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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 5 ottobre 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 5/10/07

Incidente ieri sera a pochi chilometri da Carmiano. La vittime è un imbianchino di Veglie

Si schianta e muore a 25 anni

L'auto è uscita di strada abbattendo un muro e ribaltandosi

 

VEGLIE - Un giovane di Veglie, Danilo Tarantino, di 25 anni, è morto in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale che collega Veglie e Carmiano.

Il giovane, che lavorava come imbianchino, era alla guida di una Fiat Punto quando, ad una curva, per cause da chiarire, ha perso il controllo della vettura che è finita fuori strada. L'auto ha abbattuto il muretto di recinzione di un marmifìcio ed ha terminato la corsa contro un albero. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, e personale del 118. Il giovane respirava ancora, ma i tentativi di salvarlo sono risultati vani.

 

Una scena terribile. Di quelle che di frequente si vedono sulle strade, ma che non ci si fa l'abitudine. Danilo Tarantino il 25enne imbianchino di Veglie è morto quasi subito dopo il tremendo impatto con il muro di recinzione di una marmeria a ridosso della provinciale che collega Carmiano a Veglie.

La notizia della disgrazia è rimbalzata subito fra i familiari e gli amici di Danilo. Strazianti le urla di dolore e il pianto dei fratelli e del padre di fronte all'improvviso dramma, quando hanno capito che Danilo era deceduto.

La salma del giovane imbianchino è stata trasportata all'obitorio dell'Ospedale di Copertino dopo l'autorizzazione del magistrato di turno Antonio De Donno.

Forse questa volta alla velocità e all'imprudenza , fra le cause principali dell'incidente mortale ci sarebbe da aggiungere un guasto meccanico, che, dai primi accertamenti effettuati dai vigili del fuoco di Veglie e dai carabinieri delle stazione di Carmiano, avrebbe compromesso il sistema frenante della Punto bianca.

Danilo Tarantino è stato trovato dai soccorritori intono alle 19.30 che respirava ancora con il corpo in parte fuori dalla sua Fiat Punto diesel capottata davanti a un ammasso di tufi schizzati nella campagna circostante dopo il violento impatto.

I medici del 118 giunti sul posto poco dopo - è stata la postazione 118 "Vivibene" di Salice a intervenire per prima -, hanno provato il massaggio cardiaco sul giovane nel tentativo di strapparlo alla morte. Danilo non presentava grosse ferite sul corpo e per terra c'era poco sangue. Il decesso sembra sopraggiunto per un violento colpo alla nuca causato dall'impatto contro il muro. Il traffico sulla provinciale è rimasto bloccato per circa mezz'ora da carabinieri e vigili per i rilievi. Sembra che il giovane imbiachino, dopo una giornata di lavoro con il padre e i due fratelli più grandi, fosse diretto a Magliano per la frequenza di un corso di computer.

Quel tratto di strada pieno di curve insidiose lo conosceva bene. Soprattutto le ultime due quasi a "gomito", quelle che precedono l'ingresso di Carmiano per chi viene da Veglie. L'impatto della Punto contro il muro è avvenuto proprio in contrada "specchia", dopo aver superato la curva più pericolosa.

L'auto è uscita di strada e ha iniziato a scarrocciare nella campagna negli ultimi 15 metri di corsa prima di capovolgersi. Da una prima vantazione dell'incidente, il fatto che non ci fosse nessuna traccia di frenata sull'asfalto e tutto quell'olio del motore sul muro ha fatto pensare ad un incidente causato dalla forte velocità o da una distrazione di Danilo in curva.

Ma man mano che si procedeva ad ispezionare il terreno, sono arrivati i primi dubbi sulle cause. Si è notata la presenza di chiazze di olio della Punto sull'erba che fiancheggiava l'asfalto almeno dieci metri prima dell'impatto.

Lo sfortunato Danilo Tarantino forse è morto per un insieme di cause. Sull'auto è stata riscontrata anche la rottura del braccio oscillante sulla ruota anteriore destra

Ipotesi da verificare, che potrebbe aver impedito a Danilo il controllo della Punto subito dopo l'uscita della curva. Saranno i periti a chiarire se l'auto è diventata ingovernabile per il guasto meccanico o per la velocità. Il suo telefono ha continuato a squillare sul sedile senza risposta.

di Lino Tafuro


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 5/10/07

Sangue sull’asfalto. Ieri sera un terribile incidente sulla via per Carmiano

Schianto mortale

Danilo Tarantino, di 25 anni, faceva l’imbianchino

 

VEGLIE - Aveva lavorato tutto il giorno e ieri sera stava raggiungendo la scuola di ballo a bordo della sua Fiat Punto, ma alle porte di Carmiano ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato mortalmente contro una colonna di cemento. Si tratta di Danilo Tarantino, 25 anni, di Veglie, di professione imbianchino. La tragedia è avvenuta poco dopo le 19 lungo l’infausta strada provinciale che collega Veglie a Carmiano. Più precisamente all’uscita di una pericolosissima curva a due chilometri da Carmiano, in prossimità del Centro di igiene mentale. Forse a causa della velocità, il giovane avrebbe perso il controllo dell’auto finendo contro il muro di recinzione di una marmeria. In seguito all’impatto, decisamente violento, l’auto è finita nello sterrato a livello del piano stradale, si è infilata come un proiettile tra un albero di fico e il muro di recinzione dell’opificio e si è ribaltata. Ha quindi abbattuto letteralmente una colonna di cemento e un tratto di muro alto due metri, nonché divelto parte della recinzione metallica. Sul posto, allertati da alcuni automobilisti di passaggio, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie e i sanitari della postazione del 118 di Veglie, seguiti dai colleghi di Lecce. Quindi i carabinieri della stazione di Carmiano ai quali spetterà di stabilire la dinamica dell’accaduto. I sanitari, dopo aver estratto il corpo del giovane dalle lamiere, hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo. Ma non c'è stato nulla da fare. Il suo cuore aveva cessato di battere in seguito ad un devastante trauma cranico. La salma è stata quindi ricomposta nella bara e condotta presso l’obitorio di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La notizia del tragico incidente si è rapidamente diffusa a Veglie dove il giovane viveva con i genitori. Straziante l’arrivo dei due fratelli e del padre sul luogo della disgrazia. Urla di rabbia, di incredulità e di disperazione si diffondevano nella campagna circostante. Accanto a loro i volti smarriti e bagnati di lacrime di qualche amico. A contenere la folla di curiosi e a deviare il traffico automobilistico è intervenuta la Polizia municipale di Carmiano.
 

di Giovanni Greco

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato e domenica 6 e 7 ottobre 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 6/10/07

Famiglia e amici disperati per la morte di Danilo

«Papà esco, non vengo a cena». Poi lo schianto che lo ha ucciso

 

VEGLIE - «No adesso non ce la faccio per 'il caffè. Ci vediamo stasera dai, andiamo a fare un giro». Così Danilo Tarantino giovedì mattina aveva detto all'amico Mimmo Saponaro, incontrato per strada a Veglie. Non sapeva Danilo che quella giornata per lui avrebbe avuto una fine terribile, che si sarebbe interrotta contro un muro di cinta sulla Veglie-Carmiano. A soli 25 anni. Non lo sapeva, ne lo poteva immaginare. Nessuno. E tutto lo sgomento è sintetizzato nello striscione appeso di fronte alla casa in cui Danilo viveva con papà Giuseppe e con la madre in via Machiavelli, a Veglie. «Non si può credere che tutto finisca in un attimo». Questo hanno scritto gli amici del ragazzo che subito dopo aver appreso della tragedia consumatasi intorno alle 19.00 di giovedì hanno letteralmente presidiato quella casa. Silenziosi, in lacrime, tantissimi fermi lì a vegliare il sonno del 25enne la cui salma è stata restituita alla famiglia ieri mattina. Lì a lanciare un messaggio, a far capire a quella madre distrutta che suo figlio era uno di loro, un bravo ragazzo membro di quell'allegra e sana tribù. «Avrebbe sistemato a breve la sua nuova casa con delle modifiche a quella dei genitori - racconta Mimmo Saponaro, l'amico di Danilo - giovedì sera in lacrime suo padre mi diceva che avevamo tardato a preparare il progetto, dandosi quasi delle colpe assurde, insensate... è stato atroce».

Danilo aveva due fratelli maggiori, Davide di 30 anni e Tonio di 28, entrambi sposati, abitavano tutti lì vicino e tutti portavano avanti da sempre l'azienda di famiglia, intestata proprio al 25enne, specializzata in pitturazioni e lavori edili. Lavorava, Danilo, lo aveva sempre fatto. Da un po' frequentava un corso di informatica, unica libertà qualche serata con gli amici, unico vezzo quei capelli portati sempre lunghi e tagliati solo qualche mese fa. «Lo ricordo bene - continua Mimmo - mi aveva detto sorridendo, qualche ora prima, che non aveva tempo per un caffè e poi aveva anticipato al padre che non sarebbe tornato a cena perché sarebbe stato con me... non posso credere che sia finita così...».

Cosa sia accaduto su quella strada ancora è presto per dirlo. Danilo si è schiantato da solo con la sua Punto. Qualcuno presume un guasto tecnico alla macchina, il semiasse posteriore infatti pare fosse spaccato in due e c'erano tracce di olio per terra molto prima del luogo dell'impatto. I funerali di Danilo Tarantino saranno celebrati oggi alle 15.00 presso la parrocchia dei Santi Giovanni e Irene, a Veglie, da don Amelio De Filippis.

di Fabiana Pacella


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 6/10/07

Oggi i funerali di Danilo
 

VEGLIE - Si terranno questo pomeriggio (sabato 6 ottobre 2007)  alle 15, nella chiesa madre di S. Irene, i funerali di Danilo Tarantino, il ragazzo di 25 anni, di Veglie, morto l’altra sera in un terribile incidente stradale lungo la provinciale Carmiano-Veglie.

In un pomeriggio di calura estiva attorno all’abitazione della vittima in via Masaniello, si sono radunati i numerosissimi amici di Danilo, tra le lacrime e lo strazio dei parenti. «Non ci sembra vero, sembra l’inizio di un incubo dal quale ci si potrà risvegliare», dice uno dei suoi amici. Uno striscione appeso dai ragazzi di fronte alla casa della vittima recita: «Accade in un solo momento ciò che non vorremmo mai».

Danilo stava percorrendo la provinciale per recarsi alla scuola di ballo, una delle sue grandi passioni.


dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 7/10/07

Tanta gente ai funerali

Lacrime, fiori e tanti colori per l'estremo addio a Danilo

 

VEGLIE - Fiori, colombe, striscioni, colori. Soprattutto colori, questo il filo conduttore dell'ultimo saluto, il più difficile, a Danilo Tarantino, il 25enne di Veglie che giovedì sera ha perso la vita in un terribile schianto all'ingresso di Carmiano.

Difficile dire in quanti fossero ieri ai suoi funerali, parenti, amici, semplici cittadini che hanno voluto accompagnarlo nel tragitto dalla casa di via Machiavelli alla parrocchia dei Santi Giovanni e Irene. Giovani, soprattutto, quelli che hanno invaso le strade, riempito la chiesa fino a farla sembrare piccolissima riversandosi così nello spiazzo antistante.

Alle 15 il feretro del ragazzo ha varcato la soglia di casa, lì di fronte quattro grandi striscioni, altri per le vie del paese, alcuni davanti alla parrocchia. Ma soprattutto due colombe bianche in volo e tanti tanti palloncini rossi, gialli e verdi, come i colori della Giamaica, paese di cui Danilo amava usi e costumi, mode come quella di portare lunghi i capelli. E lui la sua chioma l'aveva portata sulle spalle fino a qualche mese fa.

Nell'omelia di don Amelio De Filippis la richiesta di una forza ulteriore, spirituale, per andare avanti. Ed una preghiera proprio a Danilo, a quel ragazzo che aveva arricchito di gioia e semplicità ogni giorno dei suoi 25 anni, mettendoci per così dire "colore".

«Danilo continua a dare colore a noi, da lassù, a noi che affrontiamo questa vita», le parole del sacerdote. Tutt'intomo il silenzio, le lacrime, gli sguardi bassi. Il dolore e le domande sciolte nell'odore acre dell'incenso.

di Fabiana Pacella

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