Inchiesta alle battute finali Rapina alle banche: chiuse le indagini si presunti autori
VEGLIE -
La Procura chiude le indagini nei confronti di S. P., 57 anni, già note
alle forze dell'ordine, e P. A.46,incensurato, entrambi di Veglie,
accusati di rapina aggravate e ricettazione. I due, che vennero
arrestati nell'ottobre scorso dai carabinieri della compagnia di
Casarano, rispondono anche del tentativo di rapina ai danni della
filiale della banca Monte dei Paschi di Siena di via Umberto I, a
Casarano. In quell'occasione, vennero ammanettati in flagranza di reato,
grazie ad un carabiniere libero dal servizio che riconobbe la targa
dell'auto a bordo della quale si trovavano i due, rubata qualche giorno
prima a Galatone. I due però, furono raggiunti in carcere da una nuova
ordinanza di custodia
Incastrati dai filmati. Nei guai due rapinatori
VEGLIE - Avviso di conclusione per i presunti autori della rapina alla Banca Apulia di Cavallino. Si tratta di S. P. e P. A., 57 e 46 anni, di Veglie entrambi. I due sono stati incastrati dalla comparazione delle foto: quelle ricavate dai fotogrammi delle telecamere della banca con quelle scattate dai carabinieri dopo l'arresto in flagranza (avvenuto il 18 ottobre scorso) davanti ad un istituto di credito di Casarano che stavano per assaltare. Per il colpo fallito i due hanno saldato il conto con la giustizia: P., in abbreviato, è stato condannato adue anni; A., icensurato, ha patteggiato un anno ed 10 mesi. Nei giori scorsi il sostituto procuratore Francesca Miglietta ha fatto notificare l'avviso di conclusione delleindagini preliminari per la rapina del 20 giugno 2001 nella filiale di Cavallino. Un colpo che fruttò 15mila euro. Con il volto travisato, armati di pistola priva del tappo rosso e di taglierino, i due fecero irruzione nella filiale. Minacciando l'addetta alla cassa, i malviventi si fecero consegnare il denaro. Poi, per proteggersi la ritirata,presero in ostaggio un impiegato che trascinarono fino all'uscita. I due rispondono di rapina aggravata, ma anche di ricettazione della Fiat Uno rossa rubata a Lecce in via Leuca il 28 maggio e poi ritrovata a Castromediano. `
S. P. e P. A. sono difesi dagli avvocati Francesco Calabro e Francesco
Tobia Caputo. |
Rapina in banca: condannati 57enne e 46enne
VEGLIE - Nuova condanna per la coppia di rapinatori di Veglie. Ieri mattina hanno patteggiato la pena per il colpo alla filiale di Cavallino della Banca Apulia. Si tratta di Sigismondo Patera e di Pietro Albano, 57 e 46 anni, entrambi di Veglie. Sono in carcere dal 18 ottobre scorso quando i carabinieri li arrestarono a Casarano davanti alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Casarano. Erano pronti ad entrare in azione quando i militari, messi in allarme da un collega libero dal servizio, bloccarono i due rapinatori dopo un breve inseguimento. Per il tentativo di rapina a Casarano hanno già pagato il conto con la giustizia: Patera, in abbreviato, è stato condannato a due anni; Albano, incensurato, ha patteggiato un anno ed 10 mesi. Ieri mattina, davanti al gup Ines Casciaro, hanno scelto di patteggiare. Ad Albano (difeso dall’avvocato Francesco Tobia Caputo) è stata applicata la pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione in continuazione e con assorbimento della precedente condanna. Patera (difeso dall’avvocato Francesco Calabro) ha patteggiato solo 3 anni e 4 mesi.
I due erano stati incastrati dalla comparazione delle foto: quelle
ricavate dai fotogrammi delle telecamere della Banca Apulia con quelle
scattate dai carabinieri dopo l’arresto in flagranza davanti ad un
istituto di credito di Casarano che stavano per assaltare. La rapina
dell’istituto di credito di Cavallino risale al 20 giugno 2001 e fruttò
15mila euro. Con il volto travisato, armati di pistola priva del tappo
rosso e di taglierino, i due fecero irruzione nella filiale. Minacciando
l’addetta alla cassa, si fecero consegnare il denaro. Poi, per
proteggersi la ritirata, presero in ostaggio un impiegato che
trascinarono fino alll’uscita.
Rapina in banca in 2 si dividono a sette anni
VEGLIE - Hanno chiuso i conti con la giustizia Pietro Albano, 46 anni, e Sigismondo Patera, 56 anni, entrambi di Veglie, ritenuti responsabili della rapina messa a segno nel giugno scorso ai danni della Banca Apuliae di Cavallino. Albano ha patteggiato una pena di tre anni e otto mesi, mentre Patera di tre anni e quattro mesi. I due vennero arrestati nel novembre scorso. La rapina venne messa a segno il 20 giugno: i due entrarono nell'istituto di credito armati di pistola giocattolo e taglierino, riuscendo ad assicurarsi un bottino di circa 15mila euro. Arraffato il denaro, i rapinatori fuggirono a bordo di una Fiat Uno di colore rosso risultata rubata a Lecce alcuni giorni prima. Oltre ai nastri delle telecamere di videosorveglianza, ulteriori conferme alla loro identificazione arrivarono dalla comparazione delle foto segnaletiche degli imputati. I due, infatti, furono in precedenza arrestati per una tentata rapina del 19 ottobre scorso ai danni della Monte dei Paschi di Siena di Casarano. Un episodio per il quale entrambi hanno già patteggiato la pena. Sono difesi dagli avvocati Francesco calabro e Francesco Tobia Caputo.
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