Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 4
Gennaio 2012 (di
Rosario Faggiano) |
L’Amministrazione di
Sandro Aprile pronta alla redazione del “Piru” per riqualificare gli
stabili dismessi
Via al Piano di
rigenerazione urbana
Vecchi stabilimenti
vinicoli, ex cinema, palazzi e case fatiscenti potranno cambiare volto e
uso
LE PROPOSTE – Entro il 12 gennaio saranno vagliate le idee di aziende e
privati
VEGLIE -
Avviata la fase propedeutica per la redazione del Piano integrato di
rigenerazione urbana (Piru). L’Amministrazione guidata dal sindaco
Sandro Aprile ha deciso di promuovere la riqualificazione degli stabili
dismessi o in stato di abbandono e degrado. Entro il prossimo 12
gennaio, le imprese, le aziende e i privati proprietari di immobili non
più utilizzati, ubicati soprattutto nelle zone artigianali e nel centro
storico (ex stabilimenti vinicoli, ex cinema, palazzi e case
fatiscenti), possono “manifestare interesse” all’iniziativa presentando
proposte per la successiva redazione dello specifico strumento
urbanistico comunale. Quest’ultimo - denominato, appunto, Piru – una
volta adottato dal Consiglio, consentirà agli interessati di programmare
interventi di riconversione o recupero riguardanti i propri immobili.
“Il Piru – spiega il sindaco Aprile - è uno strumento urbanistico che
sottende una particolare visione del territorio e si costruisce con una
particolare metodologia di forte coinvolgimento dei cittadini.
Il consumo del territorio a danno dell’agricoltura e del paesaggio è
diventato insostenibile. Una nuova gestione urbanistica del territorio
punta prevalentemente al recupero del patrimonio edilizio esistente,
alla valorizzazione del paesaggio ambientale ed architettonico ed ha
come obiettivi ineludibili quelli di fermare la cementificazione.
Anziché espandersi – conclude – il paese ha bisogno di rigenerare queste
aree”.
Una volta vigente, il Piru consentirà, oltre che la riqualificazione
urbanistica, anche l’eventuale cambio di destinazione d’uso
dell’immobile, l’eliminazione delle barriere architettoniche e
interventi finalizzati al risparmio energetico. Sarà permesso, infine,
il recupero e il riuso edilizio per l’avviamento di attività
turistico-ricettive, sociali, culturali, commerciali e artigianali.
L’iter per l’approvazione del nuovo strumento urbanistico, dopo
l’acquisizione delle manifestazioni di interesse, prevede l’adozione di
un Documento programmatico da parte del Consiglio comunale al fine della
successiva redazione del Piru.
Rosario Faggiano
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