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Giornata "no" per un rapinatore: bottino magro e arresto Due rapine per un bottino da fame. E poi arriva l'arresto
VEGLIE - Un negozio non aveva nemmeno un centesimo in cassa. L'altro soltanto 45 euro. E per farseli dare il 28enne di Novoli G.M. non avrebbe avuto remore di puntare un coltello alla gola alla commessa. L'arma è stata ritrovata in serata dai carabinieri della stazione di Veglie nella casa di G.M. che si trova a Novoli. E per questo, e per altro, G.M. è stato arrestato e condotto in carcere con l'accusa di rapina e di tentata rapina aggravata. Secondo i carabinieri è lui il malvivente che fra le sei e dieci e le sei e mezzo dell'altro ieri pomeriggio si è aggirato per Veglie in sella ad uno scooter per individuare qualche punto vendita da rapinare. Si è fermato prima in via Veneto ed è entrato nel negozio di abbigliamento "Krv", ma pur avendo mostrato il coltello ed aver proferito parole minacciose per far vuotare la cassa, si è dovuto convincere ben presto di aver fatto la scelta sbagliata: in quel momento non c'era un centesimo. Ma G.M. non si sarebbe dato per vinto ed appena 20 minuti dopo ha rapinato il negozio di calzature "Kiklos" di via Don Bosco. E' qui che la commessa si è trovata con il coltello puntato alla gola, ma la minaccia non è stata proporzionata al risultato: il bottino è risultato di soli 45 euro. Così come aveva fatto in via Veneto, il rapinatore è saltato in scooter ed è fuggito. Ma le sue fattezze non sono risultate anonime quando alcuni passanti le hanno descritte ai carabinieri della stazione di Veglie intervenuti subito dopo le chiamate al 112 della centrale operativa. E per questo dopo aver svolto qualche accertamento, gli investigatori sono partiti alla volta di Novoli. Cioè, per andare a casa di G.M.
Sentito il parere del pubblico
ministero di turno, Alberto Santacatterina, G.M. è stato arrestato e
condotto a Lecce nel carcere di Borgo San Nicola dove sarà interrogato
nelle prossime ore dal giudice delle indagini preliminari. |
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