Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 28 Giugno 2002
In
pericolo il titolo della serie
Il
Veglie stenta a decollare. C'è il rischio della cessione
VEGLIE
- Dopo la
retrocessione dalla serie B-1 alla serie B-2 maschile di volley, il Veglie
sta stentando a riorganizzarsi in vista dell'annata agonistica 2002/2003.
Il presidente Giampiero Lezzi, anzi, non esclude che
assai presto possa anche essere presa la decisione di cedere il titolo
della quarta serie nazionale e di ridimensionare drasticamente l'attività.
Circa i motivi che potrebbero spingerlo in questa direzione, però, per il
momento Lezzi preferisce tacere, riservandosi di approfondirli quando la
scelta sarà stata effettuata in maniera definitiva.
«Ci stiamo interrogando sul da farsi e presto verrà presa una decisione
- afferma il massimo dirigente del Veglie - A spingerci nella direzione
della cessione del titolo sportivo di B-2 concorrono diversi fattori, che
hanno determinato una certa stanchezza. Al contempo, mi dispiacerebbe
scrivere la parola fine ad una avventura nella quale ci eravamo tuffati
con entusiasmo. Entro pochi giorni, comunque, si saprà se parteciperemo
al campionato o se il nostro posto verrà preso da un altro sodalizio».
di
a.c.
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 22 Luglio 2002
I
due club
non sanno ancora se parteciperanno al campionato
Galatina
e Veglie, ultimatum
«Modificate
i gironi e noi ci iscriveremo pagando la penale»
Galatina
e Veglie hanno lasciato trascorrere il termine di venerdì 19 luglio senza
provvedere all'iscrizione al campionato di B-2 maschile di pallavolo. I
due club salentini, però, hanno ancora la possibilità di recedere dal
loro proposito di ritiro, provvedendo agli adempimenti di rito entro sei
giorni.
Nel giro di una settimana, pertanto, si saprà in maniera definitiva se la
provincia di Lecce perderà due delle sue tre rappresentanti aventi
diritto a partecipare al torneo di B-2 uomini.
L'impressione, però, è che i dirigenti del Galatina e del Veglie
resteranno fermi nel loro proposito di abbandono.
«Se la federazione non muterà la composizione dei gironi che vede i
sodalizi della nostra regione divisi in due gruppi differenti e che vede
le società leccesi inserite nel girone delle sette siciliane - dice
Massimo Marra, presidente del Galatina - Noi non disputeremo la B-2. In
caso contrario, ci iscriveremo pagando la penale prevista in simili casi.
Ci è impossibile, infatti, prevedere l'ulteriore spesa di circa 35
milioni, necessaria per recarci sette volte in trasferta in casa dei team
isolani. Senza contare che molti nostri atleti, per motivi di lavoro o di
studio, non possono restare lontano dal Salento per tre giorni su sette».
Sulla medesima lunghezza d'onda è sintonizzato il Veglie. «Se i gironi
resteranno immutati - afferma Giampiero Lezzi - non sfrutteremo i sei
giorni ancora disponibili per provvedere all'iscrizione con il pagamento
della penale. Accettare gli attuali gruppi, infatti, significherebbe
triplicare il budget originariamente stanziato per la stagione 2002/2003,
la qual cosa è improponibile».
Giuseppe Manfredi, presidente del comitato regionale, spera in una svolta
positiva, ma realisticamente pensa che non esistano molti spiragli.
«Ho inoltrato la richiesta di proroga dei termini d'iscrizione, in attesa
che il consiglio federale del prossimo 27 luglio esamini la nostra
richiesta di revisione dei gironi - sostiene Manfredi - Le probabilità
che la composizione dei raggruppamenti venga rivista, però, non sono
obiettivamente molte».
di
a.c.
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Dalla
Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 29 Luglio 2002
Scaduto
anche il secondo termine utile per aderire al campionato di B2 maschile
Galatina
e Veglie mantengono la parola
«Non
ci siamo iscritti perchè costa troppo affrontare sette trasferte in
Sicilia»
Dai
festeggiamenti per la promozione in
B-1 maschile alla subitanea
retrocessione in B-2, sino
alla rinuncia all’iscrizione alla
quarta serie nazionale. La
parabola del Veglie ha subito nel
volgere di un anno un amaro declino.
Che il club biancazzurro fosse
sul punto di dare forfait,
del resto, lo si era intuito già
al termine del campionato, ma
a fare precipitare definitivamente la
situazione è stata la
scelta della federvolley di inserire
le squadre leccesi nel girone
H di B-2, unitamente ai 7
sodalizi siciliani. Così
il Veglie, proprio come il Galatina,
non si è iscritto al quarto
torneo nazionale nè in prima
nè in seconda battuta. «Alla
conclusione della stagione ci
eravamo resi conto che andare
avanti in B-2 sarebbe stato
difficile - sostiene Giampiero Lezzi,
uno dei massimi responsabili
della società - I costi sono
troppo alti per chi, come noi,
può contare su contributi che
coprono solo in parte il
budget necessario». «Ci
stavamo quindi interrogando se
fosse il caso di disputare la
B-2 con un team di giovani o
se fosse opportuno dare forfait,
chiedendo un posto in una
serie regionale - aggiunge Lezzi
- Ebbene, a decidere per noi,
di fatto, è stata la federazione, che
ci ha inseriti nel gruppo
H, con sette compagini siciliane,
facendo lievitare in maniera
esorbitante i costi di gestione».
Insomma, il
Veglie, come il Galatina,
ha preferito mollare. Bisogna
sottolineare, però, che esiste
una richiesta avanzata dal
comitato regionale pugliese al
consiglio federale di rinvio dei
termini di iscrizione ed anche
di revisione della composizione dei
gironi. In teoria, quindi,
ci sarebbe ancora un sia
pur minimo spiraglio, ma nessuno,
nè tra i responsabili dei
nostri sodalizi nè tra gli stessi
dirigenti Fipav locali, crede
nel «miracolo».
di
a.c.
Questa
volta, per il Galatina, l'addio alla serie B-2 maschile è praticamente
certo. Dopo avere lasciato trascorrere inutilmente il termine di
iscrizione più importante, fissato per venerdì 19 luglio, infatti, la
società presieduta da Massimo Marra, nel rispetto di quanto più volte
ripetuto dalla dirigenza da quando è stata resa nota la composizione dei
gironi della quarta serie pallavolistica nazionale, non ha inoltrato in
federazione la propria adesione nemmeno entro il secondo termine utile,
quello che permetteva di iscriversi al torneo in ritardo, previa il
pagamento di una penale minima.
Il forfait del Galatina, del resto, era da considerare scontato in quanto,
a dispetto degli appelli più volte lanciati dai club salentini, dal
consigliere nazionale Pierluigi De Sabato, dal presidente regionale
Giuseppe Manfredi, dal presidente leccese Luigi Dell'Anna e dai suoi
colleghi dei comitati di Bari, Taranto, Brindisi e Foggia, i competenti
organi della Fipav non hanno rivisto la composizione dei raggruppamenti,
che ha diviso la «pattuglia» delle squadre pugliesi, inserendo le
leccesi e le tarantine nel girone dei sette team siciliani.
«Abbiamo sottolineato da subito che non eravamo nelle condizioni di
sostenere i 30-40 milioni di maggiori costi che sarebbero derivati
dall'obbligo di effettuare sette trasferte in Sicilia - dice Massimo Marra
- A questo si aggiunga che diversi nostri atleti, pure di primo piano, non
erano assolutamente nelle condizioni di effettuare spostamenti che
avrebbero determinato la necessità di restare lontano da casa per due-tre
giorni».
«A dispetto della logica - aggiunge Massimo Marra - la Fipav non ha
tenuto in debito conto quella che è la situazione dei collegamenti tra la
Puglia e la Sicilia, venendo meno, in alcune circostanze, anche al
consueto criterio della vicinanza geografica. Assurdamente, a conti fatti,
costeranno molto di più le trasferte dei sodalizi inseriti nel gruppo H
di B-2 di quelle che verranno sopportate dai club di serie B-1 maschile,
ovvero del campionato che precede la serie A».
«Chiederemo - conclude Massimo Marra - al comitato regionale Fipav di
essere ammessi a disputare il torneo di serie C maschile anche se
l'amarezza per avere dovuto rinunciare alla B-2 è tanta».
di
a.c.
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