Dal
Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di
giovedì 21 aprile 2005 |
dal Nuovo Quotidiano di
Puglia del 21/04/05
Si impicca in
camera a 34 anni
VEGLIE -
Ancora un
suicidio nel Nord Salento. A distanza di appena 24 ore dalla
tragica fine di un pensionato 74enne di Trepuzzi, lanciatosi nel vuoto
dal terrazzo di casa, infatti, ieri mattina, un'altra triste storia si
registrata a Veglie.
Un
disoccupato del posto, G.D.O., di 34 anni, infatti, è stato
rinvenuto ormai privo di vita dai genitori, con i quali viveva in
un'abitazione nel centro storico del comune salentino.
Un male
oscuro, terribile e inesorabile, aveva da tempo scavato nel giovane una
sfiducia in se stesso e nel mondo circostante tale da indurlo, da un
anno a questa parte, a vivere completamente isolato, tutto il giorno,
nella propria camera da letto.
I genitori
potevano comunicare con lui solo
lasciandogli
cibo e sigarette fuori dalla porta.
E in quelle
quattro mura, tra pensieri pesanti come macigni,è maturata la ferma
volontà di farla finita. Il 34enne ha così legato una corda ad un
bastone piantato con cura sulle ante della finestra della sua camera, vi
ha legato salda una corda e strettala al collo si è lanciato.
La morte
risalirebbe al giorno prima ma è stata scoperta solo ieri mattina
intorno alle 6.30, quando i familiari del ragazzo, insospettiti, dal
fatto che viveri e sigarette fossero rimasti fuori dalla porta, l'hanno
sfondata facendo poi la macabra terribile scoperta.
Sul posto,
scattato l'allarme, sono giunti i carabinieri della locale stazione.
di F.Pac.
da La Gazzetta del Mezzogiorno del 21/04/05
Giovane s'impicca
in casa
VEGLIE - Si
è impiccato nella sua stanzetta. Così si è tolto la vita un giovane di
34 anni, di Veglie. La terribile scoperta è stata fatta ieri mattina dai
genitori.
Inutile
l'intervento di un'ambulanza del «118»: per il giovane, ormai, non c'era
più niente da fare. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della
stazione di Veglie e della Compagnia di Campi.
Il giovane non ha
lasciato alcun biglietto per spiegare il suo insano gesto. Ma dagli
accertamenti svolti dai carabinieri e riferiti al magistrato di turno,
il sostituto procuratore Francesco De Giorgi, sarebbe emersa una
profonda inquietudine che il giovane avrebbe cominciato a manifestare
già da qualche tempo.
Stando a quanto i
militari avrebbero raccolto il giovane si era «autorecluso» all'interno
della sua stanzetta: non sarebbe uscito neppure per mangiare,
costringendo i genitori lasciargli i pasti dietro la porta.
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