Costruire in zone agricole: delibera con numerose lacune La maggioranza di Fernando Fai ha deliberato che chiunque, anche chi non è coltivatore diretto, da ieri potrà costruire in zona agricola. Basta avere 5000 mq e pagare circa € 75,91 al mq di oneri di urbanizzazione e circa € 10,00 di oneri di costruzione al mq (cioè una sciocchezza!) per costruire una casa in campagna. Tutto questo è stato deliberato
Dietro l’alibi di portare l’unità minima aziendale dagli attuali 3000 mq deliberati nel 1989 a 5000 mq, il Sindaco Fai ha infilato un provvedimento che non consentirà più una tutela del territorio agricolo, anche ai fini di una programmazione futura, non sbloccherà i comparti e renderà gli interventi in zona agricola un perfetto manuale del Far West urbanistico, senza regole certe e con il massimo di discrezionalità clientelare. La minoranza ha prima cercato di mettere in risalto gli aspetti problematici della delibera per migliorarli, poi, dopo le palesi contraddizioni della stessa maggioranza che sulle motivazioni del perché del provvedimento si è espressa in modo diverso e opposto, ha chiesto un rinvio del provvedimento per un approfondimento. Il rinvio è stato respinto ed è stata costretta, una parte ad allontanarsi dall’aula e una parte, perché il provvedimento non passasse con i soli 12 voti unanimi della maggioranza, a votare contro. Ancora una volta, per la sordità di una maggioranza superficiale e per la mancanza di qualsiasi forma di controllo degli atti amministrativi, la minoranza è costretta a denunciare ai cittadini il possibile scempio del territorio che l’attende e porre in essere tutti gli strumenti legali per vanificare un provvedimento dannoso, non appena sarà rilasciata la prima concessione onerosa in zona agricola. I vegliesi, ieri 13 giugno, da S. Antonio si attendevano “grazie”, dal Sindaco Fai hanno ricevuto disgrazie.
Veglie 14.06.2006
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