dal Nuovo Quotidiano di Puglia 18/10/06 Compravano con assegni falsi: spuntano nuove presunte truffe VEGLIE - Erano finiti in manette con l'accusa di truffa e falso in atti pubblici in concorso il 12 ottobre scorso. G.S., 38anni di Francavilla Fontana e M. U., 41, di Villa Castelli, in trasferta dal brindisino a Veglie per acquistare macchine agricole da diverse aziende del posto utilizzando assegni falsi. In realtà però erano in giro nella zona da molto più tempo giacché ieri mattina i carabinieri, che avevano stretto loro le manette ai polsi, hanno scoperto un'altra truffa che risale al mese di settembre. Per ordine. A portare i militari ai due, lo scorso 12 ottobre, le denunce delle vittime ai carabinieri. Due per l'esattezza, titolari di altrettante aziende, prese di mira il 4 e il 12 ottobre. Dalla prima i due brindisini, peraltro non sconosciuti alle forze dell'ordine, avevano comprato due macchine agricole per un importo di 3.500 euro e dalla seconda due motocoltivatori accessoriati per 4.600 euro, in entrambi i casi pagati con assegni di uguale matrice e ugualmente falsi. Colti in flagrante erano poi stati arrestati. Ieri però i carabinieri hanno accertato che i due il 29 settembre scorso avevano acquistato con un assegno, ovviamente non valido, di 3600 euro, due motocoltivatori accessoriati con macchine spazza olive marca "Hurricane" modello "Jolli" dalla ditta "Vegi" di Veglie. A questo punto gli investigatori non escludono che i due brindisini in trasferta abbiano commesso altre truffe analoghe nella zona. da La Gazzetta del Mezzogiorno 18/10/06 Truffe con assegni falsi, nei guai i due brindisini
VEGLIE - Nuova tegola giudiziaria sui due amici del Brindisino arrestati una settimana fa con l’accusa di aver messo a segno una truffa a Veglie. Nei confronti di G.S., 38 anni di Francavilla Fontana e M.U., 41 di Villa Castelli, i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, hanno raccolto indizi di colpevolezza anche in ordine ad un’altra truffa, compiuta nella stessa Veglie, ma il 4 ottobre scorso. In entrambi i casi, pagando con un assegno circolare falso, i due erano riusciti a farsi consegnare da altrettanti artiginai, due motocoltivatori accessoriati con scopatrici per olive, che avevano poi portato via sul cassone di un camion di colore bianco provvisto di una piccola gru. In occasione della truffa di una settimana fa era stato utilizzato un assegno dell’importo di 4.600 euro, nella seconda, un altro per 3.500. I motocoltivatori asportati nella seconda occasione erano stati subito recuperati e restituiti al proprietario, perché i due erano stati fermati per un controllo all’uscita del paese, mentre gli altri due non si sa che fine abbiano fatto, anche se è immaginabile che siano stati venduti al migliore offerente. Indagini sono ora in corso per appurare se i due brindisini abbiano messo a segno altre truffe nel Leccese ma anche nella provincia di provenienza. |
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