Intervento
di Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo.
Segnalatoci
da Graziella Lupo - Lunedì 2 Settembre 2002
Dario
Fo & Franca Rame
News
Il C@C@O della
domenica
(per commentare questa news http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1531)
1
settembre 2002
C'era
una volta un mondo nel quale le persone che non volevano sprecarsi in
conversazioni impegnative parlavano del tempo. Il clima era l'argomento
neutro per eccellenza. Potevi parlare del tempo perfino con il fratello
nazista di tuo suocero senza rischiare di finire in una rissa politica.
Parlare del tempo era un formidabile ammortizzatore delle tensioni sociali
e umane. Dopo questo disastroso agosto 2002 chi prova anche soltanto a
nominare il clima si trova immediatamente in mezzo a uno scontro politico
e culturale. Il tempo ha tradito gli amanti dei discorsi futili
improvvisamente e totalmente.
Il mese di agosto ha spiegato a tutti in modo estremamente forte che il
mondo sta viaggiando verso la catastrofe a velocità sostenuta. E' sotto
gli occhi anche dei più disinformati qualunquisti che l'atmosfera si sta
ribellando al continuo aumento di anidride carbonica provocato da
un'umanità stupida e miope.
E perfino i giornalisti televisivi non possono tacere la semplice verità
che è sotto gli occhi di tutti.
La vita sul pianeta terra è stata possibile perché per miliardi di anni
i vegetali hanno assorbito anidride carbonica, sono finiti sotto terra,
trasformandosi in carbone e in petrolio. E in questo modo hanno depurato
l'atmosfera e un pianeta turbolento e velenoso è diventato relativamente
stabile e capace di ospitare la vita umana. Da un secolo l'umanità sta
utilizzando colossali quantità di carbone e petrolio come combustibile e
così facendo ha fatto aumentare del 30% la quota di anidride carbonica
nell'atmosfera. Negli ultimi 10 anni l'aumento è stato del 5%. E ora
Cina, India e Indonesia, i tre giganti dell'Asia, stanno sviluppandosi e
raddoppiano in tempi rapidissimi i loro consumi di carburanti fossili.
Anche un microcefalo come Bush dovrebbe essere in grado di capire che la
nube tossica di milioni di metri cubi di gas che oscura i cieli dell'Asia
e' un fenomeno allarmante.
Se non si vuole dare retta agli ecologisti si vada almeno a leggere
l'ultimo rapporto della Banca Mondiale che avvisa che entro il 2030 tutte
le città del mondo raggiungeranno la soglia dell'invivibilità, cioé se
vorrai andare a fare la spesa dovrai prima assicurarti di avere ossigeno a
sufficienza nelle bombole che alimentano la tua maschera...
Ma questi sono discorsi che non convincono nessuno. Il clima invece parla
chiaro a tutti. E tutti quelli che dicevano: "Non mi interessa niente
dell'ambiente!" hanno avuto le vacanze rovinate. E forse adesso si
sentono un po' stupidi.
Abbiamo la sensazione di assistere a una grande lezione di buon senso ed
ecologia impartita da un maestro invisibile.
Le lezioni sono rapide e chiare. Sono alcuni milioni i benestanti italiani
che hanno perso dal 30 al 60% di quanto avevano investito in azioni e
fondi di investimento. Alcuni di loro sono incazzati. E' un fiume di
sfiducia che sta crescendo rapidamente, tra zanzare assassine, mucche
pazze, spaghetti radioattivi, patate fosforescenti, pillole dimagranti
mortali. E nel frattempo il più grande esercito del mondo sta mostrando
la sua totale incapacità di colpire il terrorismo, con Bin Laden che
prende il sole chissà dove, mentre in Afghanistan un popolo stremato non
vede ancora la fine di questa guerra.
Ci sarebbe da farsi prendere dallo sconforto.
L'unico pensiero che ancora ci dà speranza è che questo inflessibile
maestro riesca con le sue terribili lezioni a instillare un pò di buon
senso nell'umanità allucinata.
Peraltro sappiamo che siamo una razza dotata di straordinarie capacità di
reazione.
Il crollo del Muro di Berlino ci ha regalato il senso della rapidità e
imprevedibilità delle reazioni umane positive.
Non c'era nessuno in tutto il mondo che un'ora prima dell'assalto di
popolo al Muro avrebbe potuto prevedere l'evento. Per decenni la gente
aveva subito le terribili angherie di un potere dittatoriale e violento e
niente lasciava presagire che avrebbe avuto la capacità di reagire in
tempi brevi. Invece un funzionario di stato disse alla televisione una
frase ambigua: "Non è vero che i cittadini di Berlino Est non
possono varcare la frontiera".
E migliaia di persone lo presero in parola, andarono sotto il Muro e
comunicarono ai poliziotti che la televisione aveva detto che si poteva
andare liberamente a Berlino Ovest. E dopo dieci minuti erano decine di
migliaia le persone arrivate da tutta la città. Poi uno sciocco ottimista
decise di provare a saltare il muro e si arrampicò sopra. E il militare
che lo teneva nel mirino chiese al suo superiore se dovesse sparare e
quello perse 5 secondi a chiedersi se doveva ordinare il fuoco o se,
magari, la televisione aveva ragione. E quando si vide che quel pazzo sul
muro era ancora lì e poi era saltato dall'altra parte ed era ancora vivo
allora si arrampicarono sul muro in 100. E a quel punto l'ufficiale decise
di chiedere l'ordine di sparare al suo superiore. Ma intanto erano saliti
in 10 mila sul Muro. E stavano arrivando con le macchine anche dai
dintorni e dall'altra parte del Muro ce n'erano altri diecimila e altri ne
arrivavano da tutta Berlino Ovest.
Poi uno tirò fuori un coltellino svizzero e iniziò a demolirlo quel
cavolo di Muro. E dopo 10 minuti erano in centomila a lavorare con mazze,
scalpelli, cacciaviti, spranghe, leve, cucchiai e pietre. E non c'era
quasi più nessuno in tutta la città che non volesse tirar giù anche lui
il suo pezzettino di muro e portarselo a casa per ricordo, con la foto,
magari. Gli esseri umani sono così, un po' tardi, ma poi quando si
scatenano compiono imprese impossibili. Una volta che i muri mentali sono
crollati il resto, rapidamente, si sbriciola.
Dario
Fo, Franca Rame, Jacopo Fo
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