Dal
Nuovo Quotidiano di Puglia e da
La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 21 febbraio 2007 |
dal Nuovo Quotidiano di Puglia 21/02/07
La tragedia è avvenuta ieri
pomeriggio sulla strada panoramica di Santa Caterina
Improvviso
malore mentre pedala: ciclista muore durante l'allenamento
NARDO'
- Cicloamatore colto da malore mentre affronta una salita a Santa
Caterina rovina a terra e muore. È successo ieri pomeriggio, intorno
alle 15.30, sulla strada panoramica di Santa Caterina. Un ciclista
dilettante, Cosimo Donatei, 49 anni, di Veglie, è stato colto da malore
mentre era impegnato, in compagnia di altri due amici, ad affrontare un
tratto piuttosto ripido in salita della strada panoramica che porta a
Santa Caterina. L'uomo, rimasto indietro rispetto ai compagni, subito
dopo il tratto iniziale in salita della Panoramica, sarebbe andato a
sbattere, probabilmente in seguito ad un malore, contro, un cassonetto
della nettezza urbana situato sulla banchina della strada, cadendo
sull'asfalto. I suoi compagni di bicicletta, nel frattempo, preoccupati
dal fatto che Donatei non si ricongiungeva al gruppetto, sono tornati
indietro ripercorrendo l'ultimo tratto del percorso e trovandolo così
per terra ai margini della strada. Poi i primi passanti, alcuni giovani
a bordo di un'auto, si sono fermati ed hanno lanciato l'allarme. Intanto
un medico che si trovava a transitare in quel punto, è intervenuto per
tentare di rianimare lo sfortunato, accertando, però, da subito, gli
evidenti segni di pericolo di vita. Per circa 15 minuti il medico, con
l'aiuto di un infermiere, anch'egli di passaggio, ha continuato a
praticare un massaggio cardiaco al ciclista mantenendo in piedi la
speranza di riuscire a salvarlo. Dopo circa 15 minuti dalla chiamata è
giunta, dall'ospedale di Nardò, un'ambulanza del 118 attivata con codice
rosso. Ancora qualche minuto di illusione, però, e poi Cosimo Donatei
non ha più dato segni di vita. Sul posto, oltre ai sanitari del 118,
sono intervenuti gli agenti di Polizia municipale di Nardò e i militari
della locale stazione dei Carabinieri, che, insieme, hanno provveduto a
raccogliere le testimonianze e le informazioni necessarie alla
ricostruzione della dinamica del fatto. Fra le ipotesi, la più probabile
sembra, appunto, quella che Donatei sia stato colto da un malore, anche
perché, tutte le circostanze facevano pensare ad un improvviso infarto
che ne avrebbe determinato il decesso.
Cosimo Donatei era partito in bicicletta da Veglie, ieri, con altri due
amici, come era solito fare tre volte a settimana: aveva raggiunto Porto
Cesareo e da qui, seguendo la litoranea, Sant'Isidoro e poi Santa
Caterina.
di Giuseppe
Tarantino
da La Gazzetta del Mezzogiorno 21/02/07
Tragica pedalata per un
rappresentante di dolciumi di Veglie nei pressi di Santa Caterina
Muore mentre si
allena in bici
Si teneva forte il petto:
forse lo ha stroncato un infarto. Il pianto degli amici: «Non è
possibile fare quella fine»
NARDO'
- Ha perso la vita, in sella alla sua passione: la bici da corsa. Cosimo
Donatei, 49 anni, è morto mentre affrontava, insieme con altri due
ciclisti, la panoramica di Santa Caterina, a pochi metri dal declivio
che lo avrebbe portato sul lungomare. Un percorso, lungo alcune decine
di chilometri, che impegnava gli amatori tre volte alla settimana.
Questa volta la corsa si è fermata con una caduta rovinosa, prima su un
cassonetto, poi sul ciglio della strada. Probabilmente, ma non si può
ancora affermare con certezza, in seguito ad una crisi cardiaca. Sono
quasi le 16 quando inizia il racconto di uno dei compagni di squadra:
«Abbiamo sentito un rumore sordo – dice l’uomo, anch’egli di Veglie –
così ci siamo girati e non lo abbiamo visto. Siamo risaliti di alcuni
metri e abbiamo trovato Cosimo in terra. Si teneva il petto». E fa il
gesto di uno che non riesce a respirare. Arrivano con una Seat rossa tre
ragazzi di Sannicola diretti a Santa Caterina per un caffè. C’è chi
propone di metterlo in auto e portarlo in ospedale ma si opta per una
chiamata al 118 mentre i piedi del ciclista vengono portati in alto, sul
pianale dell’auto con lo sportello aperto. Intanto, sopraggiunge un
medico di Nardò, Claudio Filograna, che si ferma e si accorge della
situazione disperata dell’uomo. Gli pratica il massaggio cardiaco mentre
un volontario procede con la respirazione bocca a bocca. Qualche minuto
ancora e arriva il 118 dell’ospedale di Nardò ma non basta quasi un’ora
di soccorso per salvare l’uomo. Sul posto carabinieri di Nardò, vigili
urbani e protezione civile.
Il pomeriggio di tragedia si conclude con le lacrime dei compagni di
viaggio: un professionista di Nardò ne sorregge uno e lo consola mentre
si dispera e grida che non si può morire così. Intanto un concittadino,
con il telefonino, avvisa il fratello di Donatei, agente di polizia.
L’uomo faceva il rappresentante di prodotti dolciari con un deposito a
Veglie ed era conosciuto in tutta la provincia. Lascia la moglie e tre
figli, il più piccolo quindicenne. Il corpo si trova nel cimitero di
Nardò.
di Biagio Valerio |