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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da  La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 26 aprile 2006

Leggi il comunicato completo dei consiglieri di minoranza

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 26/04/06

Dopo il Consiglio presentati due esposti ai carabinieri

L'opposizione contesta le delibere: «Ci hanno indebitato per 20 anni»

 

VEGLIE - Dieci ore di consiglio comunale tutte di fila, senza pause e senza interruzioni, nell'ultima seduta a Veglie. Lo denunciano i capigruppo consiliari di minoranza Alessandro Aprile, Valerio Armonico e Claudio Paladini.

«Per tre mesi - affermano - la maggioranza guidata da Fai non ha sentito il dovere di convocare un consiglio. Costretti dalla richiesta della minoranza, il 14 aprile, hanno poi convocato l'assise con 16 punti all'ordine del giorno». Decisamente troppi, e «gli esiti - spiegano i capigruppo - sono stati disastrosi. Nonostante avessimo offerto per l'intero consiglio collaborazione con proposte puntuali, sui due argomenti più importanti per la comunità, quali l'emissione di Boc per 7,5 milioni di euro e il riconoscimento di un debito fuori bilancio per 215 mila euro, sono state segnalate irregolarità e illegittimità. La maggioranza, con reticenze e risposte evasive - commentano - ha voluto approvare le due delibere».

A questo punto i consiglieri dell'opposizione hanno presentato subito dopo la conclusione del Consiglio comunale due esposti ai Carabinieri della stazione di Veglie per accertamenti sulle due delibere, per quanto di competenza. «Una maggioranza risicata e traballante - continuano - ha ipotecato il futuro di Veglie per 20 anni. Nel corso del consiglio abbiamo anche chiesto, con ampie motivazioni, le dimissioni di Antonio Cascione da assessore ai Lavori pubblici e di Cosimo Mangia da presidente della seconda commissione consiliare. Il bilancio di un anno dell'amministrazione Fai appare del tutto negativo per la confusione nella gestione, per errori, omissioni e ritardi».


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 26/04/06

Un acceso consiglio comunale

Maggioranza e opposizione sempre più ai ferri corti

 

VEGLIE - L'emissione di Buoni obbligazionari comunali incendia il Consiglio. Una manovra finanziaria da sette milioni e mezzo di euro - poi approvata dalla maggioranza - è stata affrontata nel corso di un'accesa assemblea cittadina che ha visto maggioranza e opposizione discutere per più di dieci ore. L'ordine del giorno si è presentato pieno di argomenti in giacenza da svariate settimane.

«Per tre mesi, dal 30 gennaio scorso, la maggioranza guidata dal sindaco Fernando Fai - dicono i capigruppo consiliari di minoranza Alessandro Aprile, Valerio Armonico e Claudio Paladini - non ha sentito il dovere di convocare il Consiglio e il 30 marzo i sette consiglieri di minoranza ne hanno chiesto la convocazione per discutere, ad un anno dall'insediamento dell'attuale esecutivo, della verifica delle linee programmatiche e dei ritardi nell'ampliamento della zona Pip». La seduta è stata poi convocata per il 20 aprile con 16 punti all'ordine del giorno, tra le quali modifiche allo Statuto dell'Union 3, emissioni di Boc e un riconoscimento di debiti fuori bilancio di 215mila euro. «E tanto con l'evidente scopo - commentano i capigruppo - di "nascondere" l'ordine del giorno della minoranza. Il Consiglio del 20 aprile è stato un polpettone che la maggioranza ha affrontato con grande impreparazione e la solita superficialità. Nonostante i gruppi di minoranza abbiano offerto collaborazione e mai ostruzionismo - dicono i capigruppo - abbiamo dovuto segnalare irregolarità e illegittimità con due esposti ai carabinieri».

La minoranza aveva anche chiesto le dimissioni dell'assessore ai Lavori pubblici Antonio Cascione e quelle del presidente della seconda commissione Cosimo Mangia. «Il bilancio di un anno di Amministrazione - concludono Aprile, Armonico e Paladini - appare del tutto negativo per la confusione nella gestione, per errori, omissioni e ritardi. Quel che il sindaco vanta è solo il retaggio di ciò che hanno fatto le passate amministrazioni».

di a.c.p.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di  giovedì 27 aprile 2006

Replica all'opposizione: «Il prestito obbligazionario consentirà al Comune dei significativi risparmi»

VEGLIE - «L'Amministrazione, con l'emissione del prestito obbligazionario, intende estinguere le passività pregresse, circa dieci milioni di euro, contratte con la Cassa depositi e prestiti». E' la replica dell'Amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai in merito alle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri di minoranza  riguardo la delibera, approvata dalla maggioranza nell'ultimo Consiglio, sull'emissione del prestito obbligazionario comunale per l'importo massimo complessivo di sette milioni e mezzo di euro.

«L'indirizzo, per l'emissione di un prestito obbligazionario non significa, come qualcuno ha riferito - spiega unanimemente la maggioranza - indebitare l'Ente pubblico per vent'anni. Al contrario, la rinegoziazione del debito pregresso, previo contatto con più istituti di credito, produrrà al nostro Comune condizioni economiche più vantaggiose che porteranno inevitabilmente ad un risparmio di circa un milione e 527 mila euro. Si tratta di un'operazione finanziaria che l'Ente pubblico avrebbe dovuto fare già da qualche tempo». E ancora: «Un altro vantaggio che scaturisce dall'estinzione anticipata del debito riguarda la somma di denaro attualmente in attesa di utilizzo presso la Cassa depositi e prestiti (un milione e 800 mila euro). Essa verrà accentrata in un deposito fruttifero presso il Tesoriere comunale con evidenti vantaggi sia in termini finanziari (interessi attivi a favore del Comune) che in termini amministrativi (maggiori facilità di gestione di eventuali economie derivanti dai ribassi d'asta; maggiore speditezza dei pagamenti a favore delle imprese appaltatrici)».

I consiglieri di maggioranza, infine, rivolgendosi con toni più duri all'intera opposizione domandano: «Sarebbe questa la cattiva gestione della maggioranza? Oppure bisogna dire che qualcuno non si compiace di veder oggi risolti problemi che riguardano il passato?».

Dal Palazzo, infine, sottolineano di «ritrovarsi compatti e di rispondere ai continui attacchi, a volte pretestuosi ed ostruzionistici, con la forza delle regole democratiche. Continuiamo a lavorare a favore dell'intera comunità - conclude la maggioranza - cercando di adottare sempre le soluzioni migliori per ogni problema e non ci spaventano certo le accuse infondate della minoranza».

di Katia Manca

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