(Lettera aperta che il comitato ha
indirizzato al Presidente del Consiglio, al Sindaco di Veglie e a tutti i
consiglieri Comunali, di cui si è data lettura nel Consiglio Comunale del 13
novembre 2008) Lettera Aperta al Consiglio Comunale, al Sindaco e ai Consiglieri di Veglie *** La presente in nome e per conto del Comitato Ambiente Sano, degli aderenti allo stesso e dei cittadini che pongono una domanda certi di ricevere una risposta, per significare quanto segue. Si rende necessario un breve riepilogo dei fatti che hanno portato a questa sterile convocazione del consiglio comunale, poiché l’Amministrazione del Comune di Veglie, mai responsabile di quanto gli accade intorno, ha la memoria corta e, spesso, imprime alle domande avanzategli interpretazioni del tutto singolari che, per questo motivo, meritano un doveroso cenno. In data 3.10.08 lo scrivente Comitato presentava istanza di iniziativa popolare al fine di convocare per il 15.10.08 consiglio comunale aperto e monotematico sulla vicenda “sansificio”, essendo ormai il comune di Veglie l’unica amministrazione a non essersi espressa sulla questione, a differenza di tutti gli altri comuni limitrofi nei quali si è ormai da tempo svolto un consiglio comunale in questi termini. Il regolamento comunale prevede al suo articolo 48 che a seguito della proposizione di detta istanza (quale prerogativa esercitatile da qualsiasi cittadino): “l’esito va(da), comunque, comunicato agli interessati”. Certamente gli organi in indirizzo conosceranno la disposizione in parola senza bisogno di leggere il regolamento, eppure nessuna risposta, nessun esito è stato comunicato al comitato. Forse la mancata comunicazione dell’esito è stata semplicemente dovuta ad una svista? Beh di sviste, questa amministrazione ne ha avute sin troppe! È il momento di rispondere alle domande che i cittadini pongono! Ed, infatti, se le norme del giusto procedimento sono osservate alla lettera da questa Amministrazione non si capisce perché a seguito di una istanza non sia intervenuta una risposta scritta e, soprattutto, motivata. Non solo i cittadini si sono chiesti perché nel comune di Veglie non può svolgersi un consiglio comunale aperto, come è avvenuto nei paesi di limitrofi, ma, soprattutto, si sono chiesti come sia potuto accadere che ad una istanza presentata non sia pervenuta una risposta. Ed allora viene da pensare che forse per l’Amministrazione i cittadini di Veglie non hanno voce in capitolo e, soprattutto, non meritano neanche una risposta! Perché? Perché, secondo la comoda posizione assunta da questa Amministrazione, le istanze di iniziativa popolare, non sono scritte dai cittadini, non provengono dal loro volere, ma sono pilotate da forze esterne, forze in grado di plagiare l’intelligenza e la volontà dei cittadini, quella stessa intelligenza e volontà che li porta a scegliere i loro amministratori. Tuttavia, il cittadino che ha inteso continuare a tutelare il suo diritto ad essere ascoltato, il suo diritto a tutelare il paese in cui vive, a fronte del perdurante silenzio dell’Amministrazione, ha chiesto a tutti i consiglieri comunali di richiedere un consiglio comunale aperto straordinario e monotematico in forza delle esigenze cittadine. Ancora una volta, però, l’Amministrazione ha mostrato letteralmente di ignorare il cittadino, di ignorare 2.000 persone che sono scese il 28 settembre in piazza per manifestare un secco “No” al sansificio, di ignorare la necessità dei cittadini di essere ascoltati. È evidente, infatti, che la convocazione di questo consiglio è solo espressione di un dovere giuridico previsto dal regolamento che, però, non è dato sapere per quale motivo, ha meritato un adempimento al contrario di quel dovere di risposta all’iniziativa, previsto dal medesimo regolamento. Ci si consentirà di sperare che, almeno in questo caso, l’Amministrazione non pensi che il cittadino sia talmente stupido da credere che questa convocazione sia una risposta alla richiesta che tempo fa si è formulata. Infine, se vogliamo ancora credere nell’importanza che il cittadino ha in questo paese, si prega di dare lettura della presente durante il consiglio convocato per il 13 p.v., affinché la stessa venga allegata agli atti del Consiglio in parola.
Distinti Saluti. Veglie, lì 11 novembre 2008
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