No all'uomo transgenico e ai fondamentalisti laici

Le multinazionali della ricerca vogliono imporre i loro interessi attraverso la manipolazione genetica. Hanno iniziato dal mondo vegetale: sono spariti dal mercato i meloni di una volta e con essi i sapori a loro collegati. Non dimentichiamo pure i guasti provocati dai ricercatori inglesi che hanno imposto alle povere mucche, che sono erbivore, di mangiare mangimi miscelati con gli scarti delle carcasse degli animali. In questo modo le mucche sono diventate pazze. Poi la ricerca si è indirizzata verso il mondo animale mediante la clonazione degli animali. Già questi esperimenti avrebbero dovuto far aprire gli occhi a tutti perché gli animali clonati hanno avuto una vita breve nonché malaticcia.

Adesso , le stesse multinazionali vogliono imporre la loro volontà anche sulla manipolazione dell’uomo, attraverso la sperimentazione delle cellule staminali embrionali, con motivazioni alquanto nobili perché vogliono sconfiggere le malattie attualmente non guaribili. E se da questi esperimenti dovessero nascere delle malattie ancora più terribili del cancro? Ne vale la pena correre simili rischi? Un proverbio del mio paese così recita: “Cu guadagni lu carrinu pierdu lu ducatu“ (traduzione: per guadagnare una moneta insignificante rischi di perdere una moneta di alto valore).

In parole povere gli scienziati, al servizio delle multinazionali, che vorrebbero sconfiggere teoricamente tutte le malattie del mondo, rischiano di creare guai immensi a tutta l’Umanità.

E’ meglio affidarsi alle parole del Creatore quando ci consiglia di non uccidere perché la logica dell’uomo porta soltanto alla distruzione di tutto ciò che lo circonda.

E’ per questi motivi che il sottoscritto non andrà a votare il 12 e 13 giugno!

Infine, se non si raggiunge il quorum , il governo risparmierà un bel po' di soldi che altrimenti sarebbe costretto a pagare come rimborso spese ai fondamentalisti laici che hanno promosso l’abrogazione di alcuni articoli della legge a favore del riconoscimento della vita sotto qualsiasi forma vivente.

                                           Lettere

Quando la gente è poco informata... e presuntuosa

(A Pietro Calcagnile in particolare...)

Mi chiedo spesso come gente non sufficientemente informata sia in grado di assumere posizioni "indiscutibili" su temi che richiedono più di una conoscenza superficiale.

Gli argomenti dell' ormai imminente referendum sono più complessi di quanto si pensa, ma nonostante ciò, molti hanno la presunzione di "pensarla alla leggera" ed affermare, per partito preso ( non me lo auguro, quale segno più palese di imbecillità?) o per totale carenza di argomenti VALIDI (gli appartenenti a questa schiera abbiano il buonsenso di prendere un libro di scienze, l'elenco dei temi del referendum e di informarsi da soli) la loro, mi permetto di dire, non cosciente posizione.

Caro Pietro, prima di gridare ai quattro venti e con orgoglio «...E' per questi
motivi che il sottoscritto non andrà a votare il 12 e 13 giugno!», ti chiedo:

1. sai che le cellule embrionali in questione sarebbero private delle cellule che crescendo si differenzieranno in tessuto nervoso e quindi non avvertirebbero alcun dolore?

2. sai che l'embrione si sviluppa solo se impiantato nell'utero e non in provetta come pensi tu?

3. sai che la diagnosi pre-impianto eviterebbe un possibile, probabilissimo e doveroso aborto terapeutico? (se vuoi te ne spiego i motivi).

4. se ti sembra sbagliata la diagnosi sull'embrione dovrebbe sembrarti altrettanto sbagliata quella sull'ovulo. Lo sai che questa è consentita con l'amniocentesi?

5. La probabile sconfitta del Parkinson, dell' Alzheimer e di malattie simili ti sembra "una moneta insignificante"? Sappi che tutti i grandi passi sono sempre stati compiuti sui sacrifici. Questo non dovrebbe assolutamente esserlo.

Non mi aspetto così di aver cambiato la tua opinione a riguardo, anche perchè le cose da dire sono troppe per essere semplicemente gettate su una pagina multimediale. Nulla fa più bene delle parole... e dell'informazione corretta.

Mi auguro solo che chi va a votare lo faccia in piena coscienza di quello che potrebbe venirne fuori. E che io spero ne verrà.