Consiglio
"salvato" in extremis: ora è polemica
VEGLIE - Turbolenze in consiglio comunale a Veglie. La minoranza parte all'attacco dopo la seduta del 28 settembre scorso. «La maggioranza guidata da Fernando Fai - scrivono in una nota - ha potuto deliberare argomenti importanti per la sua sopravvivenza solo con il contributo di un consigliere eletto nella lista di opposizione "Prima di tutto i cittadini"». Dopo l'approvazione dei primi due ordini del giorno infatti la squadra di governo sarebbe rimasta con soli dieci consiglieri, assenti il sindaco e il presidente del consiglio. Chiesta la verifica del numero legale, «il consigliere Salvatore Vetrano - continua l'opposizione - con la sua presenza in aula ha consentito il proseguimento dei lavori e con il suo voto di astensione ha consentito l'approvazione, con soli dieci voti favorevoli, di ben tre variazioni di bilancio». Sulla posizione politico amministrativa di Vetrano, comunque chiacchierata, «non vi e stata nessuna dichiarazione dello stesso ma certamente nei prossimi giorni saranno note e chiare le ragioni di questa scelta che non hanno nulla di politico». Certo l'accaduto ha portato qualche conseguenza, prima tra tutte la dissociazione del consigliere Claudio Paladini, capogruppo di appartenenza di Vetrano, lo scioglimento del gruppo e la revoca della rappresentanza in commissioni e organi istituzionali dove Vetrano era presente finora per conto della minoranza. di Fabiana Pacella |
«A Veglie
maggioranza compatta»
VEGLIE - «Vetrano ha agito responsabilmente. In Consiglio era presente l’intera maggioranza per approvare le delibere più importanti». Giunge immediata la replica della maggioranza ai consiglieri di opposizione di centrodestra (”Prima di tutto i cittadini”) e di centrosinistra (”Città Unita”) in merito alle “assenze ingiustificate” di alcuni esponenti dell’amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai durante il Consiglio Comunale tenutosi nei giorni scorsi. L’opposizione ha preso inoltre le distanze dal consigliere di minoranza di centrodestra Salvatore Vetrano, della lista “Prima di tutto i Cittadini”, «grazie al quale la maggioranza ha potuto approvare delibere importanti per la sua sopravvivenza». «Il consigliere Vetrano, con la sua presenza - sostiene la minoranza - ha consentito il proseguimento dei lavori e con il suo voto di astensione ha consentito l’approvazione, con soli dieci voti favorevoli, di tre variazioni di Bilancio. La Giunta Fai continua a manifestare il suo carattere mercantile». Una polemica che ha portato il capogruppo di centrodestra Claudio Paladini, della lista “Prima di tutto i cittadini”, a proclamare lo scioglimento del gruppo e la revoca della rappresentanza di organi istituzionali dove Vetrano era presente finora per conto della minoranza. «I componenti della maggioranza - dice il sindaco - che si sono dovuti allontanare dal Consiglio comunale mi avevano comunicato i loro rispettivi impegni. Obblighi urgenti a cui non potevano mancare. Solo il consigliere Cosimo Spagnolo non ha giustificato la propria assenza, allo stesso domanderò chiarimenti».
«La maggioranza - conclude Fai -
continua a dimostrarsi unita e non in frantumi come invece vuol far
credere la minoranza. Lavoriamo per il bene dell’intera comunità». di Katia Manca |
Il consigliere Salvatore Vetrano
«Maggioranza
ridotta in consiglio: un caso o avvisaglia al sindaco Fai?» VEGLIE - Dopo le accuse lanciate dai colleghi dell'opposizione di Veglie in seguito all'ultima accesa assise, il consigliere Salvatore Vetrano, di minoranza va precisato, eletto nella lista "Prima di tutto i cittadini", corregge il tiro.
«La politica - precisa - è un
mezzo che consente all'amministratore di stare al servizio dei cittadini
e mille antagonismi la rendono statica». Quanto all'assise del 28
settembre scorso «non è stato edificante - continua Vetrano - Si fa un
consiglio con l'assenza di quattro consiglieri di maggioranza? Sarà
stato un caso oppure il risultato di una qualche avvisaglia al sindaco
Fernando Fai». Eppure anche nei confronti dei suoi, della minoranza,
Vetrano, non è avaro di giudizi. «L'opposizione - dice - non ha
certamente brillato, due assenti, i presenti hanno preso parte
all'assise votando a favore su alcuni punti in concetto autonomo, poi
sono usciti dall' aula ad un certo punto. Avrei dovuto forse come un
cane fedele seguire il gregge per consentire un mero atto materiale?» E
sarebbe pure solo polemica gratuita «sullo scioglimento del gruppo e la
revoca della rappresentanza nelle commissioni, proclamato da voci non
ufficiali». di Fabiana Pacella |
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