Dal
Nuovo Quotidiano di Puglia di mercoledì 6 settembre 2006 |
L'artista salentino si
prepara ad un intenso 2007. In agenda un progetto speciale con i tre
figli
Ercole Pignatelli:
Una mostra a Veglie tra i ricordi d'infanzia
VEGLIE -
Un uomo, la sua terra, la sua arte. E' sempre più intenso il filo che
lega il pittore Ercole Pignatelli alla sua terra, il Salento. Un filo
mai interrotto nel tempo e che pure negli ultimi anni ha visto l'artista
maggiormente presente sul territorio con le |sue mostre, le idee, i
progetti.
Del più evidente di questi, di
quello che sarà, per forza di cose il più evidente, Pignatelli sta per
concretizzare i primi passi: il grande monumento di bronzo che sarà
collocato all'ingresso di Lecce - un vero biglietto da visita per la
città - e la cui preparazione comincerà a breve a Milano.
«Appena rientrerò in Lombardia -
spiega l'artista - comincerà il lavoro in fonderia. Spero che tutto sia
pronto per l'inizio della prossima estate».
Si preannuncia un anno intenso, il
2007, per Pignatelli. Un anno che nel Salento è preceduto dalla mostra
che sta per aprirsi a Veglie (domani l'inagurazione, alle 19, nella sala
conferenze del Comune di Veglie, in via Salice).
«C'è un rapporto molto particolare
che mi lega a Veglie - spiega l'artista - da bambino proprio a Veglie
ricordo di aver fatto i primi esperimenti di scultura. Ero davvero
piccolo e i miei genitori mi lasciavano giocare in questo giardino di
mio zio, che si chiamava Salvatore Invidia. Lì, con la terra argillosa
creavo i miei primi "pupazzi", li dipingevo, mi divertivo a vedere
nascere delle forme nuove».
«E' incredibile quante cose
restino nella mente di un bambino - continua Pignatelli - emozioni che
riscopro oggi all'improvviso, ricordi, immagini, figure. Per esempio
quella di un "povero" - allora si diceva così, una specie di simpatico
mendicante che era molto benvoluto in paese, si chiamava Tore, e che
andava in giro con una barattolo per chiedere quel poco che allora si
poteva dare, qualcosa da mangiare, un po' di vino».
Ricordi d'infanzia a parte,
Pignatelli porta a Veglie trenta opere (dal 1974 ad oggi) che sono, in
un certo senso, un estratto della sua arte.
Nudi, miraggi, basamenti, oltre
alle immagini che sono forse le più caratterizzanti di Pignatelli, detto
anche il pittore della siccità, quell'intrico di immagini e di colori
dove le piante si avvinghiano a corpi sensuali e i corpi si adagiano e
si confondono nella vegetazione, una vera sintesi dell'umore salentino,
di una terra che può essere generosa e avara, ma che quando promette,
spesso concede più di quel che promette. Opere, quelle che vedremo a
Veglie, che in parte (i nudi) sono state esposte recentemente a Toledo e
a Madrid dalla galleria Irina Maldonado.
«Certo che è forte il mio legame
con il Salento - spiega Pignatelli - e lo è diventato ancora di più
grazie alla sensibilità di un sindaco come Adriana Poli Bortone». Ora,
per esempio, una nuova iniziativa è allo studio con il Comune di Lecce:
dopo la donazione delle opere dell'artista per la permanente al Castello
di Carlo V, si sta pensando alla possibilità di arricchire la donazione
con altre opere per una terza sala Pignatelli.
Ma la primavera del 2007 vedrà
anche il pittore a Otranto con una nuova grande mostra e poi a Bari,
presso il Castello Svevo. Non c'è solo la Terra d'Otranto nei programmi
del Maestro: sempre nel 2007 ci sarà la mostra presso la Rotonda della
Besana a Milano, dove Pignatelli è incluso tra i grandi artisti
lombardi, a novembre, a Matera, Pignatelli esporrà presso la Memory Arte
Contemporanea e, sempre in autunno, sarà presente alla Fiera
internazionale dell'arte di Lisbona. Tra tanti progetti, uno davvero
speciale sui cui particolari l'artista non vuoi dir molto, ma che lo
vedrà "in mostra" insieme ai suoi tre figli: Daniele il regista, Luca il
pittore, Francesco il fotografo. L'evento prenderà il via in Italia per
approdare al Joseph Carrier Gallery di Toronto, in Canada: un
palcoscenico prestigioso per una "famiglia in arte" dove ognuno farà la
sua parte nel proprio specifico artistico.
All'inaugurazione della mostra di
Veglie, domani, interverranno con l'artista il sindaco Fernando Fai e il
presidente del consiglio comunale Antonio De Bartolomeo. La mostra
resterà aperta fino al 30 settembre e si potrà visitare dalle 10.30 alle
12.30 e dalle 17 alle 21.
|