Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Mercoledì 29
Gennaio 2014 (di Veronica VALENTE) |
Cancellate le accuse
contro Giuseppe Calcagnile
Non spacciava droga -
Prosciolto il finanziere
A giudizio altri 5 dei 9
arrestati nell'operazione "Tower"
VEGLIE -
Si aprirà il 13 maggio il processo con rito abbreviato per cinque dei
nove imputati, finiti al centro dell'operazione antidroga “The Tower"
condotta a maggio dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina.
Intanto esce di scena il finanziere della Compagnia di Otranto Giuseppe
Calcagnile, 46 anni, originario di Veglie, accusato di aver spacciato
sostanze stupefacenti e per questo sospeso dal servizio. Ieri, durante
l'udienza preliminare, il gup Antonia Martalò ha accolto la richiesta
degli avvocati difensori Luigi Spedicato e Salvatore De Mitri di
prosciogliere il militare perché il fatto non sussiste. Secondo il
giudice, non ci sono prove della sua colpevolezza.
Stando a quanto emerso dalle indagini, infatti, in particolare dalle
intercettazioni, Calcagnile ebbe sì contatti frequenti con i rifornitori
per acquistare dosi, ma non con clienti, né a questi fece mai
riferimento durante le conversazioni. Per le stesse ragioni, a giugno,
il Tribunale del Riesame gli restituì la libertà, revocando l'ordinanza
di custodia cautelare (ai domiciliari) emessa nei suoi riguardi dal gip
Carlo Cazzella, su richiesta del procuratore aggiunto Antonio De Donno.
Resta invece in piedi l'accusa di spaccio per Armando Zuccaro, 40 anni,
proprietario del bar "Oriente" a Torre Lapillo, i fratelli Cosimo e
Tommaso Albanese, di 62 e 59 anni, di Veglie, Dario Paladini, 34, di
Veglie, e Cosimo Muscogiuri, 35, di San Pietro Vernotico. Ieri, il
giudice Martalò ha accolto la loro richiesta di essere giudicati col
rito abbreviato (avanzata dagli avvocati Riccardo Giannuzzi, Massimo
Bellini, Luigina Cretì, Francesco Fasano, Giovanni Gabellone, Vincenzo
Capoti e Tiziana Dell’Anna).
Hanno invece chiuso il loro conto con la giustizia Flavio Mello, 52
anni, di Veglie, e Salvatore Melendugno, 40, di Zurigo, (difesi
dagli avvocati Luigi Rella, Alessandro Stomeo e Maria Rosaria Imbriani):
il primo ha patteggiato 22 mesi, il secondo sei. Andrà invece a
dibattimento, fissato per il 27 maggio dinanzi al giudice Fabrizio
Malagnino, a Patrizia Conversano, 43 anni, di Veglie (assistita
dall'avvocato Tania Rizzo).
A dare il via alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Antonio
De Donno, fu l‘arresto nel febbraio del 2011 di un 50enne di Leverano
sorpreso con 41 grammi di cocaina. Le intercettazioni telefoniche
avrebbero poi fatto il resto, facendo luce su un gruppetto di
spacciatori particolarmente attivo, in estate, nella marina di Torre
Lapillo (che ha dato il nome all'inchiesta), e nei mesi invernali a
Veglie.
Veronica VALENTE
Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 29 Gennaio 2014 |
Un proscioglimento e due
patteggiamenti. Processo per gli altri imputati
Spaccio di cocaina:
assolto il finanziere
VEGLIE -
Era stato accusato di essere complice degli spacciatori ma lui, sin dal
primo momento, si è proclamato innocente.
Si è tenuta ieri mattina, davanti al giudice Antonia Martalò, l’udienza
preliminare del processo nato dall’inchiesta denominata «The Tower», che
prende il nome da uno dei luoghi di ritrovo per lo spaccio di cocaina,
la torre di Torre Lapillo, e il finanziere Giuseppe Calcagnile, 46 anni,
di Veglie, in servizio ad Otranto, è stato prosciolto con formula piena.
Grande soddisfazione è stata espressa dai suoi legali, gli avvocati
Salvatore De Mitri e Luigi Spedicato che, in udienza, sono riusciti a
dimostrare l’estraneità di Calcagnile ai fatti contestati.
Anche gli altri 6 indagati coinvolti nel blitz anti droga,
condotto il 13 maggio scorso, si sono presentati davanti al gup.
L’unica a scegliere di andare a dibattimento è stata Patrizia
Conversano, 43enne di Veglie, rinviata a giudizio dal giudice.
Hanno patteggiato una condanna ad un anno e 10 mesi Flavio Mello, 53enne
di Veglie; e una condanna a 6 mesi, Salvatore , Melendugno, 40 anni,
nato a Zurigo, ma da tempo residente in provincia.
Hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, che si terrà il
prossimo 13 maggio, invece, Cosimo eTommaso Albanese, rispettivamente 61
e 59 anni; Dario Paladini, 34 anni; Armando Zuccaro, 40, tutti di
Veglie; e Cosimo Muscogiuri, 34 anni di San Pietro Vernotico.
L’accusa, contestata nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal
giudice delle indagini preliminari Vincenzo Brancato su richiesta del
procuratore aggiunto Antonio De Donno, è quella di detenzione al fine di
spaccio di stupefacenti.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Campi, furono avviate nel
febbraio del 2011 dopo l’arresto di Mario Leone di Leverano, sorpreso
con 41 grammi di cocaina appena ritirata da Tommaso Albanese. Il
telefono del fornitore fu il primo a finire sotto intercettazione; Le
conversazioni svelarono l’esistenza di un’intensa attività di spaccio.
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