Interpellanza "Bando per la
pubblica illuminazione" - Antonio Greco
- 27 ottobre 2008 |
Bando per la
pubblica illuminazione (€ 5.600.000,00): occorre più trasparenza”
(Interpellanza inviata a: Presidente del
Consiglio, Sindaco e imprese interessate del Comune di Veglie; Prefetto di
Lecce)
Oggetto: interpellanza: “bando per la pubblica illuminazione (€
5.600.000,00): occorre più trasparenza”- art. 31 del Regolamento per il
funzionamento del Consiglio Comunale.
Il sottoscritto consigliere comunale rivolge al Sindaco la seguente
interpellanza.
Premesso che
-
il servizio di pubblica illuminazione ha
conosciuto vicende molto travagliate in questi ultimi anni e che solo
dopo tre anni e mezzo l’amministrazione Fai si avvia mettere a gara il
suddetto servizio;
-
in data 13 ottobre è stato pubblicato il
bando di gara mediante procedura aperta per la gestione e manutenzione
della Pubblica Illuminazione comunale;
-
la durata dell’appalto è di 20 anni e
l’importo è di € 4.711.614,30 (€ 235.580,71 all’anno), IVA esclusa;
-
“l’ufficio tecnico comunale,
nella persona dell’ing. Antonio Greco, in collaborazione con l’ing.
Pasquale degli Atti, esperto in materia elettrotecnica, ha redatto il
progetto definitivo-esecutivo degli interventi per il riordino,
adeguamento, ottimizzazione, ampliamento e ammodernamento della Pubblica
Illuminazione del centro abitato, redigendo, altresì uno schema del
bando di gara (…)”(Delibera di
G. C. n. 70/08); persino a pag. 3 del bando si legge:
“eventuali chiarimenti tecnici
potranno essere richiesti al Responsabile del Settore Lavori pubblici
ing. Antonio Greco, responsabile del procedimento”;
-
all’ing. Antonio Greco, improvvisamente,
sembra che sia stato tolto l’incarico di lavoro quale responsabile del
Settore Lavori Pubblici (cfr. decreto sindacale di nomina n. 4/2008 con
cui gli era stato conferito incarico per tutto il 2° semestre 2008);
Letti:
Rilevate le seguenti osservazioni e
incongruenze sul bando di gara:
1) OGGETTO DELLA GARA (pag. 1)
Né nel bando né nella relazione tecnica si
parla dei materiali riguardanti la manutenzione. Pertanto è presumibile che
il costo dei materiali sia da determinare separatamente. Si chiede di sapere
come verrà calcolato e con quali fondi sarà pagato.
2) MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE (pag. 1
del bando) e MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA (pag. 14)
La commissione aggiudicatrice, con la clausola del bando
“ove necessario, provvederà a
fissare in via generale eventuali criteri motivazionali”,
ha un potere eccessivamente discrezionale.
“Il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa”
viene di fatto adeguato a quanto la commissione riterrà, nella sua
discrezionalità, più vantaggioso: dei 100 punti a disposizione ben 75 sono
ad uso esclusivo di considerazioni tecniche discrezionali della Commissione
e solo 25 punti riguardano l’offerta economica.
Perché non sono stati fissati punteggi per la valutazione dell’offerta meno
discrezionali, più controllabili e più oggettivi?
3) “L’aggiudicazione
potrà essere effettuata anche in presenza di una sola offerta valida purché
ritenuta congrua ed economicamente vantaggiosa per l’Amministrazione” (pag.2)
Tenuto conto della storia
ultima dell’affidamento di questo servizio, l’obiettivo dell’Amministrazione
doveva essere quello di ampliare le offerte di partecipazione e non quelle
di restringerle. Pertanto la dicitura “l’aggiudicazione della gara potrà
essere effettuata anche in presenza di una sola offerta valida purché
ritenuta congrua ed economicamente vantaggiosa per l’Amministrazione”
andrebbe eliminata. Oltre ad essere poco trasparente, aumenta in maniera
spropositata il potere della Commissione già eccessivo.
4) CATEGORIA DEI LAVORI
Nella relazione tecnica viene sostenuto: per la presente opera
d’appaltare la categoria è la OG 10 classifica III. (pag. 12 della
relazione)
Nel Bando invece si legge: Attestazione di Qualificazione SOA per la
Categoria OG 10 classifica II, di cui al D.P.R. n. 34/2000, relativamente
alla esecuzione dei lavori. ( pag. 2 e pag. 4).
Perché?
5) IMPORTO DELL’APPALTO
Non si capisce perché non è stato riportato nel bando il quadro tecnico
economico approvato con Delibera di Giunta n. 70/08, che è molto più chiaro
e che comprende anche le voci n. 7, 8 e 9 con le quali l’importo totale
dell’intervento è di € 5.600.000,00. Il bando sceglie, invece, di scrivere
che l’importo complessivo dell’appalto è stimato in € 4.711.614,30, IVA
esclusa.
Esaminando più dettagliatamente il quadro tecnico economico, poi, si rileva
quanto segue:
-
tolti i 513.641,30 euro di nuovi lavori,
il resto dell’importo a base d’asta è dato da 160mila euro di canone
Enel e da 45mila euro di manutenzione. I primi, come si evince dalla
relazione tecnica (pag. 12), sono determinati dal
“costo dell’energia corrispondente
alla nuova potenza dell’impianto per un numero di ore di funzionamento a
pieno carico di 3300 (2875 tutta notte e 1426 mezza notte) comprensivo
del canone per potenza installata (che) è pari a 160.000,00 annuo IVA
compresa.”: è facile dedurre
che non si sta operando solo sull’abbassamento dell’intensità luminosa
per ottenere risparmio, ma si sta lasciando al buio metà paese,
spegnendo dopo mezzanotte il 43% dell’intera pubblica illuminazione;
-
nella relazione si sostiene che
“il costo annuo sarebbe pari a
circa 198.000,00 per consumi e 51.000,00 per manutenzione, pari a
complessivi 249.000,00 euro.”
Il costo, però, passa dai 249.000,00 euro consigliati nella relazione ai
205.225 euro messi a gara: quanto è attendibile il 20% di risparmio
sull’intero importo?
6) REQUISITI DI AMMISSIONE ALLA GARA
Perché è stato inserito nel bando il punto C.2) (fatturato
di cui almeno € 1.000.000,00 nel settore gestione impianti di
pubblica illuminazione) quando il
costo previsto nella gara per la manutenzione è di € 45.000,00?
7) REQUISITI DI CAPACITA’ TECNICA
Non sembra che l’art. 42 del D. Lgs n. 163/06 dica quanto richiesto nel
bando in rapporto al punto D.2).
8) REQUISITI DI GARANZIA DELLA QUALITA’
Non sembra che gli artt. 43 e 44 del D. Lgs
n. 163/06 sostengano quanto richiesto nel bando nei punti E.3) ed E.4).
Tenuto conto che:
-
le suddette incongruenze non riguardano
solo dati tecnici ma possono pregiudicare la correttezza della gara;
-
la mancanza di qualsiasi previsione nel
bando circa i costi dei materiali per la manutenzione fa sì che la
necessaria determinazione di tali costi potrebbe avvenire dopo
l’aggiudicazione dell’appalto e potrebbe, a quel punto, distorcere la
convenienza dell’affare per la ditta aggiudicataria;
chiede
di sapere dal Sindaco
-
presente nella Giunta del 15/5/2008 che
con Delibera di G. n. 70/08 ha preso atto anche del bando, se lo ha
letto e se, almeno, l’assessore al ramo ne conosceva i contenuti;
-
se, come è scritto nella narrativa, parte
integrante e sostanziale della Delibera di G.C. n. 70/08,
“in merito alla procedura adottata
da parte del Responsabile del Settore LL.PP.”
la Giunta ha “ritenuto
necessario esprimersi” e quali
considerazioni sono state fatte;
-
se il 10 ottobre sapeva già che avrebbe
mandato a casa l’ing. Greco, factotum dell’intera vicenda;
-
se ritiene, per la trasparenza verso i
cittadini e verso tutte le imprese, di dover revocare l’attuale bando o
quanto meno eliminare i tanti aspetti problematici sopra evidenziati per
evitare che la gara da esperirsi ne risulti viziata.
Con osservanza.
Veglie 27 ottobre 2008
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