Rumene «sotto chiave» prima dell'affidamento del lavoro «Sequestro» di badanti? In quattro sotto processo
VEGLIE - In quattro dovranno difendersi dall'accusa di sequestro di persona. Avrebbero rinchiuso in un'abitazione di mare un gruppo di badanti appena giunte nel Salento, prima di essere accompagnate in casa delle anziane che avrebbero dovuto assistere. Il rinvio a giudizio è stato disposto ieri mattina dal gup Vincenzo Brancato che ha accolto la richiesta presentata dal sostituto procuratore Giovanni De Palma. Il prossimo primo ottobre davanti al giudice monocratico di Campi compariranno A.F., 39 anni, di Veglie, e tre donne rumene, tutte residenti a Veglie: A. K. W., di 62 anni; P. D. S., di 51, e M. G. W. di 52. I fatti - così come sono stati ricostruiti dalla Procura e che dovranno trovare riscontro nel corso del dibattimento - sono avvenuti nel gennaio del 2007. Secondo l'accusa i quattro avrebbero gestito il «collocamento» di alcune badanti arrivate a bordo di un pullman. Appena giunte a Lecce le donne sarebbero state accompagnate in una località di mare e chiuse a chiave all'interno di un'abitazione. Sarebbero rimaste sequestrate in quella casa per alcune ore, almeno fino a quando, poi, non sarebbero state trasferite nelle abitazioni delle anziane che avrebbero dovuto accudire.
I quattro imputati sono difesi
dagli avvocati Antonio Simone, Anna Maria Caracciolo, Franco Martino e
Fabio Valentini. |