Il primo cittadino Sandro Aprile risponde all’opposizione che parla di “emergenza sociale” Carenza di loculi nel cimitero? “Speculazioni nei giorni dei defunti”
VEGLIE - “La carenza dei loculi c’è in tutti i Comuni; per tale motivo l’argomento non può essere oggetto di speculazione politica, specie nei giorni della commemorazione dei morti”. Il sindaco Sandro Aprile replica alle accuse dei consiglieri Maurizio Spagnolo e Maurilio Nicolaci, entrambi convinti che a Veglie vi sia “emergenza sociale”. E per tale ragione hanno puntano il dito contro la decisione dell’Amministrazione di “svuotare” i loculi in scadenza di concessione ventennale e di traslare le salme in “vere e proprie fosse comuni”. I due rappresentanti della minoranza, peraltro, hanno accusato l’Amministrazione di non aver agito in tempo per fronteggiare le richieste. Secondo Aprile la carenza dei loculi, invece, si sarebbe accentuata negli ultimi anni. ù “E’ noto a tutti – dice - che il nostro regolamento prevede che, dopo 20 anni, si debba provvedere alla stumulazione. Se la salma è decomposta i resti vengono trasferiti nei loculetti, altrimenti viene riposta per altri 10 anni nello stesso o in altro loculo. Il fenomeno sta interessando anche le locali confraternite religiose, le quali hanno realizzato nuovi loculi che nel giro di 1-2 anni saranno completamente occupati. L’Amministrazione, da parte sua, ha provveduto a costruire un primo complesso di 20 loculi, ora già occupati, e a prevederne altri 20 con procedura d’urgenza. Ulteriori 100 loculi, inoltre, saranno realizzati appena si risolverà il contenzioso con la ditta vincitrice dell’apposita gara d’appalto”. A parere del primo cittadino, però, la soluzione del problema non può essere solo quella di costruire nuovi loculi.
“Il campo degli indecomposti – spiega - risponde con decoro all’esigenza
di sepoltura delle salme non completamente mineralizzate dopo 20 anni.
In quest’area non viene fatta nessuna fossa comune. Ogni salma viene
riposta nella sua bara, separata dalle altre contigue, e ricoperta da
terreno vegetale, secondo quanto previsto dalla normativa. Invito i
consiglieri Nicolaci e Spagnolo a visitare il campo degli indecomposti
del cimitero di Veglie, che attualmente ospita quattro salme, e a dare
un giudizio sulla dignità della sepoltura offerta. La soluzione
individuata dall’Amministrazione è stata accolta favorevolmente dalla
cittadinanza. Siamo polvere – conclude - e ritornare alla terra diventa
simbolo di una umanità che abbandona la sua superbia e si affida
umilmente al ciclo della vita naturale, alla quale tutti apparteniamo”. Rosario FAGGIANO
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