Dal
Nuovo Quotidiano di Puglia e da La gazzetta del Mezzogiorno di sabato 21 ottobre 2006 |
dal Nuovo Quotidiano di Puglia 21/10/06
Sgomberate per verifiche le sezioni
di via Isonzo
Pericolo
amianto, la Materna chiude
VEGLIE -
Il pencolo amianto ha fatto scattare l'allarme due giorni fa a Veglie.
Il sindaco Femando Fai ha deciso, con effetto immediato, di sospendere
fino al prossimo mercoledì l'utilizzo dell'immobile di via Isonzo
adibito a sede della scuola materna statale secondo circolo.
Tutti i bambini le cui lezioni
sono state momentaneamente sospese, però, riprenderanno a frequentare
già la prossima settimana e saranno trasferite nelle aule disponibili
negli altri edifici scolastici del paese.
Il provvedimento è scaturito da
una segnalazione del dipartimento Prevenzione della Ausl Lecce 1
secondo cui, nel pavimento il linoleum dell'immobile, ci sarebbe la
presenza di amianto della varietà crisostilo. Il sindaco, appena giunta
la notizia, ha ritenuto prudente far sgomberare la scuola per poter
effettuare i dovuti controlli. Nella nota inviata dalla Asl al sindaco,
si legge che i controlli sono stati sollecitati, lo scorso aprile, da un
gruppo di genitori, il sopralluogo da parte dell'ufficio Igiene ha avuto
luogo il 31 luglio scorso ma solo martedì la stessa Ausl ha acquisito i
risultati e chiesto al sindaco di agire per tutelare la salute dei
propri cittadini.
Oggi stesso il sindaco Fai,
accompagnato dal responsabile dei Lavori Pubblici del Comune, incontrerà
i rappresentanti del Sisp, dello Spesal e dell'Arpa competenti per il
territorio. Si cercherà di valutare l'effettivo grado di rischio a cui
sono esposti bambini e insegnanti che usano l'immobile.
di V.B.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
21/10/06
Il provvedimento adottato in seguito
agli accertamenti della Asl
Amianto nei
pavimenti
E il sindaco ordina la
chiusura della «Materna»
VEGLIE -
Gli esperti dell’Azienda dell’Unità sanitaria Locale rilevano amianto
nei pavimenti della scuola materna di via Isonzo, ed è immediata
l’ordinanza di chiusura dell’istituto pubblico da parte
dell’amministrazione comunale.
«Dopo la comunicazione pervenutaci
da parte dell’Asl - dice il sindaco Fernando Fai -, abbiamo subito
ordinato la chiusura dell’istituto scolastico, così da permettere agli
esperti come gli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl e
dell’Agenzia regionale per la Prevenzione e l’ambiente, di poter
individuare ed analizzare attentamente le situazioni sospette».
«Ed abbiamo previsto per oggi alle
ore 10 - continua il sindaco - una riunione per discutere sulle azioni
da compiere in merito alla vicenda».
Già ad aprile scorso, i genitori
dei bambini frequentanti l’istituto, insospettiti da alcuni materiali
dell’edificio, avevano dato l’allarme all’Azienda sanitaria, descrivendo
in una lettera le loro preoccupazioni sul pericolo amianto. Il
materiale, infatti, costituisce un grave pericolo per la salute a causa
delle fibre di cui è costituito. Il rilascio di fibre nell’ambiente può
avvenire o in occasione di una loro manipolazione o spontaneamente, come
nel caso di materiali friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni.
In passato, le buone qualità
fisico-chimiche dell’amianto ne hanno favorito un impiego massiccio sia
nell’industria che nell’edilizia, ma anche in molti prodotti di uso
comune. Il materiale, però, nel tempo si è rivelato nocivo per la
salute, praticamente cancerogeno.
Sulla base della pericolosità di
questa sostanza per la salute umana e dell’ambiente, diverse sono le
normative che ne dettano la cessazione dell’impiego, il divieto di
estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e
produzione.
di
Katia
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