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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 9 Gennaio 2013 (di Rosario FAGGIANO)

 

Si fa sempre più ampia la crepa all’interno della coalizione di Aprile

La maggioranza tenta di ricucire ma l’Udc prende le distanze

Carlà: “Valuteremo il nostro appoggio di volta in volta”

 

VEGLIE - «La coalizione non risolve le contraddizioni interne; l’Udc si riserva di appoggiare soltanto le scelte amministrative ritenute utili per la cittadinanza.

Questo il nocciolo della riunione dei capigruppo di maggioranza convocata domenica scorsa da Nicola Gennachi (gruppo consiliare “Veglie futura”). All’incontro era presente, oltre che Gennachi, anche Roberto Carlà (Udc) e Giuseppe Cutrino (Pd).

Il vertice, sollecitato con apposito messaggio di posta elettronica dal sindaco Sandro Aprile prima delle festività natalizie, aveva l’obiettivo di fare chiarezza sulle recenti vicende politiche ed amministrative che hanno determinato una situazione di crisi strisciante all’interno della maggioranza. Soprattutto aveva l’obiettivo di acquisire formale adesione riguardante l’ipotesi di rimodulazione della giunta anticipata verbalmente dal sindaco (due assessori interni e due esterni). In concreto, invece, sembra essersi determinato un ulteriore atto di scollamento fra il gruppo Udc e il resto della maggioranza.

“Durante la riunione – spiega Carlà – ho manifestato il disagio di tutto il gruppo Udc che fa molta fatica a riconoscersi nei metodi utilizzati dal sindaco. Noi non siamo disponibili a dare un appoggio incondizionato, ma soltanto un sostegno in funzione delle scelte che l’Amministrazione opererà in relazione agli interessi della comunità”.

“Personalmente – commenta Gennachi – non ho visto nessun passo in avanti. Nell’incontro è emersa una certa disponibilità dell’Udc a collaborare, ma solo verbale. In un momento di crisi politica generale, si dovrebbero ricercare modelli di collaborazione nuovi, leali e democratici. L’Udc locale, invece, al momento non sembra essere su questa strada perché ha intenzione non di essere propositivo, ma solo di valutare, di volta in volta, l’operato del sindaco e della giunta”.

Traducendo dal politichese: la crisi politico-amministrativa permane intatta, come intatto rimane il problema del completamento della giunta con la nomina dei due assessori esterni mancanti. Nel frattempo, fonti attendibili, danno per probabili le dimissioni di Carlà dalla carica di capogruppo dell’Udc “per impegni di lavoro”.
 

Rosario FAGGIANO

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 16 Gennaio 2013 (di Rosario FAGGIANO)

 

Proposta a sorpresa del primo cittadino accompagnata da un ultimatum: domani la risposta o dialogo chiuso

Aprile rilancia: 2 poltrone all’Udc

 

VEGLIE - Crisi della maggioranza: il sindaco Sandro Aprile tenta un ulteriore avvicinamento con l’Udc. Con una mossa a sorpresa si sarebbe dichiarato disponibile a nominare altri due assessori centristi.

Secondo fonti attendibili, la proposta formale, che sarebbe già stata consegnata al segretario provinciale Salvatore Ruggeri e al coordinatore locale Mario Carlà, conterrebbe anche i nomi dei prescelti: Cosimo Vetrugno e Carlo Calcagnile, informati dell’iniziativa con la stessa lettera recapitata ai vertici del partito.

Ma la lettera sarebbe stata accompagnata da un ultimatum: ci sarebbe tempo fino a domani per aderire alla proposta, dopodichè Aprile potrebbe chiudere il dialogo con i centristi e nominare una giunta completamente inedita.

Se la proposta venisse accettata, invece, l’originaria ipotesi di sbloccare la crisi con la nomina di una giunta formata da quattro assessori (due interni e due esterni), sarebbe messa da parte. E l’esecutivo, tuttora monco dopo la nomina dei due assessori interni (Nicola Gennachi di “Veglie Futura” e Salvatore Vetrano dell’Udc), sarebbe completato dagli altri due rappresentanti dell’Udc (Vetrugno e Calcagnile), da una donna (un’esterna o, più probabilmente, l’interna ed ex assessore Mariarosaria De Bartolomeo, del Pd), e da un sesto assessore designato dal gruppo consiliare “Veglie Futura”.

I tempi dettati da Aprile stringono. All’inizio l’Udc aveva come termine ultimo la giornata di oggi; ma poi avrebbe ottenuto di dare una risposta entro domani, ovvero dopo la riunione con Ruggeri fissata per stasera.

Come finirà? Tutto sembra dipendere dalle decisioni dei centristi, ma gli sviluppi potrebbero essere imprevedibili. La scorsa settimana, intanto, Roberto Carlà ha ufficializzato le sue dimissioni dalla carica di capogruppo dell’Udc “per motivi di lavoro”.
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Rosario FAGGIANO

 

 

 

Dal Quotidiano di Puglia di Giovedì 17 Gennaio 2013 (di F. PAC.)

 

Nuova Giunta: oggi l'UDC deciderà

 

VEGLIE - Sono ore decisive, a Veglie, per definire i nuovi assetti in seno alla costruenda Giunta comunale. Nuova, dopo la lunga crisi amministrativa che ha portato all’azzeramento, prima, e, alla definizione di nuove mosse sullo scacchiere interno, tali da accontentare tutti gli animi ed evitare il tracollo.

Entro la serata odierna il coordinatore provinciale dell’Udc, salvatore Ruggeri, scioglierà le riserve circa la scelta  dei consiglieri comunali della compagine, Cosimo Vetrugno e Carlo Calcagnile, proposti dal sindaco Sandro Aprile, a parziale completamento della rosa di cui fanno già parte Salvatore Vetrano (anch’egli dalle fila dell’Udc) e Nicola Gennachi (del gruppo facente capo al primo cittadino, "Veglie "Futura"). ‘

Restano i dubbi circa le  fratture interne ai centristi, in considerazione delle dimissioni rassegnate nei giorni scorsi dal capogruppo Roberto Carlà, anch’egli in consiglio.

Bocche cucite intanto a Palazzo di Città, Sandro Aprile scioglierà le sue riserve solo dopo le decisioni di Ruggeri.

Qualora il tandem Vetrugno-Calcagnile dovesse passare, il primo cittadino dovrebbe scegliere gli ultimi due nomi da aggiungere alla squadra, uno dei quali rosa. Per quest’ultima ipotesi, in particolare, guadagna credibilità la scelta interna, che ricadrebbe quindi su Maria Rosaria de Bartolomeo (Pd), assessore uscente, piuttosto che quella di un’esterna. L’ultimo nome, infine, sarà da ricercare nelle fila di "Veglie Futura", di cui fanno parte i consiglieri Antonio Greco, Valerio Armonico, Alessanadro Aprile, Fabrizio Stefanizzi  e Nicola Gennachi (già designato).

«ln attesa della pronuncia dell’Udc - sono le uniche dichiarazioni del sindaco Aprile - posso ipotizzare una chiusura delle operazioni di rimodulazione nel giro di una settima, non oltre».
 

F. PAC.

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 18 Gennaio 2013 (di Ros. FAG.)

 

 

«Poltrone all'UDC? No grazie»

 

VEGLIE - «Tre poltrone all’Udc? Il  partito non le ha chieste». I centristi non si esprimeranno sulla proposta del sindaco Sandro Aprile finalizzata al completamento dell’attuale giunta, attualmente formata solo da Nicola Gennachi ("Veg]ie  Futura") e da Salvatore Vetrano (Udc), con la nomina alla carica di assessore anche di Cosimo Vetrugno e Carlo Calcagnile, oltre che di una donna di area Pd e di un altro assessore di "Veglie Futura". I centristi, avrebbero considerato la proposta di Aprile, formulata senza aver sentito il gruppo consiliare interessato, preconfezionata (gli assessori li ha scelti il sindaco),  unilaterale e sorprendente. A questo punto un eventuale (ma poco probabile) coinvolgimento in giunta di Vetrugno e Calcagnile, senza il placet formale del partito, potrebbe avvenire solo a titolo di adesione personale.

«Io credo — dice il consigliere Udc Pompilio Rollo — che sia abbastanza evidente che il mio partito non fa questione di poltrone. Per quanto ci riguarda, possiamo rimanere tranquillamente senza rappresentanza in giunta. A noi interessano solo i problemi importanti del paese. Vorrei ricordare che lo scorso ottobre, nel momento in cui il sindaco ha espresso l’esigenza di rimodulare la giunta, il giorno dopo, io e Roberto Carlà, abbiamo ufficialmente comunicato le nostre dimissioni per agevolare il progetto».

L’Udc, insomma, sembrerebbe rimanere ferma sulla posizione espressa nei giorni scorsi: sostegno ad Aprile ma soltanto in relazione ad argomenti ritenuti utili per la comunità.
 

Ros. Fag.

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Venerdì 18 Gennaio 2013

 

Aria di crisi a Palazzo

L'Udc provinciale frena sui nuovi consiglieri

 

VEGLIE - Fratture confermate a Palazzo di Città, a Veglie, dove sono in corso movimenti delicati sullo scacchiere interno per definire i nuovi assetti dopo l'azzeramento della giunta guidata dal sindaco Sandro Aprile. Il carburante dato dal primo cittadino all'Udc, cui andrebbero tre assessori della nuova squadra (di cui uno, Salvatore Vetrano, è stato già designato), non sarebbe bastato a riportare serenità. leri in serata infatti, il coordinatore provinciale dell’Udc, Salvatore Ruggeri, avrebbe dovuto sciogliere le riserve circa la scelta dei consiglieri comunali della nuova compagine, Cosimo Vetrugno e Carlo Calcagnile, proposti dal sindaco, a parziale completamento della rosa in cui figura anche fanno Nicola Gennachi (del gruppo facente capo al primo cittadino, "Veglie Futura"),  scelto insieme a Vetrano.

Dalla segreteria di partito invece, trapela la notizia che ogni decisione in merito slitterà al periodo successivo alle elezioni politiche. Uno stop inatteso, quello che viene dall'unione di centro, che fa pensare, anche in considerazione delle dimissioni rassegnate nei giorni scorsi dal capogruppo vegliese Roberto Carlà, anch’egli in consiglio. Questo nuovo stop allunga i tempi dei lavori in corso.

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 20 Gennaio 2013 (di Rosario FAGGIANO)

 

 

 Il segretario del partito centrista, Mario Carlà, spiega le ragioni del malcontento

L’Udc «bacchetta» il sindaco: «Utilizza metodi antidemocratici»

“Il nostro appoggio alla maggioranza non sarà più incondizionato”

 

VEGLIE - «l comportamento non lineare e politicamente non idoneo del sindaco Sandro Aprile ha creato l’attuale situazione di disorientamento all’interno della maggioranza».

Il segretario Udc, Mario Carlà, chiarisce la posizione del partito in riferimento alle recenti vicende che hanno determinato prima l’azzeramento della giunta, poi la proposta di rimodulazione dell’esecutivo con la nomina di due assessori interni e due esterni e, infine, la decisione di proseguire il percorso amministrativo con una giunta a sei.

Secondo Carlà, i metodi utilizzati dal primo cittadino per risolvere la crisi sarebbero stati tutti sbagliati. L’Udc, soprattutto, non ha gradito l’ultima iniziativa di Aprile il quale, “motu proprio”, ha anche individuato i centristi da nominare assessori (Cosimo Vetrugno e Carlo Calcagnile).

“Il sindaco – dice Carlà - ha creato ulteriore confusione in quanto, senza aver concordato nulla con i gruppi politici, ha inoltrato, il 14 gennaio scorso, una nota con la quale comunicava la nomina alla carica di assessore di Calcagnile e Vetrugno. Non so, a quel punto, che tipo di riscontro doveva dare l’Udc, visto che Aprile aveva già deciso tutto per conto suo. Ancora una volta, inoltre, il sindaco ha ricercato il rapporto diretto con la segreteria provinciale la quale, come sempre, ha poi concordato con il sottoscritto la linea da assumere. Per me la politica è una cosa seria. La lealtà, la correttezza e il rapporto umano, sono presupposti irrinunciabili. E’ necessario avere rispetto di tutti, anche dell’opposizione. Nella maggioranza, interessata da incomprensioni, occorre mantenere una situazione di armonia e di collaborazione nell’interesse dei cittadini i quali, non poche volte, hanno lamentano assenza di attenzione verso i loro problemi. Ribadisco – conclude - la volontà di garantire all’Amministrazione un appoggio non incondizionato, ma soltanto rispetto ad argomenti importanti per il paese. Per quanto riguarda l’assetto della giunta, credo sia opportuno rimandare il tutto a dopo le elezioni politiche”.
 

Rosario FAGGIANO

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