Disagi alle Poste: è protesta
VEGLIE - «Code interminabili: ora basta!». Si alza il tono della protesta che ha visto coinvolti ieri mattina la Uil e semplici cittadini contro la Direzione provinciale delle Poste. Una iniziativa che si è concretizzata con un intenso volantinaggio di fronte l' ufficio postale in via Parco delle Rimembranza: tanti e forti i disagi che l'intera cittadinanza quotidianamente è costretta a subire. «Ogni giorno - dice Giuseppe Spagnolo referente dell'Unione Italiana del Lavoro di Veglie - i cittadini sono costretti a lunghe file di attesa (80 minuti) per semplici versamenti a causa della carenza di organico. Veglie ormai sfiora i 15 mila abitanti, con una presenza molto alta di attività commerciali e artigianali che riversano nell'unico ufficio la quotidiana corrispondenza. L'intera cittadina chiede, in mancanza del potenziamento dell'attuale sede, l'attivazione di un secondo ufficio postale». La Uil oltre a rivolgersi alla Direzione provinciale della Poste italiane, richiama l'attenzione dell'amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai, perchè si faccia interprete dei disagi e delle problematiche, affinchè «quanto prima vengano presi seri provvedimenti in merito». Inoltre, dal sindacato fanno presente che «trascorso un ragionevole periodo senza positivo riscontro», si adopereranno per coinvolgere l'Associazione Difesa dei Consumatori per «una forma di lotta più incisiva». di Katia Manca |
Ufficio postale
Continua il disagio VEGLIE - Continua la protesta dei cittadini contro la Direzione provinciale delle Poste. Questa volta a dar voce alla contestazione, oltre alla Uil e ai semplici cittadini, ci sono gli stessi impiegati dell'ufficio postale e i sindacati Cisl, Saip e Confsal. Insieme in rivolta perché di fatto «Le condizioni di disagio sopportate dai cittadini-utenti continuano ininterrottamente: code interminabili (80 minuti) per semplici versamenti». La denuncia, nata il 22 giugno scorso con un intenso volantinaggio di fronte l'ufficio postale in via Parco delle Rimembranze, riesplode in questi giorni con la mobilitazione da parte dei sindacati e dei dipendenti dell' ufficio postale chiedendo a gran voce l'attivazione di un secondo ufficio postale. Non è dello stesso parere Antonio Toma, direttore della filiale di Lecce delle Poste Italiane che, con una lettera dei giorni scorsi indirizzata alla Uil di Veglie, ha fatto sapere che «solo un problema tecnico alle apparecchiature ha reso indisponibile, in quest'ultimo periodo, una postazione di lavoro riducendo di fatto l'offerta e creando qualche momento di criticità». Ma le motivazioni date dal direttore Toma non convincono i cittadini. «Già da oggi avremo modo di verificare con attenzione - dice Giuseppe Spagnolo, referente dell'Unione Italiana del Lavoro di Veglie - se sia davvero un problema tecnico la causa delle lunghe code agli sportelli da parte dei cittadini. Questo grazie alla compilazione di alcune schede formulate appositamente. Condurremo, infatti, una semplice statistica, annotando sulla scheda, di volta in volta, i servizi richiesti da ciascun cittadino agli sportelli postali, indicando anche l'ora d'ingresso e d'uscita dall'ufficio postale. I dati - continua Spagnolo - saranno resi noti anche a Poste Italiane allegando le firme degli utenti». Inoltre, le segreterie provinciali dei sindacati, ieri mattina, preso atto della «situazione di estremo disagio», insieme agli impiegati dell'ufficio postale di Veglie hanno immediatamente dato vita ad una riunione ad hoc presso la sede centrale delle poste Italiane a Lecce. Insomma, una situazione che rimane ancora tesa, con gli utenti costretti ancora a sostenere code interminabili per operazioni che dovrebbero invece richiedere solo pochi minuti. di Katia Manca |
|