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I  "Messaggi  Vegliesi" di Antonio Greco sono inviati alla redazione a titolo informativo e senza richiesta di pubblicazione.

La redazione di veglienews in questa occasione, come in altre occasioni, ha liberamente scelto di pubblicarlo.


 

MESSAGGI VEGLIESI DEL 15 febbraio 2007 (N.2) - Antonio Greco

Seduta consiliare del 12 febbraio 2007

 

ORDINE DEL GIORNO

1) Interpellanza prot. n. 1686 del 5.02.2007 avente ad oggetto: “Contratto di collaborazione con tecnico da destinare al Settore Urbanistico” – Risposta.

Il 29 dicembre è stato firmato un contratto, dopo atto di indirizzo della Giunta, dal Dirigente del Settore Urbanistica, con un tecnico/geometra esterno destinato al settore urbanistico con chiamata nominativa. La motivazione: senza quel tecnico l’Ufficio poteva chiudere. L’interpellanza chiedeva come fosse possibile una tale chiamata nominativa in presenza di una graduatoria di Istruttore Tecnico/Geometra, tuttora vigente, formata con selezione pubblica e da cui l’Amministrazione aveva, in questi mesi, già attinto.

La risposta è stata molto insoddisfacente, anzi non è stata data nessuna risposta ai quesiti puntuali dell’interpellanza. Per cui l’interpellante girerà il problema alla Corte dei Conti.

 

2) Approvazione Regolamento dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni

L’argomento era stato ritirato dal Sindaco per incomprensioni e indecisioni tra i componenti della stessa maggioranza nella seduta consiliare del 2 febbraio.

Senza nemmeno riportare gli emendamenti già approvati nella seduta precedente, la delibera è stata ripresentata tale e quale a quella ritirata. Nel corso della discussione sono stati discussi ed approvati alcuni emendamenti. La maggioranza ha deciso, in modo molto contraddittorio, di non adeguare subito il Regolamento alla Legge Finanziaria e di tornare una terza volta, a fine marzo, in Consiglio Comunale per modificare nuovamente il Regolamento.

In sintesi, per un regolamento vi sono state 5 bozze, 6 sedute di commissione, due sedute di Consiglio Comunale e una prossima in vista.

 

3) Istituzione dell’addizionale comunale sull’Irpef – Approvazione Regolamento attuativo – Determinazioni.

La Giunta Comunale il 29 dicembre 2006 (7 presenti e uno assente) aveva approvato la istituzione dell’addizionale IRPEF per l’anno 2007. L’imposta, per la prima volta introdotta nel Comune di Veglie dall’Amministrazione Fai, era stata determinata nella misura dello 0,5 punti percentuali, con decorrenza dall’1.01.2007 e con un gettito presunto di circa € 250.000,00 da prelevare dalle tasche dei cittadini e senza alcun esonero.

Per dimenticanza o per trascuratezza, l’argomento non è stato portato nel Consiglio del 2 febbraio, primo consiglio utile dopo il 29 dicembre 2006. Ma vi era una scadenza, l’approvazione del regolamento entro il 15 febbraio, non per introdurre l’aliquota ma solo per avere un acconto del 30% già nel 2007.

In tutta fretta, due giorni prima della scadenza, viene riconvocato nuovamente il Consiglio Comunale per l’ approvazione del Regolamento attuativo. C’è bisogno di soldi.

La minoranza ha presentato in apertura di discussione la richiesta di rinvio del suddetto punto all’ordine del giorno. Il motivo è serio e non strumentale. Non essendo stato ancora nominato, dopo tre mesi che il ruolo è scoperto, il Revisore dei conti, i Consiglieri non potevano servirsi del parere e della collaborazione dello stesso, come prevedono la Legge e il Regolamento, per una delibera così delicata e importante.

La maggioranza ha respinto il rinvio a dopo la nomina del Revisore dei Conti con sette voti a favore, uno astenuto (il voto del Presidente del Consiglio) e 12 contrari, fra cui anche il voto del Sindaco.

Dalla discussione sono emerse chiare le seguenti conclusioni:

  • non si conosce la reale ed ufficiale situazione del bilancio comunale 2006 e la maggioranza, senza motivazione economico-finanziaria documentata, introduce una imposta molto pesante per i cittadini;

  • nel 2005 vi è stato un avanzo di amministrazione di € 204.000,00, certificato. Un altro eventuale avanzo di amministrazione del 2006 renderebbe ancora più ingiustificabile la suddetta addizionale;

  • se, invece, dagli attuali dati contabili, molto provvisori, risultasse che sono necessarie risorse aggiuntive per il mantenimento dei servizi comunali, la prima operazione da fare è quella di tagliare gli sprechi e le spese inutili e poi pensare a nuove tasse. E la minoranza ha fatto una serie di esempi concreti di sprechi e capitoli su cui tagliare;

  • la legge che ha introdotto l’imposta è del 1998 e nessun sindaco né commissario prefettizio ha osato introdurre l’aliquota. Solo Fai ha osato tanto. Senza aver sentito nessuno, né commissioni, né sindacati, né associazioni, gruppi e partiti. La sua risposta, disarmante, a questa osservazione è riportata a verbale: “Ho sentito gli uffici”.

  • anche se la Finanziaria 2007 dà la possibilità ai Comuni di aumentare la percentuale dell’aliquota, la stessa legge, per la prima volta, dà la possibilità ai comuni di introdurre anche esenzioni aggiuntive, oltre a quelle previste dalla legge. Cosa che il regolamento del Comune di Veglie nemmeno ha preso in considerazione.

Visto il vuoto argomentativo della maggioranza, la minoranza si è dichiarata da subito contraria all’introduzione dell’aliquota ma ha presentato, per migliorare un testo già deciso, un emendamento con il quale ha chiesto di abbassare l’aliquota allo 0,2% e di esentare tutti quelli che non superano un reddito annuo di € 30.000,00. Questo tetto è stato anche motivato: l’attuale amministrazione regala € 66,00 mensili, da quasi due anni, ai quei cittadini vegliesi che hanno un figlio iscritto all’asilo nido e non raggiungono il reddito annuo di € 32.000,00.

L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza.

La delibera, e quindi l’introduzione dell’IRPEF a Veglie, è stata approvata con 13 voti a favore e 5 contrari (uno di questi voti contrari è di un esponente della maggioranza – mancavano, al momento del voto, tre consiglieri di minoranza della Lista “Prima di tutto i cittadini”).

La minoranza, contro questo prelievo immotivato perpetrato dall’Amministrazione Fai, ha fatto tutto quello che poteva in sede istituzionale e continua ad agire per rendere nulla una delibera che, dal suo punto di vista, ritiene illegittima e politicamente sbagliata.

Ma ora tocca anche ai cittadini reagire e difendere il denaro di tutti, non di otto signori della maggioranza.

 

Con i saluti più cordiali

Antonio Greco