileguarsi.
La banda ha fatto
due conti sui rischi da correre ed è passata alle auto meno vistose ma
più lente. Questa possibilità non è stata esclusa dagli investigatori, i
prossimi potrebbero essere giorni-chiave.
di
E. M.
da La Gazzetta del
Mezzogiorno del 7/12/05
I carabinieri «pizzicano» un
ricettatore della zona di Foggia
Trovati i preziosi
dell'avvocato
VEGLIE - E
intanto, i carabinieri delle stazioni di Veglie e Molfetta, hanno
recuperato la refurtiva portata via la sera di domenica scorsa dalla
villetta di un pensionato di Veglie, nella cui casa vive anche il figlio
avvocato. Si tratta di oggetti in oro, di un orologio Rolex, di una
macchinetta fotografica e di un computer portatile. La refurtiva,
contenuta in una borsa di pelle, è stata trovata nella disponibilità di
un ricettatore attivo nella zona di Foggia. A quanto è dato di sapere,
al recupero i carabinieri sarebbero giunti seguendo le tracce del
portatile. Che una volta trovato, è risultato contenere documenti Word
proprio a firma del professionista. Come gli investigatori dell'Arma
siano arrivati al ricettatore, non è però dato di sapere, perché tale
aspetto delle indagini è top secret, in quanto legato al prosieguo delle
stesse per giungere all'identificazione della «banda delle ville».
Un altro furto si
è comunque registrato l'altra sera. I ladri hanno colpito a Trepuzzi,
nell'abitazione di via Volta di proprietà di un commerciante, A. P. F.,
di 49 anni. Dall'abitazione sono stati portati via oggetti in oro ed un
computer. A quanto si sa, per la fuga i banditi avrebbero utilizzato una
Peugeot di colore scuro. Per le indagini sono impegnati i carabinieri.
Altro furto
domenica scorsa, sempre di sera, nella casa di una coppia di anziani di
Surbo. La refurtiva consiste negli orecchini d'oro della figlia della
coppia. Nella stessa serata, inoltre, a Surbo, i ladri hanno forzato la
cassaforte dell'«Eurospin», ma il «colpo» ha però fruttato solo pochi
spiccioli.
Per concludere,
un'altra notizia positiva si deve ai carabinieri della stazione di
Carmiano. Due carmianesi di 50 e 19 anni, A. F. S. e M. E., sono stati
denunciati per i furti compiuti nel pomeriggio del 26 novembre in due
macellerie di Soleto, perché ripresi dalle telecamere installate nella
zona. Per aprire gli ingressi dei due locali e portare via i 700 euro
contenuti nei registratori di cassa, i due avevano utilizzato uno
spadino. A Soleto erano giunti con una Fiat Panda Van rubata a San
Pietro Vernotico e recuperata a Lecce in viale della Repubblica dagli
agenti della Squadra mobile. |