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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 24 gennaio 2006

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 24/01/06

Abusi a scuola: 16 mesi al prof

VEGLIE - Condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata. La sentenza emessa dai giudici della seconda sezione penale (presidente Roberto Tanisi) è a carico del professore di Educazione fisica in pensione B. P., 63 anni, di Leverano.

Risponde delle presunte attenzioni morbose avute cinque anni fa nei confronti di tre ragazze della scuola Media di Veglie che all'epoca dei fatti avevano 13 anni (due) e 14 anni. La ricostruzione dei fatti emersa dalle indagini del pubblico ministero Maria Cristina Rizzo parla di escamotage per adescare le ragazzine in uno sgabuzzino della scuola: lo avrebbe chiuso a chiavi, per baciarle e palpeggiarle.

A far partire l'inchiesta l'intervento di una madre: prima chiese l'allontanamento del professore, ma il preside lo negò. Il nuovo dirigente scolastico invece sporse denuncia ai carabinieri.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 24/01/06

Un anno e quattro mesi ad un docente di Educazione fisica in servizio a Leverano

Prof condannato per un bacio
I giudici hanno previsto un risarcimento alle parti civili.

La tesi del difensore: «Un gesto equivocato dalle studentesse»
 

VEGLIE - Un prof è stato condannato per aver dato un bacio ad un'alunna e aver tentato di farlo anche ad due adolescenti. Per il difensore del docente B.P., di 43 anni, di Leverano, insegnante di Educazione fisica nella scuola media di Veglie, l'avvocato Sabrina Conte si è trattato di un equivoco. Le ragazze, di 13 anni, avrebbero equivocato l'atteggiamento del professore. Di diverso parere è stato il pubblico ministero Maria Cristina Rizzo che, dopo averne ottenuto il rinvio a giudizio, aveva invocato anche la condanna a 3 anni per il docente. Alla fine, però, i giudici lo hanno condannato ad un anno e 4 mesi con la sospensione della pena e la non menzione.

Il collegio della Seconda sezione penale presieduto dal giudice Roberto Tanisi ha previsto anche un risarcimento di duemila euro per le tre allieve che, nel corso del processo, si sono costituite parte civile con gli avvocati Antonio Simone e Ennio Maria Esposito.

I fatti - così come emerso dal dibattimento - risalgono al 2001. Un episodio risalirebbe all'anno primo. A mettere in moto l'inchiesta è stata la denuncia presentata dal preside della scuola media. Il dirigente era stato messo al corrente dalla madre di una delle adolescenti che, raccolta la confidenza della figlia, si era precipitata a scuola per chiedere chiarimenti. Stando alle indagini, poi, gli incontri fra il prof e le allieve sarebbero avvenuti in uno stanzino adiacente alla palestre dove il docente - a loro dire - le avrebbe convocate per aver chiarimento riguardo ad un litigio. Lì, però, sarebbe successo dell'altro: due ragazze sarebbero riuscite ad evitare il bacio; l'altra, invece, non ce l'avrebbe fatta ed avrebbe subito l'attenzione del prof condita da discorsi osè. I giudici, alla fine, hanno ritenuto attendibile la ricostruzione delle ragazze ed hanno emesso la sentenza di condanna.

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