Da La Gazzetta del
Mezzogiorno e dal Nuovo Quotidiano di Puglia di venerdì 10 ottobre 2008 |
da La
Gazzetta del Mezzogiorno 10/10/08
Un'imprenditricie di veglie
denunciata dalle fiamme gialle di Porto Cesareo
Sigilli
all'albergo sorto a 30 metri dal mare
L’albergo affonda le sue
fondamenta nella sabbia, a dispetto di ogni logica ambientalista
TORRE
LAPILLO - La licenza non gli era stata ancora concessa, ma chi l’aveva
richiesta, aveva comunque cominciato a costruire, ed a soli trenta metri
dal mare, un albergo di due piani.
Si tratta di una giovane
imprenditrice di Veglie, che per questo è stata denunciata a piede
libero dai militari della Brigata della guardia di finanza di Porto
Cesareo.
L'albergo, ubicato nella marina
cesarina di Torre Lapillo, era stato già realizzato a livello di primo
piano. E l’arrivo dei finanzieri ha evitato che venisse innalzato anche
il secondo.
La costruzione, che insiste al
centro di un terreno di circa 800 metri quadri, anch’esso di proprietà
dell’imprenditrice vegliese, è ovviamente finita sotto sequestro.
Ma le indagini continuano, per
risalire e quindi identificare, l'impresa che, pur in assenza
dell'autorizzazione, si era prestata ad effettuare i lavori di
costruzione.
Vale aggiungere, che in quella
zona di Torre Lapillo, il piano regolatore del comune Porto Cesareo,
prevede la realizzazione di strutture, anche con superfici coperte,
destinate alla sola edilizia turistica.
Ma anche così, riesce difficile
capire come lo strumento urbanistico possa prevedere un albergo o
qualsiasi altro manufatto, a soli trenta metri dal mare. Non fosse altro
perché esiste una legge, che prevede che nulla di stabile, possa sorgere
a meno di trecento metri dall’acqua.
Ma tant’è. Per tornare all’albergo
bloccato dagli uomini delle Fiamme Gialle, c’è da dire, che il progetto
che lo riguarda è stato regolarmente consegnato in Municipio, e che la
proprietaria ha anche pagato le tasse relative.
Sino a ieri mattina, però,
l’autorizzazione a costruire non era stata ancora rilasciata, forse
proprio per via della troppa vicinanza al mare.
dal
Nuovo Quotidiano di Puglia 10/10/08
La Guardia di Finanza ha bloccato un
cantiere sul litorale di Torre Lapillo
Sequestrato
l'albergo in costruzione in riva al mare
TORRE LAPILLO- Stava costruendo
una struttura bellissima, con una vista mozzafiato sulla costa jonica
salentina. Un albergo dotato di tutti i comfort a due passi dal mare,
sul litorale di Torre Lapillo. La costruzione, però, finita nel mirino
della Guardia di finanza di Porto Cesareo: secondo i controlli dei
finanzieri, infatti, i lavori erano iniziati senza che vi fossero tutti
i documenti necessari.
Gli uomini delle Fiamme gialle
erano stati allertati da una telefonata al "117", della presenza di una
costruzione che si presumeva fosse abusiva, proprio a ridosso della
costa.
Sul posto, i finanzieri hanno
effettivamente trovato il cantiere, ma dei responsabili nemmeno l'ombra.
Solo in seguito sono riusciti a rintracciare il titolare dell'area: si
tratta di un 35enne di Veglie, ora denunciato per abusivismo edilizio.
Le indagini della brigata della Guardia di finanza proseguono per
identificare altri eventuali responsabili che possano aver preso parte
ai lavori consapevoli che fossero fuori legge.
L'area sulla quale sarebbe dovuto
sorgere il complesso alberghiero, a nemmeno duecento metri dalla torre,
è vasta complessivamente circa 800 metri quadrati, 300 dei quali
occupati dalla costruzione. L'uomo aveva dato il via ai lavori senza
aspettare la firma sulla concessione edilizia che gli avrebbe consentito
di avviare la costruzione nel pieno rispetto della legge.
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