Caso SOBARIT Con più atti e in diverse sedi i consiglieri di minoranza hanno fatto notare la illegittimità di una delibera di Giunta Comunale (n. 124/05 del 28.12.2005) e di una determina dirigenziale (n.107 del 5.12.2005) con le quali sono stati affidati alla Sobarit di Lecce i ruoli per la riscossione coattiva dell’Ici relativa agli anni dal 1998 al 2004, per un importo pari ad € 615.618,34. Sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 3 febbraio 2006, il Sindaco Fai, sicuro di sé e seccato per una polemica sterile sollevata dalla minoranza, dichiarava: “Nessun atto anomalo, l’incarico alla Sobarit è perfettamente legale”. Il consigliere Mangia, presidente della commissione Bilancio, dopo aver esposto parole ovvie e saccenti sull’argomento, sempre nello stesso articolo, concludeva: “La nostra è una riscossione diretta dei tributi, perciò abbiamo deciso di farlo per mezzo della Sobarit e il regolamento non prevede che sia l’assemblea cittadina a decidere”. Con grande sorpresa, invece, il 22 febbraio 2006, prot. n.2336 (appena 20 giorni dopo le solenni dichiarazioni del sindaco Fai), il Funzionario Responsabile firmava e inviava al Centro Nazionale Concessionari (sede di Bari) e alla Sobarit s.p.a. di Lecce una nota avente per oggetto: Ruoli ICI anni dal 1998 al 2004, che integralmente si riporta: “Si comunica che il sottoscritto Funzionario Responsabile provvederà, stante il potenziale rischio derivante dalla mancanza di specifiche norme regolamentari, ad annullare il proprio atto n. 107 del 5.12.05 di approvazione dei ruoli ICI relativi agli anni dal 1998 al 2004 di cui alla VS. fornitura n.0001 del 6.12.2005. Pertanto sarete dispensati dalla riscossione coattiva dell’imposta ICI per conto di questo Comune e da tutti gli adempimenti successivi ed obblighi di legge da essa derivanti. Distinti saluti. (segue firma del Funzionario Responsabile)”. La suddetta nota spiega sinteticamente la marcia indietro dell’Amministrazione con la mancanza di “specifiche norme regolamentari”, cosa assolutamente non vera: la sostanza del provvedimento è che l’affidamento della riscossione coattiva alla Sobarit era illegittima, rischiosa e da annullare, come aveva sostenuto la minoranza.
I consiglieri di minoranza hanno
chiesto le dimissioni del consigliere Mangia da presidente della Commissione
Bilancio e la revoca del decreto di nomina a responsabile del Settore
Tributi del Funzionario che ha gestito in modo maldestro questa delicata
questione. E’ il minimo che si può chiedere ad un Sindaco che, con
leggerezza, ha fatto determinate dichiarazioni. Se tenterà di insabbiare la
vicenda o continuerà, per tutelare il suo potere vacillante, a negare
l’evidenza dei fatti e a scaricare anche sue precise responsabilità, saremo
costretti a mettere in atto iniziative amministrativo-politiche per le sue
dimissioni.
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