La Pro Loco di Boncore lancia
l'allarme e avvia una petizione con un'assemblea dei soci
BONCORE - «No alle scorie nucleari nelle cave dell'Arneo». La Pro Loco di Boncore chiama l'adunata della popolazione dell'Arneo e prepara una petizione contro la realizzazione della "discarica di scorie nucleari provenienti da 13 centrali" di cui da qualche settimana si parla. Per domenica alle 9.30, il presidente della Pro Loco, Antonio Parente, ha convocato presso la sede del sodalizio, l'Assemblea straordinaria dei Soci per discutere proprio della petizione. «L'Assemblea è aperta anche ai non soci - dice Parente - poiché si affronteranno argomenti che riguardano tutti gli abitanti dell'Arneo. In particolare si discuterà della temuta concreta possibilità che le cave di contrada "Fattizze" possano diventare sito per discarica di scorie nucleari». La Pro Loco di Boncore, nel 2000, fu la prima a promuovere l'istituzione di un "Parco Naturale dell'Arneo" con l'obiettivo, tra l'altro, di salvaguardare proprio le cave ricadenti nel territorio, oggi habitat unico per numerose specie di animali. «L'idea riscosse notevoli sostegni - continua Parente - finanche quello dell'Amministrazione Comunale di Nardò che riunì i sindaci del circondario, alcuni professori universitari ed altre associazioni ambientaliste, per avviare le basi e approfondire l'argomento. Il nostro progetto scaturiva dal fatto che già si parlava di voler istituire una discarica insalubre all'interno delle suddette cave». La Pro Loco inviò anche una lettera ai sindaci di Nardò, Copertino, Veglie, Leverano, Porto Cesareo, Salice e San Pancrazio, allo scopo di sensibilizzarli e prendere opportune iniziative per scongiurare l'eventualità. «Oggi - prosegue il presidente - la notizia sembra incredibile e nello stesso tempo vessatoria nei confronti di chi, come noi, propone la tutela del territorio e, ironia della sorte, (decisa da altri), ottiene esattamente il contrario. Per questo motivo, è stata convocata l'assemblea, aperta a tutti e, nel corso della stessa, saranno raccolte le firme di coloro che sono interessati alla difesa del nostro ambiente. Le firme raccolte saranno trasmesse al più presto, al Ministro per l'Ambiente, al prefetto, al sindaco del Comune di Nardò ed ai sindaci dei paesi confinanti. Subito dopo saranno prese tutte le iniziative lecite finalizzate alla difesa del nostro territorio e soprattutto della nostra salute, così come prevede la Costituzione della nostra Repubblica». All'assemblea è stato invitato a partecipare e ad apporre per primo la propria firma sulla petizione, il sindaco di Nardò Antonio Vaglio. Giuseppe Tarantino Altri articoli sull'argomento: |
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