"Benvenuto Novello" per 3 giorni tra profumi, odori e musiche
VEGLIE - ...e dopo una settimana di macerazione si pigiano le uve e il mosto prosegue la fermentazione classica. Quaranta giorni per questo piccolo miracolo del gusto e della tradizione. Che si rinnova, agli nizi del mese di novembre ed approda quest'anno anche a Veglie, grazie ad una manifestazione, una "tre giorni" che da oggi a lunedì vedrà alternarsi per le vie del centro storico momenti di festa e degustazione. Ma non solo. All'inaugurazione prevista per stasera alle 20 in piazza Umberto I interverranno oltre agli amministratori locali anche diversi rappresentanti del mondo politico ed istituzionale pugliese tra cui il sottosegretario Alberto Maritati, i consiglieri regionali Antonio Buccoliero, Giuseppe Taurino, Saverio Congedo, Vittorio Potì, il vicepresidente della Provincia Loredana Capone, Giacinto Urso, Antonio Rotundo, Cosimo Casilli, Gianni Scognamillo. E dopo gli interventi mirati anche ad una conoscenza più tecnica e profonda del prodotto novello, spazio alla musica salentina con Pino Zimba ed al cabaret scoppiettante di Piero Ciakky. Sulla tavola, anzi sulle numerose tavole che saranno imbandite tra corti e viuzze, il vino novello delle aziende vitivinicole più pregiate della zona tra le quali la cantina dei Conti Zecca di Leverano, la cooperativa di Veglie, la Vinicola Durante di Veglie e ancora la Cantina viticultori associati vegliese che innaffierà le prelibatezze tipiche della tradizione gastronomica meridionale. Per gli appuntamenti musicali concomitanti invece domani sarà la volta del Concertino romantico e alle 18.30 di lunedì Mauro Minelli illustrerà una serie di pubblicazioni curate da case editrici leccesi. Per quanti raggiungeranno Veglie da fuori, al fine di evitare code e ingorghi sarà possibile lasciare le autovetture nell' ampio parcheggio sulla via per Carmiano in zona C-località "D'Amato". Il vino novello, una delle tipologie più amate dagli italiani, va bevuto entro al primavera successiva all'imbottigliamento. Nato in Francia dove si otteneva con uve Gamay, il Beaujolais Nouveau, è approdato nelle cantine del Belpaese solo nella seconda metà degli anni '70 guadagnando però subito terreno imponendosi sulle tavole di ristoranti e trattorie come su quelle dei privati ma anche sul grande mercato del settore. Compagno di salumi, formaggi, pesce dal gusto forte e caldarroste, sarà la presenza ideale per accompagnare le serate più fredde d'autunno. di F.P. |
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