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Comunicato stampa  24 dicembre 2008

Concorso per due posti di Polizia Municipale nel Comune di Veglie:
tagliati fuori i giovani dai 18 ai 26 anni
 

Nel lontano 2001 la Giunta Comunale del Comune di Veglie ha deliberato di approvare il programma del fabbisogno del personale per il triennio 2001/2003 (G.C. delibera n. 18/01) e poi di approvare il programma delle assunzioni per l’anno 2001 (G.C. delibera n. 97/2001).

In attuazione di quest’ultima, con Determina Dirigenziale (n. 517/01), ha stabilito di bandir un concorso per titoli ed esami per la copertura di due posti di agente di polizia municipale e di pubblicare tale bando sulla Gazzetta Ufficiale e sul quotidiano "Italia Oggi". Pubblicato il 09/10/2001.

Pervennero al Comune di Veglie n°336 domande di partecipazione al concorso. Dopo tre anni, con successiva Determina Dirigenziale (n. 35/2004), si è provveduto a valutare le domande pervenute e a dichiararne idonee n. 331.

L’amministrazione Fai si è decisa ora, ad un anno dalla fine del suo mandato, a riprendere il concorso dopo sette anni dall’indizione di esso. Non ha fissato ufficialmente la data della prova scritta preselettiva ma sembra che sia stata stabilita intorno al 20 gennaio del 2009, in tutta fretta, senza adeguata informazione e senza dare la possibilità a tutti di prepararsi alla preselezione.

 

La minoranza consiliare pone tre problemi all’Amministrazione Fai:

  1. perché tagliare fuori dal concorso tanti giovani che dopo sette anni hanno maturato i requisiti per partecipare al concorso? Senza la riapertura dei termini di partecipazione il candidato più giovane dei 331 è dell’ottobre del 1982 ed ha circa 27 anni, mentre il più anziano è del marzo del 57 e ha circa 52 anni;

  2. la norma del requisito di partecipazione legato all’età è cambiata rispetto al 2001 (ora l’unico limite temporale è quello di avere 18 anni); se a questo aggiungiamo che, sembra, non vi sia la copertura finanziaria per la copertura di tutti e due i posti di polizia municipale ma solo per uno, non è difficile pensare che il concorso è a rischio di impugnativa e di annullamento;

  3. perché tanta fretta e così poco tempo prima delle prove di preselezione? Forse si vogliono favorire solo i soli bene informati da tempo?

Inoltre la minoranza consiliare osserva:

  1. per il Comune di Veglie, oltre alle stagioni, cambiano anche le festività. Fai scambia il Natale con la Pasqua. Nelle festività natalizie, infatti, ha resuscitato, o meglio per questo caso, ha riesumato un bando di concorso del 2001. E non aveva nessun obbligo a farlo in quanto sono passati 5 anni dalla data di pubblicazione del bando, tempo legale di vita di esso.
    Nulla da obiettare sulla necessità che il corpo di Polizia Municipale abbia più personale, perché è davvero in condizioni pietose ma il modo con cui si vuole rispondere a un bisogno vero lascia molto perplessi per la mancanza di trasparenza e di lucidità di ciò che presumibilmente potrà accadere. Se il concorso non sarà inoppugnabile aumentano i rischi di annullamento. E con la consapevolezza di tali e tanti rischi, il concorso è davvero una risposta ad un bisogno vero dell’Ufficio di Polizia Municipale?

  2. Ma la cosa più aberrante è che con la riesumazione di questo concorso bandito 7 anni fa si stanno tagliando completamente fuori almeno tutti quei giovani che attualmente sono compresi nella fascia di età dai 18 anni ai 26 anni. E’ un bel regalo di Natale da parte di una maggioranza a tutti quei giovani a cui è stata tolta questa possibilità. Alle mille e crescenti difficoltà per entrare nel mondo del lavoro si aggiunge la loro esclusione a priori dalla amministrazione vegliese.

Togliere la speranza di lavoro anche ad un solo giovane (ma in questo caso sono tanti) senza motivazioni plausibili è davvero, in un tempo di crisi come questo, un insulto all’oggi e al futuro di questo paese.

 

Veglie 24 dicembre 2008

 

I consiglieri:

Alessandro Aprile, Valerio Armonico, Stefania Capoccia, Giovanni Carlà, Antonio Greco, Claudio Paladini, Fabrizio Stefanizzi