"Comunicato Stampa
del consigliere di opposizione A. Greco" -
12 luglio 2005 |
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Interpellanza - art.31
del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale
(Inviato al Presidente del
Consiglio e al Sindaco del Comune di Veglie)
I sottoscritti consiglieri comunali
rivolgono al Sindaco la seguente interpellanza.
Letto il nuovo decreto sindacale, prot. n. 6840, avente per oggetto:
“Decreti nn. 19, 20, 21, 22, 23, e 24 in data 26 aprile 2005. Atto di
precisazione”.
Considerato che, l’atto di precisazione è stato emanato col dichiarato
fine di migliorare l’azione di Governo, ma che in realtà è un nuovo
decreto emesso per porre rimedio alle illegittimità denunciate con il
ricorso di sette consiglieri al Tar – Puglia di Lecce relativo alle modalità
di conferimento delle deleghe ai consiglieri comunali;
tenuto conto che (è stato precisato) si tratta di deleghe solo per i
mesi che rimangono dell’anno 2005 (luglio-dicembre) e che “il Consigliere
Delegato:
-
avrà esclusivamente una
funzione propositiva e di consulenza nei confronti del Sindaco;
-
non potrà partecipare alle
sedute di Giunta Comunale né avrà poteri decisionali;
-
che nei confronti dei
Responsabili di Settore, Funzionari e Responsabili procedimentali i
Consiglieri delegati non avranno alcun potere ulteriore rispetto a
quello dei Consiglieri Comunali in quanto tali;
-
i provvedimenti di cui alla
delega fanno capo e saranno sottoscritti dal Sindaco”;
premesso che in calce al
decreto, per presa visione ed accettazione, vi sono solo cinque firme di
altrettanti consiglieri della maggioranza mentre le deleghe sono sei,
i sottoscritti consiglieri chiedono
di sapere:
-
se è corretto emanare un atto
amministrativo con la logica di chi pensa che, se nessuno controlla,
l’atto è valido, se invece c’è il controllo basta un atto di
precisazione;
-
se, nonostante la segnalazione
formale fatta dai sottoscritti in data 2 maggio 2005 che i suddetti
decreti sindacali erano sbagliati, è indispensabile ricorrere al Tar per
una corretta applicazione di norme e di regolamenti;
-
a chi è stata affidata la delega
sugli importanti problemi delle politiche giovanili e pari opportunità;
-
quali capacità amministrative
abbia un sindaco che (forse unico in Italia) mantiene per sé deleghe
impegnative come Bilancio, Urbanistica, Affari Generali, Politiche
Giovanili, Pari Opportunità, Programmazione economica, Risorse Umane,
Servizi alla persona; Sviluppo economico, Cultura ecc.;
-
quali consulenze e studio, in
questi primi 100 giorni di vita amministrativa, hanno prodotto al
Sindaco i delegati consiglieri su importanti aree della vita
amministrativa quali i Rapporti per l’ottimizzazione dell’Organizzazione
Risorse Umane, la Definizione transattiva del contenzioso in essere, i
Rapporti con l’Ufficio di Direzione ed il Settore Economico per la
proposizione di programmi di operatività dell’Ente.
Con osservanza.
Veglie 12 luglio 2005
I consiglieri
Alessandro Aprile - Valerio Armonico -
Claudio Paladini – Antonio Greco – Giovanni Carlà - Fabio Stefanizzi –
Salvatore Vetrano
Si allega diffida del 2 maggio 2005 per revoca decreti
sindacali nomina giunta e conferimento deleghe a consiglieri di
maggioranza inviata a Sua Ecc.za Prefetto Gianfranco Casilli - Al Sig.
Sindaco Fernando Fai Veglie - Al Sig. Segretario generale del Comune di
Veglie
Oggetto: diffida per revoca
decreti sindacali nomina giunta e conferimento deleghe a consiglieri di
maggioranza..
I
sottoscritti Valerio Armonico, Vanni Carlà, Claudio Paladini, Salvatore
Vetrano, Sandro Aprile, Antonio Greco e Fabrizio Stefanizzi, consiglieri
comunali,
chiedono la revoca immediata dei seguenti decreti sindacali:
- il n.11/2005, prot. n.3901,
- i decreti di conferimento deleghe di cui alla comunicazione del 26
aprile 2005, prot. n. 4550,
per i seguenti motivi:
-
il decreto
n. 11/2005, prot. n. 3901, che ha per oggetto “nomina per
assessori”, senza nessun adeguato motivo giustificativo esclude
dalla giunta la presenza di una rappresentante del sesso femminile.
E questo in violazione dell’art. 51 della Costituzione Italiana,
dell’art. 6, comma 3, d.lgs. n. 267/00 e dell’art. 32, commi 5 e 1
dello Statuto Comunale;
-
i decreti
di conferimento deleghe di cui alla comunicazione del 26 aprile
2005, prot. n. 4550, che ha per oggetto “conferimento deleghe.
Comunicazione.”, conferiscono, a sei consiglieri non assessori,
deleghe non “su problemi specifici e temporanei” come prescrive il
comma 10 dell’art. 35 dello Statuto Comunale (pur citato dal
Sindaco) ma su interi settori della vita amministrativa violando di
fatto il comma 1 dell’art.32 che stabilisce che “la Giunta è
composta dal Sindaco e da un numero massimo di 7 Assessori”;
inoltre, è stata conferita la delega così formulata “Iniziative a
sostegno di azioni di sistema nell’ambito delle attività e dei beni
culturali” al consigliere De Bartolomeo Antonio, già eletto
Presidente del Consiglio Comunale nella seduta del 20 aprile 2005.
E’ evidente che il De Bartolomeo, avendo assunto la funzione di
garante della funzionalità del Consiglio Comunale, rappresentante
dello stesso, custode del suo regolamento e tutore del diritto della
maggioranza di legiferare come di quello dell’opposizione di
criticare, non può svolgere una funzione per sua natura
istituzionale - neutrale e contemporaneamente gestire la delega per
“Iniziative a sostegno di azioni di sistema nell’ambito delle
attività e dei beni culturali”, per sua natura di indirizzo e
gestione politica.
Riteniamo i
suddetti atti viziati di illegittimità e perciò ne chiediamo la revoca
immediata.
In attesa di un repentino riscontro, porgiamo distinti saluti.
Veglie 2.05.05
I consiglieri
comunali
Valerio
Armonico – Giovanni Carlà – Claudio Paladini – Salvatore Vetrano –
Sandro Aprile – Antonio Greco – Fabio Stefanizzi
(TORNA
SU)
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