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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 22 luglio 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 22/07/07

Un guasto al costringe ad un atterraggio di fortuna il pilota di un ultraleggero

Ultraleggero precipita in spiaggia tra decine di bagnanti: tutti salvi

 

TORRE LAPILLO - Strage sfiorata nella serata di ieri a Torre Lapillo, frazione a nord di Porto Cesareo lungo il litorale jonico salentino.

Un piccolo velivolo a motore è infatti andato in avaria, precipitando letteralmente a pochi passi dai bagnanti. E' accaduto qualche minuto prima delle 19, sul lembo estremo della marina nei pressi della locale Torre Saracena. A tentare l'ammaraggio un "Tucano" biposto da diporto a motore, pilotato da O.S., sottufficiale della Guardia di Finanza di Veglie.

In pochi istanti è stato il parapiglia. Il piccolo mezzo, alto nel cielo, all'improvviso e,a quanto sembra, per un calo di pressione del motore, si è abbassato, sfiorando dapprima con l'ala la torre e avvicinandosi pian piano alla scogliera alle spalle, dove poi è precipitato. Poco distante, un'insenatura adibita a molo ed un lembo di spiaggia libera al momento affollata dai bagnanti che avevano raggiunto il mare incoraggiati delle elevate temperature degli ultimi giorni. Natanti ce n'erano anche in acqua e solo un caso fortuito ha voluto che il "Tucano" non colpisse nessuno. Un istante col fiato sospeso, tutti a naso in su. Qualcuno è uscito in tutta fretta dal mare, altri hanno abbandonato la spiaggia e poi quello spettacolo. Con l'ultraleggero caduto in un posto della scogliera dove c'era poca gente, forse lì diretto dal pilota che evidentemente aveva capito la gravità della situazione e la minaccia che poteva rappresentare l'ultraleggero.

Il velivolo si è schiantato sugli scogli, fortunatamente O. S. è rimasto illeso. A soccorrerlo per primi proprio alcuni villeggianti che hanno anche tentato di disincagliare il velivolo portandolo sulla sabbia. Poco dopo presso la torre sono giunti i Carabinieri della stazione di Porto Cesareo e gli uomini della Capitaneria di Porto, al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente ed individuarne eventuali cause e responsabilità.

Certo il pilota non avrebbe potuto prevedere un guasto improvviso. Visibilmente provato l'uomo è stato visitato e soccorso dai sanitari del locale presidio medico estivo, volontari della Croce Rossa di Leverano. Il "Tucano", invece, è stato recuperato ed è ora a disposizione delle autorità competenti. Per O. S.,  come per tutti i bagnanti che ieri a quell'ora si trovavano a Torre Lapillo, solo tanto spavento e il brivido di essere stati per qualche minuto protagonisti e spettatori di un evento decisamente fuori dall'ordinario.

di Fabiana Pacella


da La Gazzetta del Mezzogiorno del22/07/07

 

Riuscita la manovra di emergenza

Un aereo precipita in mare illeso il pilota (di Veglie) tanta paura sulla spiaggia
 

TORRE LAPILLO - Un calo di pressione atmosferica fa precipitare l’aereo in mare dopo una spettacolare manovra d’emergenza che tiene col fiato sospeso tutti i bagnanti che a quell’ora erano in spiaggia. E così il pilota, con una buona dose di fortuna, finisce a duecento metri dalla costa di Torre Lapillo, dopo aver urtato la roccia sotto gli occhi atterriti ed increduli dei bagnanti. Le conseguenze? Ultraleggero affondato ma neppure un graffio al pilota, tanto da fargli decidere di non recarsi in ospedale per un controllo.

Vittima dell’incidente aereo è stato l’ispettore della Guardia di Finanza O. S., 48 anni, di Veglie. L’ammaraggio si è verificato attorno alle 19, quando in spiaggia, visto il gran caldo di questi giorni, c’erano ancora parecchie persone. L’ispettore, a bordo del suo Tucano, si è subito reso conto che il mezzo stava perdendo inesorabilmente quota e così, mettendo in atto una manovra d’emergenza, ha cercato subito di allontanarsi dalla costa e di portare il velivolo in mare aperto. Nonostante la manovra, però, l’aereo è finito vicino gli scogli e, subito dopo averli toccati, ha proseguito il suo volo verso il mare.

Grande lo spavento fra i bagnanti, che hanno immediatamente allertato la Capitaneria di Porto. I soccorsi sono scattati subito. Ma prima che la motovedetta inviata raggiungesse il punto, già alcune imbarcazioni avevano provveduto a tirar fuori dall’acqua l’ispettore, che se l’è cavata solo con un grosso spavento. Issato a bordo su uno dei natanti che si erano portati in zona, O. S. è stato condotto sulla spiaggia dove nel frattempo erano giunti a loro volta anche i carabinieri del posto.

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