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Messaggio inviato da "Arcidiocesi Brndisi-Ostuni - Ufficio Comunicazioni"  - 14 aprile 2006  

Buona Pasqua

Messaggio dell'Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, per la Pasqua

 

Siamo nell’anno della comunicazione sociale, cioè dell’annuncio del Vangelo alla società con l’uso dei mass-media, mezzi a servizio della cultura.

Al centro del vangelo di Gesù è la Pasqua, cioè la vita donata fino alla morte di Croce e ripresa nella Risurrezione. Gesù Cristo, il Crocifisso Risorto, è il Vivente che dà senso e speranza agli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

In Lui l’umanità crede alla sua Parola d’amore, diventa umanità nuova che, liberata dal peccato e dal male, si riveste di amore e di verità.

In Lui l’umanità, rinnovata dal mistero pasquale, è proiettata nella realizzazione di "cieli nuovi e terra nuova", testimoniando un amore radicale verso Dio e verso i fratelli.

Questo gioioso annunzio sia "gridato dai tetti" agli uomini di oggi attraverso tutti i mezzi: televisione, radio, giornali, internet, per essere voce di speranza nella società e nella cultura, affinché si attesti quel "pensiero forte" che trascende l’esistenza, giacché l’uomo vero vuole superare se stesso, vincendo ogni forza di morte.

Invito gli operatori dei mass-media a considerare la comunicazione come un servizio alla Verità nella sensibilità alle valutazioni etiche e morali, nella libertà da pressioni e nel rispetto delle persone. Aldilà del mezzo c’è sempre un uomo che comunica ed uno che riceve il messaggio. All’autenticità del messaggio deve corrispondere l’identità del comunicatore che non deve mai nascondersi e il rispetto del destinatario che viene sollecitato. Nessun mezzo può autorizzare l’anonimato che impedisce il dialogo. Chi si nasconde ha vergogna del suo stesso messaggio.

Esorto invece gli utenti al discernimento educativo nell’uso dei mezzi per non rimanere passivi di fronte a messaggi che turbano la coscienza, alla scelta oculata dei programmi per evitare il riposo nella banalità e per elevarsi alle virtù umane e sociali che costruiscono l’uomo proteso al nuovo e al bello senza ripiegarsi su se stesso.

La comunicazione dei mezzi non faccia mai dimenticare la comunicazione tra le persone. Questo facilmente diventa comunione. In questa facilmente passa l’amore.

Buona Pasqua nella benedizione di Chi, comunicandoci la sua parola di vita, ci coltiva nella speranza.
 

Dal Palazzo Arcivescovile, 2 Aprile, V di Quaresima.

 +Rocco Talucci
Arcivescovo