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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 10 Maggio 2001 Un avviso di garanzia per presunte irregolarità è stato inviato martedì ad Antonio Naccarelli Indagato il ragioniere capo del Comune L'indagine è stata avviata dopo una segnalazione partita dallo stesso ufficio tributi Con
un artefizio non avrebbe pagato le tasse sulla casa e sulla spazzatura
La denuncia è partita dall'interno dello stesso ufficio Tributi circa due mesi fa. Un dipendente dell'ufficio, a causa dell'assenza dello stesso Naccarelli, avrebbe messo mani ai tabulati delle tasse e dopo un'attenta verifica si sarebbe accorto che alcune ricevute di pagamento altro non erano che fotomontaggi per evitare di pagare, appunto, i tributi. Peraltro, l'ammanco, per così dire, sarebbe anche emerso dal calcolo del denaro che sarebbe dovuto entrare nelle casse del Comune. Una scoperta che ha lasciato tutti di stucco sia per il ruolo che il funzionario aveva, sia per lo scandalo che ne sarebbe derivato. A questo punto l'autore della scoperta ha sporto denuncia sia al segretario generale del Comune che alla magistratura, che ha avviato l'indagine. Il segretario, da parte sua, si è affrettato a fare un addebito formale a Naccarelli per tutelare l'Ente, ma anche per chiedere spiegazioni e capire cosa fosse successo. Il ragioniere capo in risposta agli addebiti, si sarebbe difeso sostenendo che l'errore - sempre che di errore si tratti - sarebbe stato da lui stesso orchestrato per verificare se i suoi sottoposti fossero sufficientemente attenti e sarebbero stati in grado di riscontrare l'irregolarità. Insomma, una verifica della funzionalità dell'ufficio all'insaputa di tutti. Comunque stiano le cose, la magistratura ha aperto un'inchiesta, e dopo qualche accertamento, martedì scorso ha fatto notificare l'avviso di garanzia a Naccarelli, comunicandogli di essere indagato per i reati connessi a questa vicenda: e cioè alla falsificazione delle ricevute ed al denaro mancante nelle casse del Comune. Da parte sua, l'amministrazione si muove con molta cautela, anche perché nell'eventualità che il ragioniere capo dovesse essere rinviato a giudizio, sarebbe obbligata a costituirsi parte civile nel processo, al fine di tutelare gli interessi dello stesso ente comunale.
L'inchiesta sul ragioniere capo: interviene il difensore «Nessuna omissione di tasse» «Indagine
solo sulla tassa Ici del 1997 già iscritta a ruolo»
Naccarelli, secondo l'accusa, avrebbe omesso, in qualche modo, il pagamento di tasse comunali che lo riguardavano. «Non si tratta - continua l'avvocatessa - della tassa sui rifiuti solidi urbani, ma solo di 400mila lire riguardanti l'imposta comunale sugli immobili risalente al 1997. Peraltro - dice Sabrina Conte - è stato lui stesso a chiamare il dirigente della Sobarit per fare notare l'inesistenza dei controlli e a chiedere che questa somma fosse messa regolarmente in ruolo». L'indagine
su Naccarelli, lo ricordiamo, è partita dalla denuncia di una dipendente
del Comune, la dottoressa Daniela Toma, che lavora con lui nello stesso
ufficio. Alla denuncia è poi seguito un sequestro giudiziario della
documentazione operato su disposizione del pubblico ministero Cristina
Rizzo titolare dell'inchiesta.
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