“Progetto Lemilledop”
Si è concluso brillantemente l’appuntamento de LeMilledop: i territori delle identità italiane in Puglia, ospitato dal Comune di Porto Cesareo, dall’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”, dall’Area Naturale Protetta “Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo” e dall’Unione dei Comuni Salentini “UNION3”. Il progetto ideato da Legambiente e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali si colloca all’interno di “Countdown 2010”, l’iniziativa europea promossa dalla IUCN – The World Conservation Union, il più importante network mondiale sulla conservazione della natura – nata per dare seguito agli impegni internazionali per fermare la perdita di biodiversità entro il 2010. L’incontro è stato strategico per discutere su come valorizzare le produzioni tradizionali dei Parchi che offrono, potenziali produzioni a marchio (tra Dop e Igp). “I prodotti ittici e agroalimentari tradizionali e le tipicità del territorio – dichiara Antonio Nicoletti responsabile aree protette e territorio di Legambiente – rappresentano elementi importanti di promozione di uno sviluppo locale sostenibile e durevole, che si deve necessariamente collocare nello stretto legame tra la tutela del paesaggio, la conservazione della natura e della biodiversità, proprio perché la qualità dei prodotti non può considerarsi disgiunta dalla qualità ambientale”. Non è un caso che proprio i parchi e le aree protette contengano la maggiore ricchezza del patrimonio eno-gastronomico del nostro Paese testimoniata dai tanti prodotti tipici censiti in queste aree, di cui oltre la metà sono prodotti con denominazioni Dop e Igp. Produzioni che sugli ecosistemi delle aree protette hanno un effetto positivo sul mantenimento del paesaggio, la conservazione e il recupero della biodiversità e il mantenimento degli habitat. “Le aree protette italiane – continua Nicoletti - rappresentano oramai a livello internazionale un modello di gestione esemplare di sistemi territoriali complessi e delicati, luoghi di eccellenza dove si sviluppano nuove esperienze non solo in campo gestionale e ambientale ma anche nei settori dell’agricoltura e delle produzioni tipiche di qualità. La riscoperta di antiche cultivar e la loro reimmissione attraverso sistemi produttivi contemporanei, la promozione dei prodotti attraverso il valore aggiunto Parco – conclude Nicoletti - sono solo alcuni degli elementi che permettono di affermare come attraverso il “modello Parco” sia possibile sviluppare un’azione di sensibilizzazione allargata e credibile su tutto il territorio nazionale”.
“Il Territorio tutto - hanno
dichiarato Luigi Massimiliano Aquaro presidente di Legambiente Porto
Cesareo e il Sindaco del Comune di Porto Cesareo, Vito Foscarini -
rappresenta un connubio perfetto tra natura, storia e cultura locale: la
presenza di specie vegetali e animali rarissime ed in singolari casi uniche
al mondo, è il segno tangibile di quanto questo territorio sia ricco da un
punto di vista biologico, mentre le cinquecentesche torri costiere ed i
numerosi monumenti e centri storici dei paesi limitrofi conferiscono un
fascino e una suggestione unici nel loro genere. A Porto Cesareo, aggiunge
Rocco Durante, Presidente dell’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”,
ad influenzare le produzioni gastronomiche locali nel corso della storia è
stata invece la presenza di una radicata civiltà di pescatori che ha
permesso di offrire una vastità gastronomica di piatti e conserve di
prodotti ittici assolutamente invidiabile”. A tal proposito sarà una ricetta
ittica, più che centennale, il cavallo di battaglia de LEMILLEDOP di
Legambiente che assieme all’Amministrazione Comunale di Porto Cesareo, al
Consorzio Area Marina Protetta “Porto Cesareo” e alla Comunità dei Pescatori
locali, nel mese di settembre p.v., costituirà un Comitato promotore che
avrà il compito di avviare il processo di riconoscimento del marchio DOP
del primo prodotto ittico italiano.
|
|