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Riunione a Salice Salentino per sostenere il comune nel ricorso al Tar Sindaci e ambientalisti uniti nella battaglia contro il sansificio
VEGLIE - Si riapre la questione sansificio per un nuovo muro contro muro tra il consorzio "Salento Agricolo", attuale gestore dell'impianto, e il Comune. Il «caso» sarà infatti ancora una volta consegnato al Tribunale amministrativo regionale. Questa volta l'istanza impugnata dal Consorzio riguarda la domanda di sanatoria, non accolta dal Comune, di alcuni impianti abusivi, già realizzati all'interno dello stabilimento. Il Consorzio ha chiesto di sanare le stesse parti abusive dello stabilimento (una canna fumaria alta 40 metri, parte degli uffici, e macchine trasportatrici) che il Consiglio di Stato, con sentenza del febbraio 2010, aveva già ordinato di demolire alla Oil Salento, vecchio gestore dell'impianto. Quando il Comune ha notificato l'ordinanza di demolizione, la Oil Salento ha indirizzato la stessa notifica al Consorzio Agrario. E quest'ultimo, ad Agosto scorso, ha domandato al Comune la sanatoria delle opere, interrompendo di fatto l'iter per la demolizione predisposta dal Comune. Il quale, su disposizione del dirigente dell'Ufficio Urbanistica, ha rigettato l'istanza in quanto il consorzio, essendo affittuario dell'impianto, non è soggetto legittimato a domandare la sanatoria, secondo l'articolo 36 del decreto presidenziale della Repubblica numero 380/01, perché non è proprietario dell'immobile né tanto meno gode di un diritto reale sullo stesso. Decisione condivisa anche dai sindaci dei Comuni limitrofi Salice Salentino, Guagnano, San Donaci e dalle associazioni presenti sul territorio, capitanate dal Comitato Ambiente Sano. Sulla questione hanno discusso gli stessi sindaci in una riunione ad hoc tenutasi ieri nella stanza del sindaco Donato De Mitri, a Salice Salentino. «Sosterremo davanti ai giudici la decisione del Comune di Veglie - dice il sindaco De Mitri». «Continueremo la battaglia contro l'impianto industriale nel Parco del Negroamaro - dichiara Serena Saponaro, coordinatrice del Comitato Ambiente sano - a favore di tutte le numerosissime aziende e delle moltissime attività agricole che saranno danneggiate dall'attivazione dell'opificio. Inoltre ricordo che lo stesso impianto non solo è già stato giudicato non idoneo dal un punto di vista urbanistico ma è già stato bocciato dall'Arpa per una questione ambientale». Katia Manca > Cronologia Articoli Sansificio <
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