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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Sabato 28 Gennaio 2012

La madre gli aveva affidato la figlia di  9 anni per andare a fare la spesa. L'uomo ammette tutto e patteggia

Abusi sulla bimba: due anni al negoziante

 

VEGLIE- Un patteggiamento per chiudere il conto con la giustizia. Il commerciante di Veglie, accusato di aver molestato una bambina all’interno del suo negozio di abbigliamento, è stato condannato a due anni (pena sospesa). Il patteggiamento c’è stato ieri mattina davanti al gip Nicola Lariccia che ha ritenuto congrua la pena concordata dal difensore, l’avvocato Luigi Covella, e il magistrato titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Carmen Ruggiero. Il giudice ha riconosciuto l’attenuante che è prevista per i casi ritenuti di lieve entità.

L’episodio è avvenuto l’estate scorsa, nel mese di agosto. A subire le attenzioni del commerciante 58enne sarebbe stata una bambina di 9 anni, figlia di una cliente affezionata. Nel locale c’era anche un’altra bimba, di un anno più grande. Finché nel negozio è rimasta anche la donna non sarebbe successo nulla. Ma non appena la cliente si è allontanata per fare la spesa, il commerciante avrebbe cominciato a molestare la bambina. Sarebbe riuscito a condurre la piccola in una parte del negozio più appartata. E, poi, si sarebbe denudato strofinandosi sulla bambina che, a quel punto, avrebbe tentato di richiamare l’attenzione dell’amichetta senza però riuscirci.
Quando dopo circa dieci minuti è tornata la mamma, la bambina le sarebbe corsa incontro e, in lacrime, le avrebbe raccontato quanto era accaduto in sua assenza.

La denuncia, presentata dalla donna, ha messo in moto l’inchiesta penale. Il magistrato aveva chiesto al gip di raccogliere il raccolto della bambina nelle forme dell’incidente probatorio. E, ieri mattina, era prevista la nomina di un consulente che avrebbe dovuto accertare la capacità di testimoniare della bambina. In un secondo momento, poi, verificate le capacità della piccola, si sarebbe passati al suo ascolto. Ma non è stato necessario alcun accertamento. Perché l’indagato ha scelto di patteggiare e di chiudere la vicenda. Per un eventuale risarcimento, adesso, si dovrà avviare un giudizio civile.

 

Da  La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 28 Gennaio 2012 (di f. o.)

Finisce con una condanna il caso di violenza su una bambina rimasta sola nel negozio dell'uomo assieme all'amichetta

Abusi sulla figlia della cliente: 2 anni

Il commerciante patteggia la pena e chiude il conto con la giustizia

 

VEGLIE - Finisce condannato a due ì anni, senza nemmeno bisogno di ascoltare la piccola vittima, il proprietario del negozio di abbigliamento accusato di  violenza sessuale nei confronti di una bambina di dieci anni. L’uomo, di 58 anni, ha patteggiato la pena concordata tra il difensore Luigi Covella e il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, ritenuta congrua dal giudice per l’udienza preliminare Nicola Lariccia. Riconosciuta anche l’attenuante prevista per i casi di lieve gravità.

La vicenda risale ad agosto. Quel giorno la piccola, in compagnia della madre e di un’amichetta, raggiunge il negozio del 58enne. La madre sceglie e prova diversi capi d’abbigliamento, poi resasi conto di quanto fosse tardi chiede al commerciante di lasciare le bambine li il tempo necessario a recarsi in salumeria. La donna si fida ciecamente dell’uomo, mai immaginando che si potesse trasformare nel molestatore di sua figlia. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l’uomo la conduce in un angolo semiappartato, per non farsi notare dall’amichetta. E con uno stratagemma si fa toccare le parti intime. L’abuso viene a galla non appena la madre rientra nel negozio.

Una volta fuori, la piccola racconta tutto quanto. Riferisce di aver dovuto subire quegli approcci per due volte. Lo ripete al padre e ai famigliari dell’amichetta. Le indagini scattano alcune ore dopo, quando la madre raggiunge gli uffici della locale caserma per sporgere denuncia.

Partono le indagini e gli atti arrivano in procura. Nella giornata di ieri, il commerciante ha chiuso i conti con la giustizia patteggiando e beneficiando della sospensione della pena. Era previsto un incidente probatorio, ma la richiesta di patteggiamento ha fatto superare quest’aspetto. La famiglia della minore era assistita dagli avvocati Luigi e Roberto Rella.

 

f. o.

 

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