In risposta alla “celebrazione”del sig. ex Pres. Della “Viticultori Associati”
Egregio sig. Rolli, è proprio da quell’”Amen” che vorrei iniziare a fare delle considerazioni su quanto ha asserito nell’intervento sul sito di Controvoci del 20/09/2008. Come ben sa, solitamente l’”Amen”, di consuetudine pone fine alle celebrazioni, buone o cattive che siano state. Ora, dopo tutto quello che ha detto nella suddetta lettera, mi chiedo e le chiedo: pensa veramente, in coscienza, di essere stato in tutti questi anni un buon amministratore della cantina “Viticultori Associati” di Veglie? Non pensa che se lo fosse stato, oggi la struttura cooperativa starebbe in buoni condizioni, al pari di quelle di Leveranno, Cellino, Salice…? Non pensa, che la crisi ed i debiti che hanno le cantine di Veglie sono addebitabili alla lunga gestione sua e di chi ha amministrato negli anni antecedenti all’elezione dello scrivente avvenuta nel 2007? Quali giustificazioni può dare sul trattamento diverso che la sorte ha riservato alle cantine di Veglie rispetto agli ottimi risultati che danno altre cantine dei paesi vicini? Ritengo che anche un ragazzo di scuola elementare, se non di scuola materna, o per rimanere nel suo stile un “chierichetto” può capire che la sorte diversa delle cantine tra Veglie e gli altri paesi, è dovuta solo alla buona o cattiva guida degli amministratori. A Veglie per sfortuna, da diversi anni, abbiamo avuto, dei guidatori, come lei, che spesso e volentieri hanno portato fuori strada l’auto, in questo caso la cantina. Altrimenti non si spiegherebbe come mai le cantine dei paesi limitrofi hanno già provveduto a pagare le uve dal 2005 in poi mentre quella di Veglie no!? Una risposta ci deve pur essere… Cordialità
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