Nottata di paura nel centro del Nord Salento per i violenti nubifragi Veglie «sotto assedio» Disabile in carrozzina in salvo con un trattore
VEGLIE - Argini e pozzi assorbenti, per contenere la massa d'acqua che dopo la prima invasione continua a minacciare la città. Non si è ancora placata l'emergenza a Veglie. Le poche ore di tregua concesse dalla pioggia sono servite a ben poco. E il nuovo acquazzone che si è riversato sul paese a partire dalle 19 di ieri sera ha contribuito a rendere ancora più critica la situazione. Tutto ha avuto inizio nella tarda serata di martedì, intorno alle 22.30, quando da nord l'acqua ha incominciato a invadere le strade con una violenza inaudita. Proveniente da Carmiano, Salice e Leverano, è riuscita a sfondare portoni e garage. Ha fatto crollare muri e sommerso cantine. E solo per miracolo non ha provocato feriti. Il caso più drammatico in via Isonzo. Fabio Galati, presidente dell'associazione «Insieme con l'handicap», è stato tratto in salvo grazie all'ausilio di un trattore. Ieri notte, insieme alla famiglia, ha visto l'acqua entrare in casa. Nella notte il crollo di un muro interno e la telefonata ai vigili del fuoco. Ma neppure loro hanno potuto far nulla. L'acqua continuava a penetrare e non è rimasto altro da fare che trasferirsi al piano superiore, fino a quando in mattinata non è stato messo a disposizione un trattore. Almeno 70 i centimetri d'acqua in strada. Il trattore si è fatto largo nella via ormai trasformata in fiume e si è accostato all'abitazione. Delle assi hanno fatto da passerella alla sedia a rotelle, poi l'uomo ha potuto lasciare l'abitazione. «E' stata una brutta esperienza», racconta Galati, «ma ne siamo usciti. Quello che però devo lamentare è la mancanza di mezzi adeguati a situazioni del genere». Per tutta sera e fin dalle prime ore del mattino sindaco, assessori e consiglieri si sono messi al fianco dell'ufficio del Comune e dei Vigili urbani. Dalla prefettura è stato dato il via libera per la realizzazione di pozzi di contenimento, scavati già nella notte. Finora ne sono stati realizzati nove: a nord, in via Salice, dove la strada è stata inibita al traffico in un senso; a est nella zona della chiesa di Sant'Antonio, e a sud in via lsonzo, in zona Saracino. «Siamo tutti impegnati in strada», dice l'assessore al Lavori pubblici, Valerio Armonico, «l'emergenza non è scongiurata, siamo a rischio di inondazione, e se gli argini lungo la circonvallazione non tengono chissà cosa potrà accadere». «Ognuno di noi sta facendo la sua parte», dice il presidente del Consiglio Fabio Stefanizzi , «ma la situazione è critica. Malgrado le opere realizzate dopo il nubifragio dello scorso anno ci ritroviamo nella stessa situazione».
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