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Dal Quotidiano di Lecce di Martedì 9 Ottobre 2001

  Guerra in comune sul censimento
VEGLIE - Bufera in vista a Veglie, in seguito alla scelta dei 32 rilevatori addetti al censimento della popolazione iniziato il 2 ottobre scorso. A minacciarlo sono i consiglieri di opposizione della lista di centro-sinistra "Insieme per Veglie", Alessandro e Mario Aprile, Giovanni Cipolla Giovanni Cutrino, Fernando Fai, Antonio Greco e Giovanni Parente. I sette consiglieri, dopo aver chiesto al sindaco azzurro Roberto Carlà la convocazione della conferenza dei capigruppo per far luce sulla vicenda, non avendo avuto riscontro hanno rivolto una interpellanza in merito.

Alla base della protesta fomentata dalle lamentele di numerosi giovani vegliesi, si sarebbe, in particolare, «la mancanza di una pur minima pubblicità a questa richiesta di lavoro temporaneo». Nei mesi scorsi infatti, la giunta comunale di Veglie, non avendo dipendenti disponibili ad espletare - come previsto dal decreto che regola la materia - la funzione di rilevatori, si è rivolta a fine settembre alla società leccese di fornitura di lavoro "Temporari" per il reclutamento di 32 esterni richiesti. «Una scelta - spiegano i sette consiglieri - che penalizza i rilevatori perché i compensi, già minimi, devono essere condivisi con la "Temporari"». Ma non è tutto. Dall'opposizione infatti denunciano che ai giovani interessati all'impiego non è stato dato il tempo di inoltrare la domanda prevista visto che l'amministrazione comunale ha affisso un avviso pubblico in merito per un solo giorno. I consiglieri di "Insieme per Veglie" chiedono quindi «il perché del reclutamento dei rilevatori da parte di una ditta esterna considerate le minori garanzie di trasparenza nella scelta». In più sorgerebbero i dubbi circa i criteri di selezione, poiché «le scelte operate dalla "Temporari" sono talmente eclettiche da impedire di comprendere le ragioni delle esclusioni».

Intanto, l'assessore agli affari generali, di Veglie, Lorenzo Catamo, butta acqua sul fuoco «l'amministrazione ha fatto tutto secondo la legge sperando di poter dare una opportunità ai disoccupati del paese. Le rimostranze creano solo una guerra tra poveri».  

di Fabiana Pacella

Leggi articolo Gazzetta 12/10/01

 

 

 

 

 

 

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 12 Ottobre 2001

  Botta e risposta sui criteri di scelta

Rilevatori, ai ferri corti maggioranza e Ulivo

VEGLIE - La polemica sulle modalità di nomina dei rilevatori del censimento sulla popolazione, non si è spenta. Dopo le critiche dell'opposizione, culminate con la presentazione di una interpellanza, l'Amministrazione replica alle accuse.
Le questioni più importanti sollevate dal centrosinistra sono l'intempestività con la quale il Comune avrebbe operato per gli adempimenti preliminari e l'affidamento della selezione dei giovani ad una ditta esterna, la quale ha esposto «un avviso pubblico per un solo giorno». La scelta di rivolgersi all'esterno, secondo il centrosinistra, avrebbe pure penalizzato «fortemente i rilevatori perché i compensi, già minimi, devono essere divisi con la Società». L'interpellanza firmata da Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giovanni Cipolla, Giovanni Cutrino, Fernando Fai, Antonio Greco e Giovanni Parente, rivolta al sindaco chiede, fra l'altro, «se vi sono stati preventivi criteri di selezione» e se vi è stata vigilanza affinché «la ditta non fosse soggetta a pressioni e ad eventuali spartizioni dei 32 soggetti da assumere secondo requisiti di appartenenza e affiliazioni clientelari».
A tutto ciò l'assessore Oronzo Sabato risponde che «la procedura seguita è legittima e condivisa da altri comuni che, come Veglie, hanno scelto di affidarsi ad una ditta esterna. Peraltro i rilevatori percepiscono il salario previsto dal contratto nazionale. I ragazzi nominati - spiega Sabato - saranno utilizzati per 80 ore e lavoreranno su 250 schede. Questo significa che avranno a disposizione circa 20 minuti per consegnare e ritirare una scheda. Per quanto riguarda i tempi per la presentazione della domanda, in effetti sono stati brevi. Bisogna evidenziare, però, che la Giunta ha definito le scelte con anticipo, purtroppo la procedura, affidata agli uffici, ha subito qualche rallentamento». Infine, Sabato chiarisce che «non ci sono state pressioni sulla ditta».

di R.F.

Leggi articolo Quotidiano 9/10/01

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