"Arcidiocesi Brndisi-Ostuni - Ufficio
Comunicazioni" -
22 dicembre 2008 |
Il Natale nel ricordo
del Papa
Messaggio di
Natale dell'Arcivescovo Talucci
Dopo
l’evento della Visita del Santo Padre (14-15 giugno),
ecco davanti a noi la festa del Santo Natale che ci vede
uniti nella gioia pur con le sofferenze della vita, nella
speranza pur nelle esperienze di delusione, nella luce della
fede pur con tante ombre umane. Gli aspetti positivi ci
rivelano la grandezza di Dio, l’efficacia della sua Parola,
la bellezza della sua promessa, il fervore del suo amore che
non viene mai meno; gli aspetti negativi ci testimoniano le
nostre debolezze, con dubbi e incertezze, che però non
annullano il nostro desiderio di salvezza definitiva,
affidata all’amore fedele del Padre.
Chi infatti può
realizzare questo nostro desiderio intimo, reale,
universale? Non certo le parole degli uomini, bisognosi e
ansiosi come noi, come tutti, ma la Parola di Dio,
che ha creato l’uomo e l’ha inserito in un progetto
esistenziale aperto alla trascendenza che dona la vera
speranza.
La Parola si è fatta
carne, si è fatta uno di noi: «Et Verbum caro factum est
et habitavit in nobis» (Gv 1,14).
Questo è il
Natale: l’Incarnazione del Figlio di Dio che causa la
Redenzione degli uomini, perché resi figli dello stesso
Padre e, quindi, eredi del Regno, destinati alla vita
eterna.
Il Natale è la
visita di Gesù agli uomini, che ci rivela la carità. La
visita del Santo Padre a noi «carissimi brindisini» è la
vicinanza della Chiesa che ci manifesta la speranza. La
visita che ognuno di noi fa al suo prossimo, ogni incontro
con le persone, è la possibilità di un atto di amore, di
solidarietà, di giustizia, di pace. E questo sarà il nostro
Natale, un Natale con Cristo, perché sorga sempre qualcosa
di nuovo, di bello, di vero, di giusto davanti a Dio e
davanti agli uomini. Com’è triste vedere tante cose brutte,
che turbano le città!
Con questo spirito
vogliamo vivere le feste natalizie. Noi non parliamo
solo di feste, ma di feste natalizie: è festa perché è nato
Gesù, perché nasce il nuovo, rinasce l’umanità. Nasce e
rinasce la nostra dignità. Se non nasce nulla di nuovo, non
è Natale, non c’è luce, non c’è speranza.
Il Santo Padre ci ha
invitati alla speranza, e noi, così lietamente sostenuti,
vogliamo portarci a Roma per vivere il pellegrinaggio
“ad Petri Sedem” il giorno 18 febbraio 2009.
Sarà un pellegrinaggio petrino e paolino. Petrino per
l’incontro con il Vicario di Cristo e Successore di san
Pietro, e per confermare la nostra fede e la nostra
comunione. Paolino perché siamo nell’anno dedicato
all’Apostolo delle genti nel bimillennario della sua
nascita. Pregheremo sulla sua tomba nell’omonima Basilica,
per aprirci alla missione, quella di saper evangelizzare
anche noi, per annunciare agli altri la Parola che salva e
che illumina il nostro cammino.
Anche il Sinodo
diocesano è un “pellegrinaggio”, perché cammino di
comunione e di missione. Abbiamo concluso la prima sessione
riferita all’ambito della Pastorale organica, e di questo ne
siamo lieti e grati al Signore che viene.
A tutti auguro un
buon Natale, anche a nome del Santo Padre.
Brindisi, 22 dicembre 2008
XRocco Talucci
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni |
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