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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia  e da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 18 novembre 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 18/11/07

Presi dai carabinieri un ventunenne e due quindicenni

Estorsione "con sconto": arresto e denunce

VEGLIE - Estorsore sì ma al ribasso, in grado anche di accontentarsi di una cifra più bassa rispetto a quella chiesta di primo acchito alla vittima presa di mira. Può darsi che il malvivente in questione, S.L., 21enne di Veglie, operaio sulla carta ma già con precedenti alle spalle, fosse in bolletta e abbia quindi preferito giocare al ribasso piuttosto che rimanere a mani vuote. Tant'è, nelle mani o meglio ai polsi s'è ritrovate un bel paio di manette.

E' accaduto venerdì sera intorno alle 22 proprio a Veglie, o meglio, a quell'ora i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto il 21enne in flagranza di reato ma le operazioni dell'estorsore erano in realtà iniziate già in mattinata. Con una serie di telefonate alla vittima designata, una donna vedova di 53 anni del posto titolare di una rivendita di tabacchi nella centralissima via Mazzini. Un fuoco di fila di telefonate, dal mattino fino a sera, tutte dello stesso contenuto. Cedere alle richieste di denaro dell'interlocutore che ha contattato la poveretta al numero fisso dell'esercizio, che è anche il numero di casa della donna, in caso contrario per la commerciante e per il figlio adolescente sarebbero stati guai. La donna non s'è persa d'animo e ha deciso di chiedere l'aiuto dei carabinieri. Qui è scattato un piano preciso volto a far cadere in trappola l'estorsore. Le richieste di quest'ultimo, forse inoltrate dal telefono pubblico di un bar, sono passate da 1500 a 700 euro e lo stesso ha fornito indicazioni precise alla 53enne circa la consegna delle banconote. Così la donna alle 18 ha finto di mettere il denaro, come richiesto, in un sacchetto di plastica nero e lo ha riposto nei pressi di una cassetta dell'Enel alla periferia del paese. E' passata oltre un'ora prima che qualcuno andasse a ritirare la somma ma i carabinieri erano appostati da tempo e finalmente sono giunti a bordo di una Bmw due ragazzi, risultati poi uno studente ed un operaio del posto, entrambi di 15 anni, accompagnati da S. L.. Lì i militari sono entrati in azione bloccando i tre e portandoli in caserma. L'intenzione di S.L. era evidentemente quella di farla franca utilizzando i minorenni; tentativo però fallito. Per il 21enne si sono aperte le porte del carcere, i 15enni invece sono stati denunciati alla Procura dei Minori.

F.P.


da La Gazzetta del Mezzogiorno  del 18/11/07

Nel mirino dei malviventi una tabaccheria

Veglie, acciuffati in tre con i soldi dell’estorsione

VEGLIE - L’estorsione alla tabaccaia non riesce. E per il presunto autore della richiesta del pizzo scattano le manette.

S.L., 21 anni, di Veglie, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato l’altra sera dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Campi e della stazione di Veglie. Due minori, uno studente ed un operaio entrambi di 15 anni di Veglie, sono stati denunciati a piede libero.

La prima richiesta di denaro è giunta venerdì mattina: 1.500 euro per non avere guai e per evitare conseguenze anche nei confronti del figlio adolescente. Dopo le minacce, giunte sull’utenza telefonica fissa, la tabaccaia, titolare di una rivendita situata nel centro di Veglie, si è rivolta ai carabinieri. Ed è scattata la trappola. Nel pomeriggio, poi, sono giunte le altre chiamate (anche queste effettuate da un bar).

Nel corso delle conversazioni la donna ha invitato il malvivente a lasciarla e gli ha riferito di non disporre di quella somma. Alla fine la richiesta è scesa a 700 euro in contanti e sono state fornite anche luogo e modalità di consegna: in una busta di plastica nera, di quelle utilizzata per i rifiuti, da lasciare vicino ad una cassetta dell’Enel che si trova all’uscita di Veglie, in una zona poca trafficata.

La consegna è avvenuta intorno alle 18, sotto un acquazzone. I carabinieri si sono appostati nella zona in attesa che qualcuno andasse a ritirare i soldi. Dopo circa un’ora e mezzo è giunta una Bmw, dalla quale sono scesi i due ragazzi che hanno prelevato la busta. A quel punto sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato i minori e li hanno accompagnati in caserma. Di lì a poco è stato braccato anche l’uomo che li aveva accompagnati. Gli interrogatori hanno permesso di ricostruire i fatti: S.L. si sarebbe servito dei due minori per ritirare il denaro. Secondo il suo piano, la presenza dei quindicenni avrebbe dato meno nell’occhio ed avrebbe reso meno complicata la sua posizione. Il progetto, però, è naufragato davanti alle prove raccolte dai carabinieri. E così il magistrato di turno, il sostituto procuratore Marco d’Agostino, ne ha disposto l’arresto e la custodia in carcere. Il denaro è stato sequestrato alla proprietaria.

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