Dai "Messaggi Vegliesi" di Antonio
Greco riportiamo di seguito il resoconto del punto 5 all’ordine del giorno
della Seduta consiliare del 27 marzo 2007
5) Realizzazione di impianti eolici
per la produzione di energia da fonte rinnovabile e non inquinante-
Determinazioni.
C’è stato sull’argomento un dibattito serrato e stringente tra minoranza e
maggioranza.
La maggioranza ha presentata una bozza di delibera molto scarna con la quale
si chiedevano al Consiglio tre cose:
-esprimere la volontà circa la realizzazione sul territorio di Veglie di un
impianto eolico per la produzione di energia da fonte rinnovabile e non
inquinante;
-di demandare agli Organi competenti (n.d.r. Giunta e dirigenti…) gli atti
consequenziali all’adozione del presente atto, che poi sono quelli più
importanti (scelta dell’impresa nazionale che dovrebbe realizzare l’impianto
eolico, il sito per l’ubicazione, i vantaggi economici per il Comune da
contrattare con la ditta, la convenzione….ed altro);
-di informare, anche attraverso pubblici incontri e convegni, la popolazione
vegliese per dirimere ogni dubbio e perplessità possibile.
Queste tre cose, secondo la maggioranza, dovevano essere deliberate subito,
in tutta fretta, prima del 5 di aprile.
La minoranza, sul primo punto (una volontà molto generica di produzione di
energia alternativa al carbone e al petrolio), non poteva non dirsi
d’accordo. Ha chiesto, però, con insistenza perché tanta fretta, fino al
punto che l’argomento era diventato un punto aggiuntivo all’ordine del
giorno del consiglio e perché un simile argomento, così importante, doveva
essere trattato, con improvvisazione e fretta, all’ultimo momento.
Sul secondo punto non poteva dirsi d’accordo assolutamente perché
significava dare carta bianca ad una o due persone per decidere tutto.
Il terzo punto doveva essere, per la minoranza, il primo. Collocato al
terzo, dopo aver deciso, l’informazione ai cittadini era una presa in giro.
Dopo diversi interventi la minoranza tutta è riuscita a stanare la
maggioranza; è emerso che al protocollo del Comune erano pervenute (tra
gennaio e febbraio) quattro proposte di imprese nazionali che intendevano
realizzare un impianto eolico sul territorio vegliese e intendimento della
maggioranza era quello di far scegliere una di queste ai tecnici e
presentare la richiesta alla Regione Puglia prima che termini (5 aprile) la
fase transitoria di presentazione delle domande prevista dal Regolamento
Regionale n. 16/06 del 4 ottobre 2006.
Nella fase transitoria sono le imprese dell’energia eolica che presentano la
domanda alla Regione previa convenzione con il Comune nel cui territorio
deve essere allocato l’impianto.
Nella fase a regime, invece, è il Comune che redige un Piano regolatore
impianti eolici (PRIE), da solo o insieme ad altri Comuni confinanti, e dopo
questo piano può decidere di realizzare, in proprio come una vera impresa o
in convenzione con impresa esterna, un impianto eolico.
La minoranza ha vivacemente insistito perché non si votasse a maggioranza la
proposta di delibera presentata, perché era una richiesta di cambiale in
bianco e perché era un insulto ai cittadini e alle associazioni di
categoria, che sarebbero state informate di un progetto, che avrebbe potuto
interessare per almeno trent’anni il territorio, solo dopo che il consiglio
e un assessore e un dirigente avevano già deciso per loro. La minoranza ha
insistito e chiesto di fare un emendamento alla delibera per rinviare il
tutto a dopo il 5 aprile e a dopo la redazione del PRIE.
La maggioranza, incalzata da argomenti per nulla pretestuosi della
minoranza, ha chiesto una sospensiva del Consiglio per riunire i capigruppo.
La riunione e la sospensiva sono durate tre quarti d’ora. Alla ripresa dei
lavori è stato accolto l’emendamento della minoranza di dare mandato agli
organi competenti per la redazione del Piano Regolatore impianti eolici e la
delibera è stata votata all’unanimità.
Pericolo scampato!
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