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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 12 Gennaio 2002 Il
sindaco Roberto Carlà chiede chiarimenti all'ex assessore alle
Politiche sociali VEGLIE
- Nuovo
«capitolo» della crisi amministrativa. Le dimissioni di Maurizio
Spagnolo hanno determinato un altro «focolaio» di polemica nell'ambito
della già «movimentata» vicenda politica cittadina. Il sindaco
Roberto Carlà interviene con determinazione per contestare
tutti i
contenuti della lettera
con la quale l'ex assessore alle Politiche
sociali ha rinunciato alla delega, dopo «l'estromissione» dalla giunta
di Oronzo Sabato e il conseguente passaggio all'oposizione del Cdl.
di Rosario Faggiano
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 12 Gennaio 2002 Interviene
l'opposizione VEGLIE
- «Bisogna ritornare a votare nella prossima primavera e il
sindaco deve dimettersi subito». La forte presa di posizione è del
gruppo di opposizione «Insieme per Veglie». Dopo le vicende politiche
di questi giorni, in una nota sottoscritta dai consiglieri comunali
diessini Alessandro Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Antonio
Greco e Giovanni Parente, vengono lanciate nuove pesanti accuse nei
confronti del sindaco Roberto Carlà.
di R. F.
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Dal manifesto affisso da Maurizio Spagnolo il 10/01/02 MAURIZIO
SPAGNOLO Caro
Sindaco, Tutto è sempre stato male interpretato! Eppure credevo di avere a che fare con persone adulte, che sapessero che differenza c'è tra la verità e la menzogna, tra la lealtà e la scorrettezza, tra la fiducia e la diffidenza. Ho sempre incontrato un latente malumore, qualche volta tradottosi in finta approvazione e mediocre contentezza laddove ci sia stato il bisogno di esprimerla. Ho sempre letto l'egoismo e l'arroganza di appropriarsi dei miei pensieri, così scomodi e sconvenienti ad alcuni, e l'incuranza di rispettare la mia posizione politica e la dignità che da essa ne deriva: una parola data non si può tirare indietro è come una promessa, se non la si mantiene, viene meno ogni credibilità e ritegno. Ed io tengo moltissimo all'interesse comune che deve crescere nell'onestà e nel rispetto delle regole, non nella superficialità e nell'occasionalità o improvvisazione delle parti. Occorrono figure ferme nei loro propositi e non certamente uomini a metà che si rincorrono a vicenda e sperano di coinvolgere nel loro folle stupido gioco, persone che non riescono a capire neppure che cosa si vince o cosa si perda, che sia il vincitore alla fine e chi il vinto. La politica per me non è un gioco e soprattutto nessuno può stabilire sin dall'inizio, quali siano le pedine scomode e quindi da eliminare in modo da poter procedere nella gara sicuri di poter arrivare al traguardo con pochi banali punti in tasca, ma comunque vittoriosi. Non è con l'eliminazione e la soppressione altrui che potrà mai andare avanti. Questa non è una tirannide che nega la libertà e privilegia l'opportunismo. Questa non può essere una società di uomini che ancora si vendono ad uno pseudo-potere e credono che tutti quelli che hanno intorno gli somigliano per fragilità e incoerenza. Perciò non ho accettato delle proposte insane né compromessi effimeri e rischiosi per la mia dignità, e quando varie persone mi hanno chiesto quale fosse, anche in mezzo alla tempesta, la mia posizione, sono stato ben lieto di esprimerla, sempre uguale a me stesso. Quando invece, altre persone che si dicono impegnate in quella che impropriamente definisco politica, hanno provato a modificarla con i loro vuoti discorsi, hanno solo fatto mercanzia di se stessi. Lo sapevo che non sarebbe stato facile conciliare più uomini messi insieme, ma la speranza del bene comune mi ha fatto spesso dimenticare le difficoltà. Tuttavia il non aver riposto nel mio operato fiducia nel ricercare possibili soluzioni, per superare le incomprensioni, è stato grave, perché ha rappresentato un ulteriori mancanza di fiducia nei miei confronti. Mi esimo dunque dall'elencare in maniera piuttosto noiosa le motivazioni con cui legittimo la mai autorevole scelta; sono troppe e profonde e rischierebbero di essere, anch'esse, fraintese; perciò mi limito a consegnare semplicemente le mie dimissioni dall'attuale carica di assessore ai Servizi Sociali del Comune di Veglie perché indignato del mancato rispetto di una alleanza e dei principi su cui essa era stata originariamente fondata. Veglie, lì 10/01/2002 Distinti saluti
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Dal manifesto affisso da Rifondazione Comunista 11/01/02 PARTITO
DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA CARLA'... TORNA A CASA! L'attuale crisi dell'Amministrazione Carlà rivela il vero obiettivo del programma di governo del paese: la spartizione di deleghe e cariche!!!
La maggioranza è divisa su tutto, tranne che sullo sperpero dei soldi: stipendi d'oro, monumenti, convegni di Alleanza Cattolica per persone sole, libri sulle suore, ecc.
Prima il caso Paladini, ora quello del sindaco Carlà che ritira la delega al vicesindaco Sabato il quale esce dalla maggioranza insieme alla appendici del suo pseudo-partito, rendendo precaria la stabilità del sindaco e ponendosi all'opposizione (quale?!?).
Se la maggioranza piange, l'opposizione non ride. Sarà una coincidenza, ma i consigliere Popolari Fai e Aprile "solo" ora escono dalla coalizione di Insieme per Veglie. Sarà un caso, ma sulla stampa lo stesso Fai, giustificando il fatto, precisa che "il PPI non ha avuto alcun incontro con i partiti della maggioranza". Cattivi, non lo hanno ancora invitato!!!
Tutto ciò non può essere solo una coincidenza!!! Di fronte ad una maggioranza che produce solo inefficienza, protagonismi sterili e una disastrosa divisione e alla luce delle dichiarazioni del "popolare" Fai, che la dicono lunga sul sempre ambiguo e strumentale comportamento del suo partito all'interno dell'opposizione, il Partito della Rifondazione Comunista chiede le dimissioni del Sindaco Carlà ponendo particolare attenzione su possibili, anzi probabili, forme di sostegno allo stesso, dettate solo da interessi personali.
Auspicando che Veglie possa risvegliarsi dal sonno profondo in cui è caduta il 16 aprile 2000 e tornare ad avere un ruolo da protagonisti fra i paesi vicini, le compagne e i compagni vegliesi dicono
BASTA CON QUESTI GIOCHI!!! Veglie, 11.1.2002 Il Segretario Angelo SPAGNOLO
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Dalla Gazzetta dl Mezzogiorno di Domenica 13 Gennaio 2002 M. Spagnolo risponde: «Il primo cittadino non ha tenuto fede agli impegni presi» VEGLIE
- L'ex assessore alle Politiche sociali Maurizio Spagnolo
precisa le ragioni delle sue dimissioni e risponde alle accuse del
sindaco Roberto Carlà. Quest'ultimo ieri ha definito le motivazioni
presentate da Spagnolo «gravi, ambigue, confuse e di scarsa valenza
politica». di R. F.
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Dal Quotidiano di Lecce di Mercoledì 23 Gennaio 2002 La decisione del primo cittadino «Niente stima», rimosso il vicesindaco VEGLIE - Certo l'amministrazione comunale di Veglie non può dirsi nuova alle buriane che sconvolgono gli equilibri di Palazzo di Città, ma sul recente "tutti contro uno" che ha per protagonista Oronzo Sabato (CdI) - vice sindaco e assessore al Bilancio e Finanze fino a poco più di dieci giorni fa, ora "degradato" al rango di semplice consigliere -, aleggia non poco mistero. Non fosse altro che per le motivazioni della scelta contenute nella revoca delle deleghe di Sabato, formulata e firmata dal primo cittadino Roberto Carlà (Forza Italia). «Il sindaco aveva gia minacciato la revoca all'inizio dell'anno - spiega l'ex assessore - ed ha giustificato la sua scelta con una mancanza di stima politica prima e di fiducia poi nei miei confronti». Difficile dire, almeno in via ufficiale, quali meccanismi covino sotto gli ultimi sviluppi della questione, certo è però che i vegliesi attendevano con grande curiosità il pubblico comizio del Cdl previsto in paese per domenica sera che poi, inaspettatamente non ha più avuto luogo. Voci trapelate dai corridoi delle segreterie politiche interessate hanno parlato di un dietro-front con cognizione di causa. Se il Cdl avesse infatti bersagliato il "nemico"senza colpo ferire, probabilmente a breve avrebbe patito la stessa sorte. Oronzo Sabato getta acqua sul fuoco: «il comizio è stato richiesto dal partito - specifica - se non si è tenuto vuol dire magari solo che, essendoci una situazione in evoluzione, lo si farà in un momento più opportuno. Io, dal canto mio, sono tutt'altro che preoccupato». Circa la presa di posizione di Carlà: «A lui il bandolo della matassa - dice il consigliere - però se parlasse chiaro magari potrebbe convincermi della bontà della sua decisione. Così invece il dubbio permane». Quanto alle altre compagini , benché Sabato abbia chiesto loro una pronuncia scritta sulla questione «di scritto hanno solo confermato la vicinanza a Carlà». di F.P.
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 25 Gennaio 2002 Potrebbe risolversi la crisi della coalizione. Il Cdl rientra? Prove
di dialogo a Palazzo VEGLIE - La maggioranza di centrodestra cerca di ricucire lo «strappo» che ha portato alla crisi. Secondo «voci» non confermate ufficialmente, in queste ore si starebbe valutando la possibilità di riprendere il dialogo con il Cdl (Cristiani democratici per le Libertà). La novità è che questa imminente prospettiva sarebbe favorita proprio dall'ex vice sindaco «licenziato» dal sindaco Roberto Carlà. Oronzo
Sabato, infatti, avrebbe manifestato, all'interno del suo
partito, disponibilità a mettersi da parte. Se ciò fosse vero, si
potrebbe supporre che il Cdl, sulla spinta dello stesso Sabato, possa
essersi già dichiarato pronto per un «chiarimento» finalizzato alla
ripresa della collaborazione con il resto della maggioranza. In questo
caso il Cdl non potrebbe che richiedere di mantenere la rappresentanza
numerica che aveva in giunta prima della crisi. Maurizio
Spagnolo, di conseguenza, assumerebbe la carica di vice
sindaco, mentre Salvatore Vetrano quella di assessore. di Rosario Faggiano
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 26 Gennaio 2002 Parla
l'opposizione: VEGLIE - L'opposizione presenta ironicamente una «breve storia del carnevale vegliese». A
proposito della crisi amministrativa in atto e in seguito alle «voci»
che darebbero per imminente il rientro del Cdl nella maggioranza,
intervengono i consiglieri d'opposizione Alessandro Aprile
e Antonio Greco. «Meno di due mesi fa - sostengono -
un manistesto a cura di Insieme per Veglie aveva per titolo: "An
anticipa il carnevale". Il testo faceva riferimento alla nota
vicenda dell'ex assessore ai Lavori pubblici Claudio Paladini
e al suo clamoroso dietrofront. A distanza di due mesi - si chiedono
Aprile e Greco - la storia si ripeterà? Dobbiamo forse preparare un
manifesto simile al precedente col titolo: "il Cdl partecipa al
carnevale?" Noi crediamo, e speriamo, di no. La posta in gioco è
grande per i tre consiglieri del Cdl, ma in modo particolare per
l'assessore dimissionario Maurizio Spagnolo».
di Rosario Faggiano
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 29 Gennaio 2002 Oggi Consiglio Approda in Aula il dibattito sulla crisi della maggioranza
VEGLIE
- Appuntamento
importante per il dibattito politico cittadino. Il Consiglio comunale è
stato convocato oggi, alle 17.30, dal presidente dell'assise Valerio
Armonico. Fra i punti all'ordine del giorno, sono inseriti
argomenti che potrebbero determinere un forte confronto fra maggioranza
ed opposizione. Mentre la crisi della coalizione di centrodestra appare
in una fase di piena «evoluzione», con tutte le ipotesi di soluzione
ancora aperte, le forze politiche si accingono, dunque, a manifestare
pubblicamente la loro posizione, anche in vista dei prossimi sviluppi
della crisi. Sono molto attese, a tal proposito, le dichiarazioni del
sindaco Roberto Carlà, il quale motiverà la revoca
della delega di vice sindaco a Oronzo Sabato e
comunicherà la conseguente composizione della giunta comunale, in
attesa di quella definitiva prevista per i prossimi giorni. In altre
parole, il primo cittadino dovrebbe soltanto comunicare l'attribuzione
della delega di vice sindaco a Lorenzo Catamo e i nomi
degli altri quattro assessori che restano nell'esecutivo. Fra questi c'è
anche il dimissionario Maurizio Spagnolo, ancora in carica in assenza
del provvedimento di revoca non ancora adottato da Carlà.
di Rosario Faggiano
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 31 Gennaio 2002 La
riunione del consiglio comunale di martedì scorso
VEGLIE
- «Scintille»
fra maggioranza e opposizione durante il consiglio comunale dell'altra
sera. Le comunicazioni del sindaco Roberto Carlà,
riguardanti la revoca della delega di vice sindaco a Oronzo
Sabato e la nuova composizione della Giunta comunale, hanno
determinato un'inaspettata discussione sulla legittimità delle stesse.
Come era nelle previsioni, il primo cittadino ha, innanzi tutto,
motivato il provvedimento di revoca e poi ha elencato i nomi dei cinque
assessori (sui sette previsti dallo statuto) che rimangono
nell'esecutivo, compreso il dimissionario Maurizio Spagnolo.
Da annotare che non era presente alla riunione l'intero gruppo del Cdl
(Sabato, Spagnolo e Vetrano).
di Rosario Faggiano
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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 1 Febbraio 2002 I
consiglieri dei Democratici di sinistra incalzano i loro colleghi del
Ppi
VEGLIE
- I
Democratici di sinistra chiedono ai popolari di «rompere il silenzio»
sulla crisi amministrativa del centrodestra. Il dibattito politico
cittadino è diventato, dunque, «a tutto campo» e coinvolge ormai
pienamente le forze politiche di opposizione. Il consigliere comunale
Giuseppe Cutrino, a nome anche di Giovanni Parente e Giovanni Cipolla
(gli altri due consiglieri comunali Ds), interviene per sollecitare una
presa di posizione pubblica del Ppi.
di Rosario Faggiano
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Dal Quotidiano di Lecce di Sabato 2 Febbraio 2002 Comune in fibrillazione tra revoche di deleghe e defezioni nei vari partiti
VEGLIE - La colonnina di mercurio sfiora i valori di massima negli ambienti politici vegliesi. A confermarlo sono le tensioni dell'ultimo consiglio comunale svoltosi martedì pomeriggio. Il quadro è chiaro: la crisi c'è e la soluzione tarda a venire. Il nodo da sciogliere prima di ogni altro resta quello del Cdl che vede un assessore, nonché vicesindaco Oronzo Sabato, revocato dalle deleghe per mano del sindaco forzista Roberto Carlà, con ovvie reazioni a catena di altri due cidiellini, il consigliere Vetrano, dissociatosi, e l'assessore ai Servizi sociali Spagnolo, dimissionario. Ma da quella missiva di tempo ne è trascorso e il primo cittadino ancora non ha profferto parola in merito. Che Spagnolo possa addirittura finire col ricoprire l'incarico di Sabato? Questo si intuisce dai commenti ufficiosi che serpeggiano nelle segreterie politiche. Scende in campo allora l'opposizione di centro-sinistra di "Insieme per Veglie", che ha sollevato due questioni di illegittimità. «Innanzitutto perché, revocato il vicesindaco, a tutt'oggi non è stato designato come da statuto il suo sostituto», dice il consigliere Giuseppe Cutrino. E poi c'è che «il sindaco finge di ignorare le dimissioni di Spagnolo, convocandolo sempre nelle riunioni di giunta come se nulla mai fosse accaduto». Discuterne una volta per tutte? Macché. I1 presidente del Consiglio, Valerio Armonico, ci ha negato la possibilità di aprire un dibattito politico sulla crisi il che è tutto dire». Altro colpo di scena in Consiglio, infine, la lettura di un documento a firma dei consiglieri Popolari Fernando Fai e Mario Aprile, in cui si è ufficializzata la loro uscita dal gruppo di "Insieme per Veglie". «La scelta dei due consiglieri di fare un gruppo a sé può essere legittima - commenta Cutrino - ma ci preoccupa il loro mutismo sulla crisi attuale».
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