Trepuzzi, l'antica devozione nella mostra dei "Santini" Le Immagini della Fede
TREPUZZI
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"Li Santi di casa noscia" è il titolo della mostra di immagini
sacre che sarà visitabile fino a domenica 30 settembre (orario 9/12 -
17/19) presso il salone della Chiesa Matrice in corso Umberto I a
Trepuzzi. Si tratta dell’esposizione di numerose stampe, litografie,
oleografie e C’era, verso queste immagini, una devozione particolare: a volte il quadro del santo patrono, la cui scelta caratterizzava la storia della comunità, girava di casa in casa in tutto il paese. Non si può poi non ricordare la Madonna di Leuca, che richiamava l’immagine bruna di una donna delle campagne del Salento, diventata in quegli anni la "Madonna pellegrina". La proposta della rassegna, tesa alla conservazione di questi antichi documenti delle fede popolare del Salento, a cui ha partecipato anche l’Accademia del Santino, associazione culturale con sede a Trepuzzi che ha lo scopo di catalogare, studiare e conservare le immagini sacre; insieme alla Parrocchia Maria S.S. Assunta e all’associazione di volontariato"Vòtano—Specchia", è partita da Michele Caldarola, luogotenente in pensione della Guardia di Finanza il quale durante la sua carriera si è sempre dedicato alla salvaguardia ed al recupero dei beni culturali. Tra le sue ultime operazioni c’è quella che ha portato al recupero del carteggio fra Benedetto Croce e Michelangelo Schipa, storico leccese e docente universitario a Napoli nei primi del Novecento. Michele Caldarola ha organizzato anche altre mostre su questo tema come quella realizzata con i Lions Club di Lecce al Castello di Carlo V sulle opere recuperate dalla Guardia di Finanza e che aveva come oggetto gli arredi ecclesiastici, riprodotti fotograficamente su tela, o, ancora, "L’arte sacra recuperata" nel 2006, su opere pittoriche che erano state trafugate e poi recuperate. Tutte le stampe esposte a Trepuzzi sono state datate dauna commissione che le ha selezionate e corredate con unascheda che riporta i temi iconografici, la collocazione temporale, il titolo, la tecnica, la dimensione, l’epoca di stampa e la qualità della cornice. E' evidente che questa raccolta di immagini delle fede popolare salentina coinvolge e rappresenta tutto il Salento, come ha specificato Vincenza Musardo Talò, studiosa della materia, intervenuta come relatrice. «Le stampe di immagini sacre - ha detto la professoressa - compaiono per la prima volta rilegate sulle copertine dei registri dei notai del tempo. Nel Salento la loro diffusione avveniva durante le fiere, i pellegrinaggi, o tramite venditori di oggetti sacri che giungevano nelle piazze. In alcune case, in alcune famiglie, spesso erano presenti più immagini, sì che la casa poteva paragonarsi ad un Pàntheon dellereligiosità». Quanto alla provenienza di tutto questo materiale, «bisogna partire dal fatto che lamaggior parte degli stampatori erano tedeschi — spiega Michele Caldarola - però sul campo c’erano anche molte ditte italiane. Una di queste fu lo stabilimento "A. Bertarelli & Co." di Milano, fondato nel 1888, tutt’ora in attività. E poi lo stabilimento di Carlo Gariboldi sempre a Milano, la Ditta Vincenzi fondata a Bassano del Grappa nel 1836, e altre...». Alcune stamperie operatono anche a Napoli e ai Bari mentre il culto delle immagini sacre si diffuse in tutta Europa, giungendo con gli anni dell'emigrazione anche nel Nord America. «Per quanto riguarda il culto e la presenza delle varie immagini sacre nel Salento - conclude Caldarola - un libro è stato scritto da Cosimo Fai di Veglie, appassionato studioso della materia, dal titolo i "Santi di Casa, santi di questa terra", (Edizione amici della Fotografia - Cairo ). L’autore si è recato anche in Germania dove sono conservate tutte le stampa fatte dagli stampatori dell’epoca. Sono convinto che nel corso della mostra molta gente mi segnalerà di avere in casa altre immagini attestanti questa profonda tradizione religiosa del Salento di cui cerchiamo di conservare la memoria». All’inaugurazione sono intervenuti don Flavio Pascali, il sindaco di Trepuzzi Oronzo Valzano, l’assessore provinciale alla cultura Simona Manca, moderatore lo studioso Antonio Salvatore Elia.
Niocola De Paulis
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