Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 3 Febbraio 2002
L'opposizione
di centrosinistra «Insieme per Veglie» si rivolge al Prefetto Giovanni
D'Onofrio
«Illegittimi
gli atti della Giunta comunale»
«Il
sindaco non ha provveduto a sostituire gli assessori dimissionari»
VEGLIE
- S'inasprisce
il «confronto» sulla crisi amministrativa del centrodestra.
L'opposizione si rivolge al prefetto di Lecce Giovanni D'Onofrio
per segnalare la situazione politica cittadina e per attivare la
procedura, presso il Ministero dell'Interno, finalizzata
all'annullamento di tutti i recenti atti della Giunta comunale. Il
gruppo consiliare di minoranza «Insieme per Veglie» ha diffuso una
nota con la quale, informando di aver avuto un incontro con il prefetto
venerdì scorso, lancia un nuovo attacco contro la maggioranza guidata
dal sindaco Roberto Carlà.
«Al rappresentante del Governo - scrivono i consiglieri d'opposizione Alessandro
Aprile, Giuseppe Cutrino, Giovanni Parente, Antonio Greco e Giovanni
Cipolla - abbiamo esposto la grave crisi in cui versa
l'amministrazione dopo la "motivata comunicazione del primo
cittadino in merito alla revoca di vice sindaco e la comunicazione della
nuova composizione della giunta comunale". Quest'ultima sta
deliberando, di fatto, solo con quattro assessori su sette. Il sindaco -
spiegano - infatti non ha provveduto a sostituire i dimissionari Claudio
Paladini e Maurizio Spagnolo, né ha nominato
il sostituto di Oronzo Sabato. Nomina che, secondo lo
statuto, deve essere contestuale alla revoca».
«Per questa grave situazione - afferma Insieme per Veglie - forse unica
in Italia, è stata inoltrata al Ministero dell'Interno, per il tramite
del Prefetto, una richiesta di annullamento straordinario degli atti di
giunta compiuti a partire dal decreto di revoca di Sabato, sulla base
dell'articolo 138 del decreto legge 267 del 2000. Inoltre - continuano i
consiglieri d'opposizione - è stato informato il Prefetto sulle
affermazioni pubbliche di Maurizio Spagnolo circa "gli interessi
ambigui" che hanno spinto il sindaco a violare un accordo
elettorale». La battaglia politica fra maggioranza e opposizione,
dunque, è ormai ai «ferri corti». Insieme per Veglie, infatti, non
risparmia ulteriori attacchi contro il centrodestra sostenendo che «il
braccio di ferro Carlà-Sabato sta portando alla rovina un'intera
amministrazione» e che «le liti continue e violente all'interno della
maggioranza danneggiano il paese». «Il sindaco Carlà - conclude
l'opposizione - si deve rendere conto che ha fallito su tutto. Egli fa
danno a se stesso e alla comunità vegliese, se pensa che rinviando e
non decidendo risolve i problemi».
«Insieme per Veglie» con una lettera ha informato il Sottosegretario Alfredo
Mantovano di aver richiesto l'annullamento degli atti della
Giunta.
di
Rosario Faggiano
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 5 Febbraio 2002
Il
sindaco Roberto Carlà ha nominato il nuovo assessore
L'indipendente
Cosimo Mangia prende il posto di Oronzo Sabato
VEGLIE
- Il
nuovo assessore al Bilancio è l'indipendente Cosimo Mangia.
Il provvedimento, adottato ieri dal sindaco Roberto Carlà,
chiude il capitolo della sostituzione di Oronzo Sabato,
ma non risolve la crisi del centrodestra. Molti nodi, infatti, sembrano
rimanere tuttora irrisolti, primo fra tutti quello delle dimissioni di Maurizio
Spagnolo, al momento non ancora accolte dal primo cittadino.
La direzione scelta dal sindaco per uscire dalla crisi, dunque, sembra
essere quella interna alla coalizione. In realtà, però, tutto potrebbe
essere ancora possibile e il «congelamento» delle dimissioni di
Spagnolo sembra confermare questa eventualità. Allo stato attuale
sembrano esserci varie ipotesi «praticabili». E' possibile, infatti,
che Carlà e la maggioranza abbiano in mente di effettuare un ulteriore
tentativo per recuperare il sostegno del Cdl (o almeno del solo
Spagnolo) oppure di realizzare un accordo con i popolari, ai quali
sarebbe assegnato l'assessorato alle Politiche sociali. Le due ipotesi,
è bene precisarlo, si basano su alcune insistenti «voci» ma non sono
ufficialmente confermate.
Nei prossimi giorni è attesa, inoltre, anche la nomina del settimo
assessore, da attribuire ad An, rimasta in sospeso dalla scorsa estate,
in seguito alle dimissioni di Claudio Paladini.
Antonio Cucurachi, intanto, segretario del gruppo
indipendente, commenta così la nomina di Mangia: «Noi auspicavamo una
ricomposizione della vecchia maggioranza. Tuttavia, poiché questo non
è potuto avvenire, abbiamo accettato con entusiasmo e soddisfazione il
nuovo ruolo che ci è stato assegnato. Cercheremo di dare il nostro
contributo per realizzare il programma amministrativo della coalizione».
di
Rosario Faggiano
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 7 Febbraio 2002
La
crisi della coalizione di centrodestra sembra essere arrivata al
capolinea
Spagnolo
rientra in Giunta
Il
sindaco Carlà: «Sono stati superati i dissidi»
VEGLIE
- Svolta
nella crisi amministrativa del centrodestra. Maurizio Spagnolo
ieri mattina ha ritirato le dimissioni da assessore alle Politiche
sociali. Il nuovo «colpo di scena» è parte di una lunga vicenda,
cominciata all'inizio dell'anno, in seguito alla decisione del sindaco Roberto
Carlà di revocare la delega di vice sindaco a Oronzo
Sabato. C'è da dire subito, comunque, che allo stato attuale
non è chiara la valenza politica del rientro in giunta di Spagnolo.
Non si sa ancora, infatti, se la decisione coinvolge l'intero Cdl
cittadino, oppure se è una scelta personale di Spagnolo. La situazione
sarà chiarita nelle prossime ore e non sono escluse nuove e forti
polemiche, soprattutto da parte dell'opposizione che, nei giorni scorsi,
considerando quest'eventualità, aveva annunciato forti ripercussioni a
livello politico.
Carlà, dunque, «riaggiunge» un posto in giunta, dopo aver nominato Cosimo
Mangia nuovo assessore al Bilancio. Ora rimane soltanto da
definire la questione del settimo assessore che spetta ad An.
«Con Spagnolo - precisa il primo cittadino - c'è stato un chiarimento
di fondo. Durante quest'ultimo periodo, infatti, abbiamo avuto degli
incontri per cercare di capire se ci sono ancora comunanze di idee.
Verificato ciò, è stata poi chiarita l'accusa di "ambiguità".
Essa, è stato spiegato, era riferita soltanto ai comportamenti
politici.
Sono stati superati, infine, tutti gli altri dissidi». Spagnolo, nella
lettera con la quale ritira le dimissioni, afferma che «l'ambiguità
(sostenuta all'atto delle sue dimissioni e riferita alla maggioranza,
ndr.) era solo politica. Ritengo che le considerazioni che hanno portato
alla mia precedente posizione siano state ampiamente superate dal
dialogo e dal confronto politico. Abbiamo riscontrato una comunione di
idee e la possibilità di riprendere una proficua collaborazione». Il
Cdl, che durante la crisi aveva dichiarato il passaggio all'opposizione,
nei prossimi giorni valuterà la nuova situazione.
di
Rosario Faggiano
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 9 Febbraio 2002
L'opposizione
di centrosinistra attacca la coalizione di maggioranza per la gestione
della crisi
«Spagnolo
non ha giustificazioni»
E
l'ex sindaco Antonio Greco si rivolge alla Procura
VEGLIE
- «Il dietrofront dell'assessore Maurizio Spagnolo
è uno sfregio al paese». E' questo il «commento» del gruppo «Insieme
per Veglie» alle ultime vicende politiche cittadine. In un documento,
l'opposizione attacca la maggioranza e Spagnolo. Quest'ultimo, l'altro
ieri, è rientrato in giunta dopo essersi dimesso per tutto il periodo
della crisi, cominciata all'inizio dell'anno.
«Il dietrofront di Spagnolo - afferma Alessandro Aprile
a nome di Insieme per Veglie - non ha giustificazioni e non può essere
considerato una scelta personale: quando si decide di fare politica in
modo diretto ci si impegna ad assumere un ruolo pubblico. Ogni
amministratore diventa modello positivo o negativo per i cittadini che
chiedono ai politici impegno amministrativo e scelte coerenti. I
saltimbanchi non hanno mai avuto lunga vita politica, e nemmeno la stima
dei loro elettori».
«Purtroppo queste buffonate - continua l'opposizione - oltre a rivelare
il basso livello politico di alcuni amministratori, fanno pagare un
prezzo molto alto ai giovani e ai cittadini onesti: c'è il rischio che
la sfiducia verso le istituzioni e il rigetto per un simile modo di fare
politica allontanino dai partiti e dall'impegno disinteressato».
L'opposizione conclude sostenendo che «per liberarsi dal pantano
dell'amministrazione Carlà è necessaria una nuova partecipazione,
realizzata con l'impegno di chi voglia dare una svolta definitiva alla
vita politica e al futuro del paese».
Oltre a questa posizione dell'intero gruppo consiliare «Insieme per
Veglie», c'è da registrare, infine, un'iniziativa personale di Antonio
Greco.
«Anche in quest'occasione - dice Greco - emerge la cinica e arrogante
spregiudicatezza del sindaco Carlà che, pur di mantenere il suo posto,
ha spinto per operazioni di voltafaccia immorali. A nome di tanti
vegliesi seri e sbigottiti per ciò che accade, consegnerò tutta la
documentazione di questo incredibile dietrofront al procuratore della
Repubblica, perché siano chiarite le ragioni delle gravi accuse
lanciate da Maurizio Spagnolo e se le stesse siano state ritrattate per
interesse personale o per paura».
di
Rosario Faggiano
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 13 Febbraio 2002
E'
Milanese il settimo assessore
Ora
l'organigramma della Giunta è al gran completo
VEGLIE
- Definita
la composizione della giunta comunale. Il sindaco Roberto Carlà l'altra
sera ha nominato il settimo assessore. Si tratta del giovane Francesco
Milanese, di Alleanza nazionale, il quale si occuperà di Istruzione,
Cultura, Politiche giovanili e Affari legali.
L'atto, che era atteso da tempo, probabilmente chiude la lunga fase di
«turbolenze politiche» interne alla maggioranza di centrodestra. La
nomina di Milanese, conclude, in modo specifico, la vicenda iniziata
l'estate scorsa con le dimissioni di Claudio Paladini. Le altre
questioni, riguardanti l'ex vice sindaco Oronzo Sabato e l'assessore
Maurizio Spagnolo, sono state risolte nei giorni scorsi.
L'ufficializzazione della nuova composizione della giunta, è stata
fatta ieri sera da Carlà, durante una riunione del Consiglio comunale.
A proposito della nomina del nuovo assessore, il vice sindaco Lorenzo
Catamo dice: «Siamo soddisfatti della decisione del primo cittadino.
Alleanza nazionale ringrazia il sindaco per aver rispettato le
indicazioni ufficiali della sezione di Veglie e della segreteria
provinciale del nostro partito. Milanese, peraltro, è stato proposto
dal commissario sezionale Rosario Manca e dal coordinatore di collegio
Alfredo Fina».
di
R. F.
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Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 27 Febbraio 2002
Torna
a riunirsi alle 15,30 l'Assemblea cittadina
Sabato
passa all'opposizione
Spagnolo
e Vetrano restano in maggioranza
VEGLIE
- Ultimo
atto della crisi amministrativa del centrodestra. Il gruppo consiliare
«Cristiani democratici per le libertà» si è spaccato.
L'ex vice sindaco Oronzo Sabato è passato
all'opposizione, mentre l'assessore Maurizio Spagnolo e
il consigliere comunale Salvatore Vetrano hanno
confermato l'appoggio alla maggioranza. Lo strappo si è consumato
l'altra sera durante una lunga seduta del consiglio comunale, convocato
per discutere argomenti di tutt'altra natura. La riunione, che si è
protratta fin dopo la mezzanotte, è stata poi sospesa e rinviata ad
oggi, alle 15.30.
Dopo il momento iniziale in cui Oronzo Sabato ha chiesto ed ottenuto di
parlare prima dell'inizio dei lavori, il consiglio si è soffermato poi,
per circa cinque ore, ma senza arrivare a votazione finale, su una
controversia con l'ex Saspi che «obbliga» il comune a riconoscere ed
approvare una «transazione» per debiti fuori bilancio. Anche la
discussione sull'intervento (non previsto) di Sabato è stata rinviata
su proposta del presidente del consiglio comunale Valerio
Armonico, il quale si è impegnato ad inserire l'argomento,
riguardante in generale l'intera vicenda dell'estromissione dalla giunta
dell'ex vice sindaco, nell'ordine del giorno di una prossima riunione.
Nel suo intervento, durato più di mezz'ora, Oronzo Sabato,
dichiarandosi «coerentemente» ormai fuori dalla maggioranza, ha
affermato che «è necessario dar conto delle motivazioni» che lo hanno
spinto ad assumere l'«inconsueta posizione». Ha, quindi, «contestato»
il provvedimento di revoca del sindaco Roberto Carlà
«perché non supportato da ragioni reali».
«Rispetto alla vicenda - ha detto Sabato - mi sarei aspettato, da parte
dei partiti della maggioranza, un atteggiamento politico diverso, invece
c'era l'attesa che si liberassero poltrone perché qualche altro si
potesse accomodare».
di
Rosario Faggiano
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